Volantino
distribuito al mercato di DOLO il 13 novembre 2009
CITTADINI,
LAVORATORI, PAZIENTI ED UTENTI DELL'ULSS 13:
DENUNCIAMO
UN GRAVE ABUSO
ALL'INTERNO
DELL'OSPEDALE DI DOLO
Tale abuso viene ormai da mesi perpetrato
ciecamente dalla direzione Do.Mi.No. e Conzorzio Zorzetto ai danni d'un
portatore di handicap fisico, che lavora in una delle varie cooperative
impiegate nei servizi al pubblico nell'ambito appalti con l'ULSS 13.
Da
mesi viene costretto a "portare
pazienza", fino almeno al prossimo appalto e poi si vedrà, nello svolgere
turni lavorativi con orario spezzato, in modo da garantire alle carenze
organizzative l'adeguata copertura di mattine e pomeriggi nel servizio in cui è
inserito con mansioni da impiegato, pur avendo sempre più pesanti limitazioni
fisiche.
Questo
e altri simili malcomportamenti, che secondo noi
vanno ben oltre le regole e le possibilità date dalle leggi ai datori di
lavoro, è però quasi "la regola" con i lavoratori di queste
cooperative di tipo B, una cui grande percentuale è
cioè costituita da persone con vari disagi che vanno da quelli fisici a quelli
psichici, dai familiari a quelli sociali.
In queste realtà lavorative, l'abuso viene
inizialmente spacciato per un favore chiesto dalla direzione una tantum, salvo
poi diventare la norma fino a data da destinarsi, con lo specchietto per le
allodole di continue false promesse di ripristinare la reale equità.
In
tal modo "incastrano" chi si fida di loro e non si oppone, e tutto
ciò viene fatto "in perfetta conformità" con quella che all'americana chiamano la missinon delle Coop.
sociali di tipo B, cioè appunto l'inserimento lavorativo di chi ha vari tipi di
disagi, definiti "soggetti deboli", mission che si
rivela però essere il lucrare sulla vita altrui.
In
particolare, il lavoratore in questione già mesi fa aveva richiesto di non svolgere più l'orario
spezzato, perché si affatica ovviamente
troppo e quindi non ce la fa fisicamente, difatti poi
questa situazione lo porta ad ammalarsi spesso, con settimane di cura e
recupero, salvo poi ritornare in tale fossa.
Si
tenga inoltre conto dell'aggravante che la sua malattia è degenerativa e
ultimamente va peggiorando velocemente: ma ciò non pare proprio interessare
alla direzione Do.Mi.No. / Consorzio Coop. Zorzetto e alla loro mission, che gli fa solo da paravento, e gli
permette d'assumere lavoratori con paghe ai limiti della sussistenza.
E'
evidente la condizione d'avvilimento e prostrazione in cui facilmente precipita
un "soggetto debole" così maltrattato, e a nulla servono le difese
del lavoratore prese dagli stessi colleghi che, passandoci molte ore vicino,
vedono la gravità della sua situazione e cercano di muoversi in suo aiuto, ma
il muro di gomma della direzione Do.Mi.No. / C.S.U. Zorzetto non recede, e la pazienza non è certo parametro
giusto.
Queste
pratiche, che ci ricordano i periodi più bui ed oscuri della nostra Storia,
quando i padroni ed i potenti potevano disporre senza eccezioni del potere e
del silenzio complice della magistratura, sono all'ordine del giorno in
queste cooperative che si autodefiniscono "per l’inserimento di
soggetti deboli", tanto che la
realtà è piuttosto lo sfruttamento di tutti questi disagi, sotto la copertura
della giungla d'appalti e sub-appalti che in sostanza risultano
dispersivi e difficilmente controllati.
CITTADINI
E LAVORATORI,
AUTORGANIZZIAMOCI
TUTTI INSIEME
PER
UN SERVIZIO PIU’ GIUSTO ED EQUO
E
GARANZIE E RISPETTO PER I LAVORATORI NELLA ULSS 13 !
RETE
PER LA SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E LA SALUTE DEI CITTADINI E DEL TERRITORIO
VENEZIA - aderisce S.L.A.I. Co.Bas. per il sindacato di classe – Riviera del Brenta