BILANCIO DI 3 MESI CONTRO IL PROTOCOLLO DAMIANO

La campagna e il lavoro di SLAI COBAS per il sindacato di classe nel veneziano a partire dalla fine di luglio inizio di agosto

ha avuto queste caratteristiche e dati
 
FIN DA SUBITO SI E' PORTATO TRA LE MASSE L'ELEMENTO FONDAMENTALE DEL RIFIUTO DI QUESTA TRUFFA
DOCUMENTANDOLA CON IL MATERIALE CIRCOLANTE IN PARTICOLARE IL VOLANTONE TRATTO DAL DOC DI SLAI COBAS TARANTO
E PROPONENDO FIN DALL'INIZIO LO SCIOPERO GENERALE
 
SONO STATI FATTI 41 VOLANTINAGGI DI 3 DIVERSI DOCUMENTI E DISTRIBUZIONE VARI NUMERI DEL BOLLETTINO, SULL'ARGOMENTO
IN 15 luoghi di lavoro e 12 piazze -mercati - stazioni
 
E' STATA VINTA L'ASSEMBLEA IN RAFFINERIA IL 1 OTTOBRE
 
CI SI E' RECATI ALL'ASSEMBLEA RDB CUB REGIONALE DEL 4  OTTOBRE, REGISTRANDO IL RIFIUTO DEL LOCALE DIRIGENTE RDB-CUB DI COLLABORARE INSIEME ALLA RIUSCITA DELLO SCIOPERO, COSA CHE SI E' DENUNCIATA NEL n.14 DEL B.O.A-O
 
IL 9 NOVEMBRE COME SPIEGATO CON VOLANTINAGGI IN 6 DIVERSE FABBRICHE E SITUAZIONI OPERAIE IL GIORNO 8, CI SI E' CONCENTRATI A LIVELLO MILITANTE AL BLOCCO SFRATTI AL QUARTIERE CITA DOVE SI SONO DISTRIBUITI VOLANTINI, DISCUSSO COME IL GIORNO PRIMA CON I LAVORATORI DELLO SCIOPERO, E FATTI COMIZI VOLANTI
 
IL BILANCIO E' POSITIVO PUR NELLA DIFFICOLTA' DI SFONDARE IL MURO REPRESSIVO-CONCERTATIVO E L'OPPORTUNISMO DEI DIRIGENTI LOCALI DEGLI ALTRI SINDACATI DI BASE
 

 

volantino diffuso 8 novembre

PER IL 9 NOVEMBRE 2007 E’ STATO INDETTO LO SCIOPERO NAZIONALE DELL’INTERA GIORNATA

(SCIOPERO PROCLAMATO E “COPERTO” TECNICAMENTE IN BASE ALLA L. 146/90)
Lo sciopero è stato proclamato da Cub, SdL intercategoriale, Confederazione Cobas, Cib Unicobas, SlaiCobas, Al Cobas, Cib Unicobas, USI-AIT

 - con telegramma 30 OA del 19 Settembre 2007

NOI DIAMO AI LAVORATORI NON PRECETTATI L’INDICAZIONE DI PARTECIPARE AL PRESIDIO CONTRO GLI SFRATTI AL QUARTIERE CITA DI MARGHERA DALLE ORE 9:00 DELLA MATTINA DEL 9 NOVEMBRE IN VIA PALLADIO

Slai Cobas per il sindacato di classe partecipano ed hanno invitato a partecipare sin dal mese scorso qui a Marghera con propri volantini, allo sciopero generale del 9 novembre contro la politica del governo e contro l’accordo del 23 luglio 2007 (ipotizzato per il 9 novembre 2007), perchè ritiene indispensabile ci sia una mobilitazione quanto più ampia e condivisa di tutti i lavoratori indipendentemente dalla loro affiliazione a questa o quella sigla sindacale.

Lo sciopero aveva una sua urgenza e “non” era “rimandabile” ancora un mese e passa fa, ma RdB/Cub e Confederazione Cobas lo hanno deciso con largo lasso di tempo anticipato, tuttavia qui in Veneto e a Marghera in particolare RdB/Cub ha dichiarato di volersi gestire “in proprio” questo sciopero e noi li lasciamo fare pure, perché sappiamo che SOLO la classe operaia può dirigere con successo una lotta del genere, e non certo settori di pubblico impiego.

Nello specifico, se su internet campeggia nel sito rdbcub.it un programma di manifestazioni regionali che parla di “Campo S.Angelo” a Venezia alle ore 10, d’altronde nessun volantino o manifesto ha conquistato la mente di un operaio delle maggiori fabbriche di Marghera, con questa proposta, in questi giorni e nei giorni scorsi. Persino in sedi del pubblico impiego come le Municipalità, in certi casi i lavoratori non ne sapevano nulla.

Di questo passo la nostra scelta di fare come RdB/Cub, per “conto nostro”, non è una scelta di “auto-isolamento” dalle SIGLE del sindacalismo alternativo nel Veneto ed a Venezia, ma una precisa scelta di classe legata alla concezione di metodo e di auto-organizzazione come sostanza, dalla parte dei lavoratori e non di presunte loro “rappresentanze” della “sinistra” rispetto ai sindacati istituzionali. La realtà è ciò che sfugge a chi si arrocca sui propri punti di forza ed evita di misurarsi con la gravissima realtà vissuta dalla classe operaia e dal proletariato precario, interinale, non garantito, che convive con essa sin dentro i reparti mortali della produzione. Di questo passo nella nostra realtà non c’è stata una particolare “innovazione” di metodo rispetto allo “sciopero” fallimentare del 13 luglio indetto in quel caso solo da RdB/Cub. E non c’è stata, né a luglio, né ora, alcuna parola di solidarietà di queste “rappresentanze” nei confronti degli operai degli appalti in lotta né di quelli con il posto a rischio della chimica e petrolchimica di Marghera.

