Consenso: Netanyahu ha rischiato la vita dei coloni prigionieri e ha perso.

I disordini civili hanno iniziato a diffondersi nell'entità sionista, in seguito al ritrovamento ieri di sei prigionieri sionisti (https://t.me/RNN_Backup/54954) da parte delle IOF.

L'Histadrut, il più grande sindacato della Palestina occupata, ha dichiarato (https://t.me/RNN_Backup/54997) uno sciopero generale lunedì nella speranza di fare pressione su Netanyahu e il suo governo affinché raggiungano e concludano uno scambio di prigionieri con la resistenza palestinese. Lo sciopero avrà un impatto su tutti gli aspetti dell'entità sionista, compresi i servizi medici e gli aeroporti. Attualmente, le proteste stanno crescendo nelle zone occupate di Al-Quds e "Tel Aviv", dove i coloni hanno chiuso le principali strade e gli ingressi della città per protestare a favore di un accordo.

Queste proteste, che sono destinate a essere le più grandi azioni guidate dai coloni dall'inizio dell'alluvione di Al-Aqsa, rappresentano la profondità della divisione tra Netanyahu e i suoi benefattori americani da una parte, e il pubblico dei coloni dall'altra. La sorella di uno dei prigionieri uccisi ha detto oggi: "Sono stati uccisi dal primo ministro e dai suoi complici membri del governo". Orna Barbibay, membro della knesset sionista, ha chiesto: "L'asse di Philadelphia vale i prigionieri che sono stati uccisi?"

Nonostante le dichiarazioni di Netanyahu, dei suoi compari e degli alleati americani, la stragrande maggioranza dei coloni è ben consapevole che, rifiutandosi di ritirarsi dal corridoio di Philadelphia nei negoziati con i palestinesi, Netanyahu ha sventato l'ultimo round di negoziati per il cessate il fuoco. Questo sabotaggio è stato l'ultimo di una serie di tali mosse contro cui gli stessi consiglieri di Netanyahu avevano messo in guardia, e contro cui ha votato (https://t.me/PalestineResist/55279) il ministro della guerra Yoav Gallant nel consiglio di guerra.

Se non fosse per il desiderio di Netanyahu di continuare la sua brutale guerra di genocidio contro i palestinesi nella Striscia di Gaza, tutti e sei i prigionieri dichiarati morti oggi sarebbero al sicuro e con le loro famiglie. Invece, Netanyahu, con il pieno appoggio americano, ha condannato tutti i prigionieri allo stesso destino dei cittadini di Gaza: bombardamenti, fame, sparatorie, soffocamento e morte quasi certa.

01-09-2024