ALCUNE DELLE NOSTRE VERTENZE SINDACALI E IN TRIBUNALE DEL LAVORO
condotte da SLAI CoBas per il sindacato di classe Veneto/Friuli VG sin dal 2006 e dalla F.A.O. sin dal 2008
clicca qui per leggere NOTAZIONE alla pagina - clicca qui per leggere DENUNCE-RICHIESTE ISPETTIVE
vertenze al 31-12-2008 - vertenze 2009 - vertenze 2010 - vertenze 2011 - vertenze 2012 - vertenze 2013
la pagina delle vertenze 2014 sarà pubblicata entro la fine di gennaio 2014
pagina aggiornata (mancano vertenze minori, arbitrati di minor rilevanza, ecc)
Sono in corso
circa 850 vertenze di lavoro preparate e sostenute dal coordinamento regionale
della ns.O.S. in Veneto e dalla FAO
anche a Ferrara, Bologna, Prato, Roma, Frosinone, Torino, Udine, Ravenna, Lucca, Milano,
Napoli, Palermo, Pisa, Gorizia, Brescia, Parma e Trento.
E' proseguita la ns.attività di difesa dei lavoratori nei collegi arbitrali
disciplinari, ottenendo quasi sempre
l'annullamento o la riduzione delle sanzioni irrogate dalle aziende.
2. ottobre 2007 Accordo con Nuova Sirma Spa, in relazione al mancato rinnovo di un contratto a tempo determinato per un lavoratore che aveva lavorato per due periodi consecutivamente, riconosciuto un valore di 7.000 euro netti per 7 mensilità di mancata occupazione.
3. 03.03.2008 Non si sono reiterati da parte della CTI srl di Chioggia i tentativi di imporre un trasferimento extraregionale ad un operaio carpentiere in Fincantieri, che precedentemente era rimasto infortunato presso lo stesso appalto in Fincantieri a Marghera, infortunio durato oltre un anno. Avendo una invalidità riconosciuta di grande entità, una bambina piccola ed essendo impossibilitato a spostarsi per oltre 20 km in auto, non è trasferibile d'arbitrio dalla azienda.
4. 25.03.2008 E' stata accettata dalla Agenzia delle Entrate di Padova la giustificazione di un lavoratore che non era al corrente di dover presentare la dichiarazione dei redditi per un anno in cui era stato licenziato da una ditta e assunto da un'altra, con una differenza fiscale di 2.500 euro circa. Il debito è stato sanato.
5. 28.03.2008 Presso la DPL di Mestre - Accordo con Pasticceria Zanin di Mestre, in relazione ad una lavoratrice a cui non erano stati corrisposti interamente gli straordinari, riconosciuto il valore di 2.500 euro lordi.
6. maggio 2008 Ottenimento della regolarizzazione contrattuale di una lavoratrice impegnata in nero presso la Only One a Venezia (catena di negozi), tramite segnalazione ispettiva alla DPL di Venezia. La stessa lavoratrice è in causa per la regolarizzazione contrattuale e contributiva sin dal 2003 ed ha autocertificato la propria evasione fiscale nel merito. Non si è giunti nella udienza CPC in DPL di Mestre ad un accordo e la questione si regolerà con un ricorso in Tribunale. La lavoratrice dopo ulteriori "mosse" limitative in termini di orari e scelta degli stessi, ha dato le dimissioni avendo trovato altra azienda disposta ad assumerla.
7. 01.06.2008 La azienda GPA di Mirano ha finalmente riconosciuto gli assegni familiari ad un operaio, che non gli aveva retribuito nei primi 9 mesi di contratto, (dicembre 2006-agosto 2007), dopo una ispezione della Direzione Provinciale del Lavoro presso lo stabilimento, chiuso per una settimana a causa di alcune irregolarità riscontrate.