Lo ripetiamo: i lavoratori del pubblico impiego sono sempre più sottoposti a irrigimentazione e trattamenti economici non dissimili da quelli subiti dalla classe operaia. Essi non hanno alcun futuro nella “conservazione” delle loro condizioni a dire il vero ben misere, e solo CON LA CLASSE OPERAIA ALLA TESTA DELLE LOTTE possono sperare che qualcosa cambi in meglio. E non appoggiandosi alle lamentele della CISL o di altri sindacati, od a battaglie di settore che non vanno oltre la specificità, del resto compatibile al sistema vigente.

 

Il referendum, certo non per questo tardivo sciopero, NON è stato comunque il successo confederale che si è voluto rappresentare sui media, tuttaltro.

In particolare la classe operaia ha votato contro. Ai referendum svoltisi a livello nazionale e nelle assemblee, molto più estesamente di quanto il regime fascista abbia fatto pubblicare, i NO sono maggioritari, ne abbiamo notizie precise non solo dalla Fiat Auto di Torino, ma anche da Fiat Auto Pomigliano d’Arco, Fiat Sata Melfi, Fiat Holland Modena, alla Tenaris Dalmine.  Anche a Marghera i no sono stati maggioritari (assemblea in Raffineria, per esempio), e l’astensione al voto (boicottaggio) è stata massivamente praticata anche dagli operai (alle Acciaierie Beltrame per esempio). Alla ILVA di Taranto, per esempio, il boicottaggio ha riguardato 15.000 operai su 20.000. Ovviamente come per la sconfitta del TFR, anche in questo caso i risultati saranno dati con largo ritardo e senza citare la % dei votanti, né l’impossibilità di votare per milioni di lavoratori precari.
Una relazione dettagliata del voto nel Bollettino Operai Auto-Organizzati. Qui alcuni dati tabella in corso assemblea in Raffineria astensione 222 si 126 no 72 nulle 2 totale votanti 200 su 422 aventi diritto - Fincantieri (senza appalti) astensione 600 si 176 no 785 - appalti Fincantieri 2000 operai no 1378 si 53 - Acciaierie Beltrame no - Bencksider Mira astensione 238 - si 155 no 102 - Enel comp. Venezia astensione 114 - si 121 no 79 - Aeronavali Tessera astensione 229 - si 147 no 447  - Pilkington Marghera 70% no - Alcoa Fusina 65% no - N.U. (Venezia ex Vesta) astensione 844 si 127 no 29 - Auchan Zelarino-Marcon astensione 369 - si 86 no 4
Syndial-Ineos-EVC-P.E. astensione 20????? si 665???? no 232 - appalti Petrolchimico 3000 operai no - Montefibre: astensione 235 - si 100 - no 15 - Electrolux Susegana - astensione ? – si 260 – no 397  - Dati di forte astensione in diverse altre fabbriche di Marghera - Aprilia Noale astensione 25 si 86 no 189 - Fracasso Fiesso d'Artico 90% NO - Savio Marghera 600 operai - vot.62% - no 60,5% - Plastal Oderzo astensione 220 si 300 no 179 - 3B Salgareda - maggioranza astensione - Zanussi (BL) astensione 400 si 160 no 40 - Ikea Padova 66% astensione, si 44 no 121 - Proteste per brogli a Padova

WWW.SLAICOBASMARGHERA.ORG SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE . coordinamento provinciale di VENEZIA – fip via Pascoli 5 mira ve

Al Presidente del Consiglio

On. Romano Prodi

Palazzo Chigi – 00187 Roma

IL Ministro del Welfare

On. Cesare Damiano

Via Fornovo 8 – 00192 Roma

Al Ministro della Funzione Pubblica

On. Luigi Nicolais

C.so V. Emanuele II°, 116 – 00186 Roma

Al Presidente della Commissione di Garanzia ex Legge 146/90

Dott. Antonio Martone

Via Po 16 – 00198 Roma

Roma, 19 Settembre 2007

 

Oggetto: Proclamazione Sciopero Generale

Le scriventi organizzazioni sindacali Cub, SdL Intercategoriale, Confederazione Cobas, Cib

Unicobas, Slai Cobas, Al Cobas, Usi Ait

PROCLAMANO

lo Sciopero Generale di tutte le categorie pubbliche e private per l'intera giornata del 9 novembre 2007.

Lo sciopero generale è indetto contro l'Accordo su precarietà, welfare e pensioni del 23

luglio 2007, per la redistribuzione del reddito, la difesa ed il rilancio del sistema

previdenziale pubblico e dello stato sociale (scuola, sanità, casa, trasporti, ecc…),

l'aggancio delle pensioni alle dinamiche inflattive e retributive, per salari europei, rinnovi

contrattuali veri, lavoro stabile e tutelato e diritto al reddito, contro la guerra e per il taglio

drastico delle spese militari.

Durante lo sciopero generale saranno garantiti i servizi minimi essenziali.

Le articolazioni di categoria saranno quanto prima comunicate a cura delle stesse.

 

Cub, SdL Intercategoriale, Confederazione Cobas, Cib Unicobas, Slai Cobas, Al Cobas, Usi Ait

 

Telegramma n° 30 OA