Chi muore e chi è licenziato per evitare che si muoia

12 novembre, incidente sul lavoro: muore l’operaio Luca Cavati, di 69 anni (sessantanove!), nella cartiera 'Modesto Cardella' di San Pietro a Vico (Lu), travolto da un carrello elevatore, mentre stava attraversando il piazzale.
14 novembre, l’operaio David del Nuovo Pignone (oggi ‘Baker Hughes’) di Massa viene licenziato. Sciopero spontaneo, con un’adesione quasi totale della fabbrica e delle ditte esterne, al termine dell’assemblea convocata dalle Rsu per protestare contro il licenziamento.
15 novembre, nuovo sciopero di 4 ore, con adesione quasi totale, e presidio e striscioni ai cancelli della fabbrica.
Rsu e Fim-Fiom-Uilm giovedì 21 e venerdì 22 novembre hanno proclamato un’ora di assemblea e un’ora di sciopero, l’ultima di ogni turno.
L’operaio licenziato (responsabile di manovra) stava manovrando un mezzo pesante sul piazzale e pretendeva la sicurezza da parte di alcuni operai di una ditta, che lavoravano nei dintorni del mezzo. Il diverbio con il capo-ditta, che doveva rispettare la produzione, è all’origine ovvero la causa del licenziamento.
Produttività e profitto non si devono mai subordinare a sicurezza e salute. Questa, la criminale filosofia padronale.
Siamo di fronte a un’azienda che straparla di sicurezza, fino a formalizzarla nel Codice etico aziendale; la realtà è: chi la rivendica coerentemente e concretamente viene licenziato.
Riflessione: se non vi fosse stata l’azione forte ed energica dell’operaio addetto alla manovra, avrebbe potuto ripetersi quanto accaduto all’operaio Luca Cavati nella cartiera?!
Se ti sottometti alla logica del profitto rischi la vita, se lotti per tutelare vita e salute vieni licenziato.

Documento ricevuto dal

Coordinamento 12 ottobre - Familiari della strage ferroviaria di Viareggio e del crollo della Torre Piloti di Genova