BILANCIO DI 3 MESI CONTRO IL PROTOCOLLO DAMIANO
La campagna e il lavoro di SLAI COBAS per il sindacato di classe nel veneziano a partire dalla fine di luglio inizio di agosto
volantino diffuso 8 novembre
PER IL 9 NOVEMBRE 2007 E’ STATO INDETTO LO SCIOPERO NAZIONALE DELL’INTERA GIORNATA
(SCIOPERO
PROCLAMATO E “COPERTO” TECNICAMENTE IN BASE ALLA L. 146/90)
Lo sciopero è stato proclamato da Cub, SdL intercategoriale, Confederazione
Cobas, Cib Unicobas, SlaiCobas, Al Cobas, Cib Unicobas, USI-AIT
-
con telegramma 30 OA del 19 Settembre 2007
NOI DIAMO AI LAVORATORI NON PRECETTATI L’INDICAZIONE DI PARTECIPARE AL PRESIDIO CONTRO GLI SFRATTI AL QUARTIERE CITA DI MARGHERA DALLE ORE 9:00 DELLA MATTINA DEL 9 NOVEMBRE IN VIA PALLADIO
Slai Cobas per il sindacato di classe partecipano ed
hanno invitato a partecipare sin dal mese scorso qui a Marghera con propri
volantini, allo sciopero generale del 9 novembre contro la politica del governo
e contro l’accordo del 23 luglio 2007 (ipotizzato per il 9 novembre 2007),
perchè ritiene indispensabile ci sia una mobilitazione quanto più ampia e
condivisa di tutti i lavoratori indipendentemente dalla loro affiliazione a
questa o quella sigla sindacale.
Lo
sciopero aveva una sua urgenza e “non” era “rimandabile” ancora un mese e passa
fa, ma RdB/Cub e Confederazione Cobas lo hanno deciso con largo lasso di tempo
anticipato, tuttavia qui in Veneto e a Marghera in particolare RdB/Cub ha
dichiarato di volersi gestire “in proprio” questo sciopero e noi li lasciamo
fare pure, perché sappiamo che SOLO la classe operaia può dirigere con successo
una lotta del genere, e non certo settori di pubblico impiego.
Nello
specifico, se su internet campeggia nel sito rdbcub.it un programma di manifestazioni
regionali che parla di “Campo S.Angelo” a Venezia alle ore 10, d’altronde
nessun volantino o manifesto ha conquistato la mente di un operaio delle
maggiori fabbriche di Marghera, con questa proposta, in questi giorni e nei
giorni scorsi. Persino in sedi del pubblico impiego come le Municipalità, in
certi casi i lavoratori non ne sapevano nulla.
Di
questo passo la nostra scelta di fare come RdB/Cub, per “conto nostro”, non è
una scelta di “auto-isolamento” dalle SIGLE del sindacalismo alternativo nel Veneto
ed a Venezia, ma una precisa scelta di classe legata alla concezione di metodo
e di auto-organizzazione come sostanza, dalla parte dei lavoratori e non di
presunte loro “rappresentanze” della “sinistra” rispetto ai sindacati
istituzionali. La realtà è ciò che sfugge a chi si arrocca sui propri punti di
forza ed evita di misurarsi con la gravissima realtà vissuta dalla classe
operaia e dal proletariato precario, interinale, non garantito, che convive con
essa sin dentro i reparti mortali della produzione. Di questo passo nella
nostra realtà non c’è stata una particolare “innovazione” di metodo rispetto
allo “sciopero” fallimentare del 13 luglio indetto in quel caso solo da
RdB/Cub. E non c’è stata, né a luglio, né ora, alcuna parola di solidarietà di
queste “rappresentanze” nei confronti degli operai degli appalti in lotta né di
quelli con il posto a rischio della chimica e petrolchimica di Marghera.
Lo ripetiamo: i lavoratori del pubblico impiego sono sempre più sottoposti a irrigimentazione e trattamenti economici non dissimili da quelli subiti dalla classe operaia. Essi non hanno alcun futuro nella “conservazione” delle loro condizioni a dire il vero ben misere, e solo CON LA CLASSE OPERAIA ALLA TESTA DELLE LOTTE possono sperare che qualcosa cambi in meglio. E non appoggiandosi alle lamentele della CISL o di altri sindacati, od a battaglie di settore che non vanno oltre la specificità, del resto compatibile al sistema vigente.
Il
referendum, certo non per questo tardivo sciopero, NON è stato comunque il
successo confederale che si è voluto rappresentare sui media, tuttaltro.