8. 09.06.2008 Presso la Prefettura di Venezia si è conclusa la vertenza riguardante il licenziamento di 37 lavoratori sui 77 occupati della Cooperativa Hub scarl di Roma (appalto in precedenza ex Fast Coop. ed ex CMT Coop.) presso la unità operativa di produzione macchine da giardinaggio della GGP Italia spa (committente sin dal 1995) nel complesso logistico CabLog di Noale (VE). Il nostro Sindacato non ha inteso rompere l'unità Sindacale con AdL Cobas federata RdbCub, che rappresentando una maggioranza tra gli occupanti, hanno inteso rifiutare la nostra proposta di impostare la vertenza per la CIG in deroga, anziché per una buona uscita che non rappresentava in alcun modo l'interesse generale della tutela del posto di lavoro. Tuttavia i lavoratori ns.iscritti avevano inteso accettare anche la mediazione economica ed in tal senso loro stessi sono stati i ns.firmatari dell'accordo preliminare e presenti all'accordo in Prefettura. Tanto più che il contratto collettivo nazionale di lavoro applicato era quello di facchini - logistica, mentre in effetti i lavoratori (scesi in occupazione sulla nostra proposta di rifiutare di firmare le dimissioni) svolgevano lavoro metalmeccanico in linea automatizzata di produzione. Il contentino, sostanzialmente inefficace rispetto alle "imprese", è stato quello di iscrizione nelle liste di mobilità (senza assegno) per tutti i 37. E tanto più come risultato successivamente, che la Coop.Hub scarl NON aveva pagato all'INPS i contributi di disoccupazione, così i ns. iscritti partecipanti all'occupazione del capannone, che hanno sottoscritto l'accordo, sono ora in causa con la Coop.Hub scarl per questo.
9. 31.07.2008 La Federazione Autisti Operai del ns.sindacato ha concluso una vertenza relativa alla azienda Zeta Emme (VI), con un lavoratore al quale non erano stati riconosciuti periodi di lavoro straordinario e trasferte. L'accordo è stato concluso per una modesta entità per scelta del lavoratore (2.400 euro).
10. 14.10.2008 Presso la DPL di Mestre - Accordo con T & Z di Scorzé (VE), in relazione ad un lavoratore che aveva dato le dimissioni pochi giorni dopo l'entrata in vigore del nuovo contratto metalmeccanici pmi, il quale si era visto decurtare di 2.000 euro lordi il TFR, in quanto aveva dato un preavviso di 8 giorni e non di 45 giorni come successivamente previsto dal nuovo contratto Cgil-Cisl-Uil. L'accordo dal momento che anche l'azienda aveva la sua responsabilità non avendo informato i lavoratori della modifica contrattuale (ccnl gennaio 2008) è stato del riconoscimento di 1.000 euro lordi al lavoratore.
11. novembre 2008 E' stato risolto il recupero del TFR presso la BFC Autotrasporti spa di Tombolo, da parte del coordinatore FAO, Luigi Gallo, che attendeva il completamento del pagamento sin dall'aprile precedente.
12. dicembre 2008 E' stato risolto il recupero del TFR presso la IEIC di Marghera (VE) da parte di un lavoratore in causa per ingiusto licenziamento.
14. 29.01.2009 Presso il Tribunale di Venezia, sezione del lavoro, cause con urgenza ex art.700, viene stipulato un accordo con le aziende calzaturiere di Fiesso d'Artico: Ca d'Oro ed Elisa. Il secondo dei due, con gli stessi titolari, era stato chiuso a settembre 2008 e un sindacato confederale aveva spinto 9 dipendenti su 13 alle dimissioni. Tre di esse hanno intentato causa alle proprietà delle due aziende, vicine sulla stessa strada, e che usufruivano del lavoro delle lavoratrici anche in carico all'altra ditta; due di esse con Cgil, una di esse con il ns. Sindacato. L'accordo ha sancito la riassunzione, presso il calzaturificio rimasto aperto (il primo dei due), ed un riconoscimento economico. Il nostro Sindacato non ha approvato la decisione della lavoratrice di accettare solo 2.500 euro nette, in quanto avremmo voluto giungere ad una sentenza, ma abbiamo comunque rispettato la scelta della lavoratrice. Il nuovo contratto di lavoro decorre dal 2 febbraio. La lavoratrice adesso è nuovamente in causa perché essendo stata ricoverata per dieci giorni per un grave motivo di salute, poco prima della stipula dell'accordo, era in malattia e non è riuscita a lavorare il primo giorno, "di conseguenza" l'azienda si è informata presso l'INPS di Dolo che ha dichiarato alla azienda di non essere obbligata a pagare la malattia. Ripresentatasi al lavoro in data 24 marzo, al termine della malattia, non veniva fatta entrare sul lavoro, quindi entrava in maternità anticipata, accettata dalla azienda e dalla DPL dal 6 aprile. La causa per le due mensilità di malattia non retribuite è in corso, senza accordo tra le parti.
