In questi ultimi mesi la nostra
presenza in questi cantieri si è estesa, anche se molti operai hanno ancora
paura a mostrarsi. Ci sono inoltre stati scioperi spontanei, scioperi indetti
da noi, e scioperi indetti da Fiom, negli appalti,
contro la situazione di alcune aziende di appalto nelle quali non vengono
rispettate le precedenti, già molto avanti nel mese, date di pagamento delle retribuzioni
mensili.
La situazione delle denunce che
abbiamo promosso nei confronti dei titolari di diverse aziende che hanno
esercitato forme di estorsione ai lavoratori prima e dopo l’assunzione, è che
la magistratura sta arrancando, e che forse un piano di affossamento è stato
avviato appena trasferito ad altra sede il pm Pipeschi, noto per aver fatto condannare Fincantieri per 14 decessi legati all’utilizzo di amianto
in questi cantieri.
Una situazione gravissima, quella
di un padronato che non vuole rinunciare ad alcuno dei lussi con i quali si
sciacqua ogni giorno, nemmeno in questa situazione di crisi, in cui ci sono
molte aziende committenti che pagano in ritardo le aziende di subappalto. Ci
sono stati alcuni scioperi per questo, e la responsabilità è principalmente (ma
non solo) dei committenti.
NOI SIAMO CONTRO QUESTO SISTEMA DI
APPALTI E SUBAPPALTI, siamo a favore della riconsiderazione sia a livello
generale che specifico di Fincantieri, della
effettiva necessità per una moderna industria, delle esternalizzazioni
e dei subappalti, con conseguente assunzione diretta da parte di Fincantieri e dei principali committenti. Non è spingendo
le retribuzioni a cifre da schiavismo, che si fa progredire l’Italia. E questo
soprattutto di fronte alle enormi spese militari che producono solo lutti e
maggiori problemi per tutti noi lavoratori e per le nostre famiglie in Italia
ed all’estero.
Abbiamo siglato alcuni importanti
accordi per lavoratori immigrati che si sono uniti a noi, con alcune ditte di
subappalto, a Marghera e Monfalcone,
e abbiamo in piedi numerose vertenze ancora.
In un caso abbiamo addirittura
assistito all’esibizione di “ricevute di pagamento” su fogli senza data, da
parte di un’azienda di subappalto, per evitare il sequestro di una non certo enorme
somma (meno di 3 mila euro). Con conseguente rinvio di udienza.
Sono avvenuti altri incidenti
gravissimi qui in Fincantieri, e presto si riprenderà
il processo per un incidente molto grave avvenuto in un subappalto di Commis nel settembre 2005. Abbiamo collaborato con la
difesa del lavoratore per l’accertamento della verità. Ma abbiamo da dire che
ancora una volta riscontriamo la paura tra noi lavoratori ad intraprendere
azioni legali LEGITTIME e necessarie di fronte alla pochezza dei rimborsi Inail (che come non molti sanno, è un Istituto degli stessi
padroni), e che spesso si mascherano infortuni per malattie, o infortuni sul
lavoro come infortuni domestici.
Noi
operai dobbiamo unirci per superare la paura.
Uniamoci nel COBAS Appalti Fincantieri Marghera: COBAS vuol
dire COMITATO DI BASE, è l’unità di base del nostro Sindacato, quella che
decide, luogo di lavoro per luogo di lavoro, le cose da fare e da dire, e
quelle che non vanno fatte né dette. Parlate con i nostri compagni: ogni
decisione sono loro che la hanno presa, il sindacato lo costruiscono loro, con
l’aiuto dei compagni esterni, ma non per loro decisioni ! I padroni dicono il
contrario, cercano di fare, come il Corriere della sera a maggio, ridicole
deformazioni per spaventarvi.
INVITIAMO
LA RSU AD INDIRE ASSEMBLEA GENERALE DENTRO FINCANTIERI APERTA ALLA
PARTECIPAZIONE DI TUTTA LA CITTADINANZA, GIOVANI E STUDENTI COMPRESI, PER LO
SCIOPERO CONTRO GLI ABUSI NEGLI APPALTI E SUBAPPALTI !
OPERAI
ADERITE A S.L.A.I.COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE !
S.L.A.I.CoBas per il sindacato di classe Appalti Fincantieri Marghera
www.slaicobasmarghera.org info@slaicobasmarghera.org
334-3657064 – 041-5600258 – fax 041-5625372