Chi deve pagare?
Ad ogni finanziaria ci ripetono lo stesso ritornello: dobbiamo essere “prudenti”, ovvero fare i sacrifici, tagliare sanità, istruzione, contratti collettivi, pensioni pubbliche, servizi sociali… ce lo impone l’UE col patto di stabilità, approvato dal governo Meloni, che condanna ad altri 7 anni di austerità.
I governi padronali, come quello in carica, fanno ricadere il peso delle crisi, della pandemia, del debito in continua ascesa, della guerra (le spese militari sono in continuo aumento) interamente sulle spalle dei proletari.
Per giustificare le rapine sul salario, sulle pensioni, sui servizi sociali, ci raccontano che i soldi non ci sono, che bisogna fare i sacrifici. Perciò tagliano la spesa sociale e le pensioni, alzano tasse e accise, concedono elemosine ai lavoratori e ai poveri.
Non è vero, le risorse ci sono eccome! Nel nostro paese prospera una minoranza di pescecani della finanza e dell’industria, di ricchi e di corrotti che negli anni hanno visto gonfiare i loro portafogli.
Più della metà della ricchezza socialmente prodotta è concentrata nelle mani del 10% della popolazione che ha patrimoni miliardari.
La ricchezza posseduta da 21 miliardari (i nomi sono quelli di sempre, i Ferrero, i Del Vecchio, i Benetton, i Caltagirone, gli Elkann, i Ferrari, i Pignataro, gli Armani, i Devasini, i De Longhi, i Beretta, i Prada, i Bulgari, i Della Valle, i Berlusconi, i Moratti, etc.), equivale a quella detenuta complessivamente dal 20% della popolazione italiana.
Con le leggi finanziarie borghesi il divario fra ricchi e poveri non si riduce, ma si allarga sempre più.
Alle ricette governative (tagli, flat tax, condoni,etc.) e ai balbettii riformisti dobbiamo contrapporre le misure proletarie.
Esigiamo:
Forte imposta sui patrimoni immobiliari e mobiliari, personali e generali, del 10% più ricco della società.
Tassazione fortemente progressiva su profitti, rendite, interessi e redditi, sgravando il salario dei proletari.
Confisca degli extraprofitti, dei capitali e delle proprietà dei grandi evasori e frodatori, dei mafiosi, dei corrotti.
Abbattimento delle spese militari per la politica di guerra NATO/UE, il riarmo e missioni all’estero.
Abolizione di tutti i privilegi di cui godono Vaticano e clero.
Con queste misure si possono ottenere centinaia di miliardi per potenziare e migliorare i servizi pubblici, la sanità, la scuola, per i contratti di lavoro, la previdenza, l’occupazione, per la salvaguardia dell’ambiente.
Ma la classe dominante e il suo governo non vogliono attuare queste misure perchè colpiscono la ricchezza, i profitti e privilegi di una minoranza di parassiti, da loro difesi.
Abbiamo il numero e la forza, facciamoli pesare col fronte unico di lotta nei luoghi di lavoro, nei quartieri popolari, per difendere i nostri interessi di classe, per esigere misure energiche a migliorare il nostro tenore di vita.
Ci vuole l’azione di lotta, lo sciopero generale e generalizzato.
Il governo dei padroni, dei mercanti di cannoni e dei parassiti va battuto nelle fabbriche e nelle piazze!
Opponiamo la forza liberatrice della classe sfruttata alla forza oppressiva e repressiva degli sfruttatori.
Lottiamo per un governo degli operai e degli altri lavoratori sfruttati!
Da "Scintilla" n. 148, ottobre 2024