15. 03.04.2009 Presso la DPL di Mestre - Accordo con la Cooperativa Ortoservice con sede legale a Padova, la quale non aveva retribuito le ferie di una lavoratrice, che oltretutto nell'arco di tre anni ne aveva usufruito solo per un mese. L'accordo è quantificato in 3.500 euro netti.
16. 08.04.2009 Presso la DPL di Mestre, si sono concluse le sessioni in materia di una caterva di sanzioni disciplinari del tutto costruite a tavolino, comminate dalla Eurotecnica srl di Dolo, ad un lavoratore del ns.Sindacato che si impegnava per tutelare gli interessi dei suoi compagni di lavoro; nelle prime tre sanzioni, c'è stato l'annullamento di una, la riduzione a semplice ammonizione di un'altra, il dimezzamento a 2 ore di retribuzione di una terza. Per altre tre sanzioni, si è poi giunti ad un accordo sulle dimissioni, essendo a questo punto probabile che raggiunte le tre sanzioni la azienda cercasse di fatto il licenziamento; accordo che è stato deciso dal lavoratore da noi assistito, con una buona uscita di 9.500 euro nette oltre al TFR.
17. 29.04.2009 Causa nostra come sindacato e di n.1 lavoratore della ENI R & M., per mancato rispetto dei diritti sindacali. Positiva per il ns.sindacato la decisione del Giudice del Lavoro depositata il 6 maggio 2009 che intima all'ENI il pagamento delle trattenute sindacali. L'ENI ha ricorso in appello, il suo argomento è che la ns.organizzazione sindacale era "locale" !!!
18. 06.06.2009 Ottenuta la CIG per un lavoratore della Masterservices scarl di Marghera, con la quale precedentemente non si erano stabiliti incontri.
19. Causa di impugnazione disciplinare presso la DPL di Venezia alla Euro & Promos scpa in San Benedetto a Scorzé in relazione alla falsa accusa di aver distribuito un volantino dalla azienda “non autorizzato” (SIC) che invece era stato distribuito all’entrata della fabbrica da un nostro coordinatore. Da una iniziale sospensione, peraltro poi retribuita, si è giunti ad un "richiamo scritto", che è appunto l'oggetto dell'impugnazione. Non presentandosi poi alla udienza, la sanzione è decaduta.
20. 25.06.2009 Causa di impugnazione disciplinare in atto da parte di un lavoratore autista operaio del Marocco, della De Zordi di Feltre (BL). L’azienda ha rinunciato alla nomina del proprio rappresentante e la sanzione è decaduta. La ditta ha allora convocato una CPC nel merito della stessa vicenda, dimostrando dispregio allo Statuto dei lavoratori. Una CPC che nel merito non ha comunque alcuna valenza. La causa è attualmente (2011) in attesa di udienza al Tribunale del Lavoro di Belluno.
21. 02.07.2009 Presso la DPL di Mestre, si è raggiunto un accordo tra la piccola azienda metalmeccanica GPA (di 4-5 dipendenti) e un lavoratore immigrato; il licenziamento, impugnato dal lavoratore, era dettato da “motivi oggettivi” da noi contestati; dato che in ogni caso appariva difficile una reintegrazione visto il rapporto di scontro instauratosi tra il datore di lavoro ed il lavoratore, le parti hanno convenuto una corresponsione soddisfacente, di 5.000 euro netti oltre al TFR.
22. 07.07.2009 Deciso in una seconda convocazione della Commissione Provinciale di Conciliazione di Treviso un integrale risarcimento delle spettanze (TFR e retribuzioni non pagate) per un lavoratore immigrato della Nigeria, che era stato licenziato arbitrariamente dalla Lucchese Technology nel febbraio scorso, dopo 10 anni di lavoro.