In
particolare la classe operaia ha votato contro. Ai referendum svoltisi a
livello nazionale e nelle assemblee, molto più estesamente di quanto il regime
fascista abbia fatto pubblicare, i NO sono maggioritari, ne abbiamo notizie
precise non solo dalla Fiat Auto di Torino, ma anche da Fiat Auto Pomigliano
d’Arco, Fiat Sata Melfi, Fiat Holland Modena, alla Tenaris Dalmine. Anche a Marghera i no sono stati
maggioritari (assemblea in Raffineria, per esempio), e l’astensione al voto
(boicottaggio) è stata massivamente praticata anche dagli operai (alle
Acciaierie Beltrame per esempio). Alla ILVA di Taranto, per esempio, il
boicottaggio ha riguardato 15.000 operai su 20.000. Ovviamente come per la
sconfitta del TFR, anche in questo caso i risultati saranno dati con largo
ritardo e senza citare la % dei votanti, né l’impossibilità di votare per
milioni di lavoratori precari.
Una relazione dettagliata del voto nel Bollettino Operai Auto-Organizzati. Qui
alcuni dati tabella in corso assemblea in Raffineria astensione
222 si 126 no 72 nulle 2 totale votanti 200 su 422 aventi diritto - Fincantieri
(senza appalti) astensione 600 si 176 no 785 - appalti Fincantieri 2000
operai no 1378 si 53 - Acciaierie Beltrame no - Bencksider Mira astensione
238 - si 155 no 102 - Enel comp. Venezia astensione 114 - si 121 no 79 -
Aeronavali Tessera astensione 229 - si 147 no 447 - Pilkington
Marghera 70% no - Alcoa Fusina 65% no - N.U. (Venezia ex Vesta) astensione 844
si 127 no 29 - Auchan Zelarino-Marcon astensione 369 - si 86 no 4
Syndial-Ineos-EVC-P.E. astensione 20????? si 665???? no 232 - appalti
Petrolchimico 3000 operai no - Montefibre: astensione 235 - si 100 -
no 15 - Electrolux Susegana - astensione ? – si 260 – no 397 - Dati di forte astensione in diverse altre
fabbriche di Marghera - Aprilia Noale astensione 25 si 86 no 189 - Fracasso
Fiesso d'Artico 90% NO - Savio Marghera 600 operai - vot.62% - no 60,5% - Plastal
Oderzo astensione 220 si 300 no 179 - 3B Salgareda - maggioranza astensione -
Zanussi (BL) astensione 400 si 160 no 40 - Ikea Padova 66% astensione, si 44 no
121 - Proteste per brogli a Padova
WWW.SLAICOBASMARGHERA.ORG SLAI
COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE . coordinamento provinciale di VENEZIA – fip
via Pascoli 5 mira ve
Al Presidente del
Consiglio
On. Romano Prodi
Palazzo Chigi – 00187
Roma
IL Ministro del Welfare
On. Cesare Damiano
Via Fornovo 8 – 00192
Roma
Al Ministro della
Funzione Pubblica
On. Luigi Nicolais
C.so V. Emanuele II°, 116
– 00186 Roma
Al Presidente della
Commissione di Garanzia ex Legge 146/90
Dott. Antonio Martone
Via Po 16 – 00198 Roma
Roma, 19 Settembre 2007
Oggetto: Proclamazione
Sciopero Generale
Le scriventi
organizzazioni sindacali Cub, SdL Intercategoriale, Confederazione Cobas, Cib
Unicobas, Slai Cobas, Al
Cobas, Usi Ait
PROCLAMANO
lo Sciopero Generale di
tutte le categorie pubbliche e private per l'intera giornata del 9 novembre
2007.
Lo sciopero generale è
indetto contro l'Accordo su precarietà, welfare e pensioni del 23
luglio 2007, per la
redistribuzione del reddito, la difesa ed il rilancio del sistema
previdenziale pubblico e
dello stato sociale (scuola, sanità, casa, trasporti, ecc…),
l'aggancio delle pensioni
alle dinamiche inflattive e retributive, per salari europei, rinnovi
contrattuali veri, lavoro
stabile e tutelato e diritto al reddito, contro la guerra e per il taglio
drastico delle spese
militari.
Durante lo sciopero
generale saranno garantiti i servizi minimi essenziali.
Le articolazioni di
categoria saranno quanto prima comunicate a cura delle stesse.
Cub, SdL
Intercategoriale, Confederazione Cobas, Cib Unicobas, Slai Cobas, Al Cobas, Usi
Ait
Telegramma n° 30 OA