23. 17.07.2009 In corso di esecuzione pignoramento per retribuzioni e TFR non pagati dalla ditta Mess srl di Massa (appalti Fincantieri) ad un lavoratore licenziato di origine del Bangla Desh. Lo stesso lavoratore è in attesa di udienza per ingiusto licenziamento.
24. 20.07.2009 Ha ripreso il lavoro per la Team Group scarl di Verona in appalto lavorazioni Geox nella provincia di Treviso, un lavoratore della Nigeria, lasciato arbitrariamente a casa dal mese di maggio. La vertenza è in corso per i periodi non retribuiti.
25. 28.07.2009 Causa di n.1 lavoratore della Tunisia, dipendente della GISD dentro Fincantieri di Marghera e Monfalcone, per mancata corresponsione TFR ed altro. Presso le DPL di Gorizia. E' stata riconosciuta dall'azienda in sede transattiva una cifra corrispondente a circa il 70% delle rivendicazioni del lavoratore, che ha accettato la proposta dell'azienda dopo una trattativa abbastanza complessa.
26. 30.07.2009 Causa di n.5 lavoratori, della Tunisia, attualmente 5 dipendenti di cui 4 ancora nella azienda controparte, contro Italiana Impianti srl di Malcontenta di Mira -VE- in precedenza di Napoli. L'accordo, siglato il 29.07.2009, comporta il riconoscimento di significative somme economiche. Riguardano mancate applicazioni contrattuali, periodi di mancato lavoro e retribuzione, a fronte di contratti di lavoro a tempo indeterminato e contratti di soggiorno preliminarmente sottoscritti dalle aziende presso la Questura di Venezia.
27.-28. Recuperi di mancati pagamenti INPS di Mestre, avvenuti per un lavoratore ed una lavoratrice nigeriani, in relazione a periodi di disoccupazione; in un caso era un ritardo, in un'altro un assegno inviato ad una residenza nel frattempo cambiata.
29. Recupero di un assegno INAIL di Mestre per un lavoratore incorso in infortunio in itinere, impegnato in un calzaturificio di Stra.
30. 16.09.2009 Accordo economico e integrale riconoscimento del TFR per un lavoratore della DO.BA. International, autista operaio, presso la DPL di Venezia. Purtroppo in questo abbiamo un caso di banditismo legale da parte dell'azienda, con il mancao pagamento a seguire, e il conseguente avvio di una procedura di recupero per decreto ingiuntivo.
31. 14.09.2009 In seguito ad udienza CPC presso la DPL di Belluno, è stato disposto il pagamento degli arretrati TFR presso il Fondo Generali, da parte della De Zordi di Feltre, verso un autista operaio della FAO, del Marocco; per 2 anni e mezzo i fondi TFR erano rimasti nelle tasche dei titolari.
32. 28.09.2009 Presso la DPL di Belluno, un lavoratore del Marocco, già dipendente di una azienda edile la Geocostruzioni srl, ha ottenuto il riconoscimento da parte della stessa azienda, del dovuto TFR che ancora la stessa azienda non aveva corrisposto dopo 3 mesi dal licenziamento. Il pagamento, previsto per il 5 novembre, non essendo avvenuto, a sfregio della funzione stessa delle CPC, dovrà ora essere recuperato con opportuni provvedimenti.
33. 30.09.2009 Causa di altri n.2 lavoratori, della Tunisia, attualmente in attesa di ricollocazione, contro Italiana Impianti srl di Malcontenta di Mira -VE- in precedenza di Napoli. L'accordo, siglato il 30.09.2009, comporta il riconoscimento di significative somme economiche. Riguardano mancate applicazioni contrattuali, periodi di mancato lavoro e retribuzione, a fronte di contratti di lavoro a tempo indeterminato e contratti di soggiorno preliminarmente sottoscritti dalle aziende presso la Questura di Venezia.
34. 30.09.2009 Accordo sindacale per la ridefinizione degli assetti aziendali di Italiana Impianti srl ed Aziz Metal srl, con ricollocazione produttiva in Aziz Metal srl di n.10 lavoratori (di Tunisia e Bangla Desh), con il titolare della Italiana Impianti srl. Successivamente, il 3.11.2009, alla presenza del nostro Sindacato, si è avuto accordo conseguente, con cessione delle proprie quote aziendali e della titolarità di amministratore e maggioranza delle quote della Aziz Metal srl, al titolare della Italiana Impianti srl, da parte di uno dei titolari, con i quali è in corso causa per il recupero delle "quote di avvio lavoro" presso la DPL di Mestre da parte di 11 lavoratori. L'accordo del 30 settembre è stato necessario a causa della situazione di crisi che si è venuta a creare per scelta della committente. Infatti l'interruzione delle commesse e il blocco ripetuto con diverse motivazioni, dei pagamenti, da parte della committente all'interno di Fincantieri a Marghera nei confronti di queste due ditte, è stato mirato unicamente alla loro attività sindacale, in quanto in precedenza agli scioperi di giugno, agosto e settembre, non era mai accaduto un taglio delle commesse. Le riassunzioni di n.8 dei lavoratori interessati all'accordo (uno ha scelto di riprendere successivamente, ed uno è in infortunio), sono avvenute il 9.11.2009. Due dei riassunti erano stati licenziati dalla Aziz Metal srl per mancanza di commesse, tra fine agosto ed inizio settembre scorso.
35. 2.10.2009 Causa di impugnazione disciplinare presso la DPL di Belluno alla Costan spa (BL) e ricorso all'INPS in relazione al mancato riconoscimento INPS di una condizione di malattia per un operaio del Marocco che l'anno scorso aveva subito un grave incidente recandosi al lavoro alle 5 e mezza del mattino. Ritiro della azienda dalla udienza e conseguente decadenza della sanzione.
36 14.10.2009 Un lavoratore autista della Pigliacelli Autotrasporti della provincia di Frosinone nostro iscritto della Federazione Autisti Operai, ha chiuso una causa presso la DPL di Frosinone, in ragione di impugnazione di sanzione disciplinare con un accordo con riduzione congrua della sanzione che rigurdava una operazione lavorativa svolta senza una opportuna prevenzione da parte del lavoratore stesso, in quanto il camion sul carico del quale stava operando si è messo in moto prima che lui scendesse, in un piazzale di una ditta cliente.
37. 23.10.2009 Presso la DPL di Mestre, un lavoratore immigrato della Nigeria, socio dipendente di una cooperativa di facchinaggio, la Quadrifoglio, ha ottenuto un riconoscimento economico significativo e la cassa integrazione per tre o sei mesi, a fronte di un periodo non lavorato per mancanza commesse e di un successivo periodo non lavorato dopo un infortunio peraltro lieve, che la cooperativa negava, avvenuto presso la Arredo tre un mobilificio. Tuttavia l'accordo non è stato poi rispettato completamente dalla azienda, che lo ha sospeso poi il 1 gennaio 2010, e che non ha correttamente ottenuto quanto previsto (CIG per gli ultimi 3 mesi del 2009), per cui l'accordo è stato reimpugnato dal lavoratore e si è tornati in causa.
38. 9.11.2009 Sono stati ri-assunti dalla Aziz Metal i lavoratori aderenti a SLAI Cobas per il sindacato di classe che erano stati licenziati tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, e che erano stati licenziati il 30 ottobre dalla Italiana Impianti. L'avviamento al lavoro vero e proprio tuttavia è iniziato in trasferta a Genova presso Fincantieri all'inizio del mese di dicembre.
39. 29.11.2009 Ottenuto presso il Giudice del Lavoro di Venezia il riconoscimento dell'invalidità contrattuale per un operaio del Marocco impiegato per un mese dalla famigerata Job Project scarl; la sentenza obbliga la azienda al reintegro e corresponsione di 12 mensilità (ma il lavoratore era a part-time). La cooperativa ora è in liquidazione. è stata avviata la procedura per il recupero della somma da parte del legale che ha condotto la vertenza giuridica. La sentenza è stata pubblicata nel sito. Occorre ora recuperare le informazioni circa quale ditta di appalti sia subentrata in quei giardini ove il lavoratore era stato occupato, per ottenere dal Comune di Venezia che aveva appaltato i lavori alla famigerata Job Project scarl, la assunzione del lavoratore. Il nostro sindacato ha in corso una querela per associazione per delinquere nel merito della apertura e chiusura di cooperative con gli stessi burattinai, aventi le chiusure, la particolarità di lasciare anche senza 3-4 stipendi i lavoratori e le lavoratrici, (di cui abbiamo raccolto solo le richieste di 4 lavoratori e lavoratrici sui 360-380 dispersi in moltissimi diversi lavori), mentre continuavano a recuperare i soldi delle fatture dei condomini ed aziende dove lavoravano, per cifre (ad ogni chiusura) di 1 milione, 1 milione e mezzo di euro.
40. 2.12.2009 Ottenuto presso il Giudice del Lavoro di Venezia il reintegro sul posto di lavoro e la corresponsione delle mensilità corrispondenti al periodo in cui dalla messa in mora alla partenza per Cuba, un lavoratore cubano era rimasto in attesa della riassunzione. Il lavoratore era stato obbligato alle dimissioni che poi aveva denunciato. La cooperativa Porto Industriale ha reintegrato il lavoratore questo mese di gennaio 2010.
41. 15.12.2009 Ha avuto esito positivo il pignoramento a Mestre (VE) di oltre 10 mila euro curato dal ns.ufficio legale per conto di un lavoratore del Bangla Desh, impiegato nei cantieri Fincantieri di Marghera per la Mess srl di Massa, al quale non erano stati pagati tutti gli stipendi, ma solo una parte di ognuno di essi. Il lavoratore è anche in causa per l'impugnazione del licenziamento, avvenuto alla fine di marzo 2009.
42. 15.12.2009 Accordo aggiuntivo per un altro lavoratore della Italiana Impianti srl che riconosce un valore economico considerevole per i disagi ed il mancato rispetto di quanto previsto dal contratto di soggiorno.
43. 21.12.2009 Accordo parziale con riconoscimento del TFR che è stato pagato al momento, e rinvio per la discussione delle ore non retribuite ad altra udienza dopo la presentazione dei tabulati Fincantieri, da parte della CGI di Monfalcone, in relazione ad un ns.ricorso presso la DPL di Gorizia nell'interesse di un lavoratore tunisino.
44. 13.1.2010 Intervento presso la Questura e la ASL12 in relazione ad una operaia nigeriana residente a Marghera la quale era in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno, ritardato a causa di un suo ricorso che se fosse stato accolto avrebbe portato alla responsabilità della Questura di un'altra città, e che per tale ritardo, essendo scaduta nel frattempo la tessera sanitaria, doveva pagarsi i medicinali salvavita (è diabetica). Il permesso di soggiorno è stato concesso nuovamente il 13.1.2010. L'avvocato aveva scritto durante le feste.
45. gennaio 2010 Un lavoratore della Pallet Dolomiti di Sedico (BL) ha impugnato con la ns.assistenza una sanzione disciplinare "concordata" precedentemente dal padrone e dai sindacalisti, senza consultarlo nemmeno. è stata evitata una pesante sanzione, e limitata la decisione al richiamo. Infatti il lavoratore era quasi venuto alle mani con il datore di lavoro, la cosa invece è stata composta e si è salvato un posto di lavoro.
46. febbraio 2010 Causa di n.1 lavoratore nigeriano che ha subito una aggressione da parte di un operaio italiano dentro la SDA di Marghera ove lavorava per conto della Interactive scarl di Reggio Emilia, aggressione che è avvenuta subito dopo un grave incidente, fortunatamente con conseguenze limitate, avutosi il pomeriggio precedente con un muletto che lo ha investito il 11.9.2009. Subito dopo l'aggressione è scattato il doppio licenziamento. Il lavoratore ha ottenuto la riassunzione, cui poi ha rinunciato avendo trovato altra occupazione, ed un risarcimento economico, in sede di Ispettorato al lavoro.
47. febbraio 2010 Un operaio Africano, che in passato prima di essere assunto a tempo indeterminato in una azienda, era venditore ambulante, nel 2005 aveva subito il sequestro di una trentina di borse che vendeva abusivamente. Ora il Comune di Venezia gli chiede oltre 5.000 euro di multa, il che corrisponde all’intera retribuzione di un anno di lavoro, se si considera che paga un affitto di 500 euro e ne spende circa 250 per andare e tornare a lavorare (100 km al giorno). Si è ricorso al Giudice di Pace. è prossima la udienza. Si è ottenuta una rateizzazione.
48. febbraio 2010 Un lavoratore del Sudan ha ottenuto dalla Questura di Venezia un permesso di soggiorno per motivi umanitari, dopo che gli era stato negato asilo politico a causa di una errata impostazione di un legale romano di origine sudanese ma di diversa religione.
49. marzo 2010 Causa di n.1 lavoratrice della Nigeria, per ingiusto licenziamento in quanto motivato come mancato superamento dopo 35 giorni, del periodo di prova, senza aver specificato il periodo di prova nel contratto di assunzione di 9 mesi di lavoro, ccnl pulizie, verso MarVal snc, Spinea (VE). l'azienda dopo due rinvii con due delegati diversi si è presentata con un nuovo e diverso stuolo di legali dotati di un ridicolo ed offensivo assegno da 500 euro. Presso il giudice del lavoro di Venezia si è convenuto per un risarcimento di 3 mensilità, la pochezza è stata motivata dal giudice in relazione al fatto che la lavoratrice aveva lavorato per un periodo breve.
50. marzo 2010 Un operaio agricolo nigeriano, che aveva lavorato senza avere permesso di soggiorno nell'agosto-settembre 2010, ha stipulato un accordo di riconoscimento e regolarizzazione del rapporto di lavoro e conseguente pagamento delle sue spettanze, con la Tenuta Teracrea srl di Portogruaro, presso la DPL di Venezia.
51. marzo 2010 Presso il tribunale del lavoro di Venezia, la Mess srl, famigerata per le negazioni di responsabilità verso alcune cause di lavoratori che hanno denunciato ammanchi e minacce, ha conciliato un licenziamento che era avvenuto "per mancanza di lavoro" nel marzo 2009 (la Mess lavora ancora in Fincantieri a Marghera), con un lavoratore che precedentemente aveva anche ottenuto un recupero di spettanze salariali con un pignoramento.
52. aprile 2010 Una lavoratrice di una azienda del settore delle pulizie di Venezia ha avuto il riconoscimento delle ferie e permessi arretrati, e di una somma concordata a titolo di pagamento delle ore straordinarie che erano state pagate come ordinarie. L'accordo è stato siglato in sede sindacale.
53. aprile 2010 Un lavoratore autista operaio di una azienda artigiana di Zero Branco (TV) ha avuto il riconoscimento di 5 mila euro a titolo risarcitorio di straordinari e spese di trasferta per un periodo lavorativo di 1 anno e mezzo.L'accordo è stato siglato in sede sindacale.
54.-55.-56.-57. marzo-aprile-maggio 2010 E' stato abolito un provvedimento disciplinare e sono stati ridotti in sede di arbitrato tre dispositivi disciplinari (due dei quali per ritardata comunicazione di malattia) nei confronti di ns.iscritti lavoratori in tre aziende (una cooperativa e due srl) operanti nel settore Autotrasporti e logistica, alle DPL di Venezia, Treviso e Verona.
58. maggio 2010 Sono stati ottenuti i pagamenti in relazione ad alcuni decreti ingiuntivi di lavoratori della Marca Tld, diversi dei quali per ns.iscritti che si sono rivolti al legale dopo la iscrizione. Sono stati anche ottenuti grazie alla lotta svolta a marzo i pagamenti integrali della quattordicesima, tredicesima, e delle retribuzioni di gennaio e febbraio, di dodici lavoratori della stessa azienda.
59. maggio 2010 E' stato ottenuto un congro riconoscimento economico per un lavoratore immigrato del Marocco che aveva stipulato un contratto a tempo determinato non regolare con la azienda Arte Bianca di Marghera. L'accordo è avvenuto in sede sindacale.
60. maggio 2010 E' stato ottenuto un riconoscimento economico che sommato all'indennizzo Inail ha portato ad un raggiungimento complessivo del 70% di quanto richiesto sulla base dei punti stabiliti dal medico-legale, grazie ad un accordo, deciso dal lavoratore, tra il legale incaricato della vertenza legale e la Bica di Candiana, in relazione ad un grave infortunio accaduto nel febbraio 2007. L'accordo è avvenuto in sede di giudizio del Giudice del Lavoro di Padova.
61. maggio 2010 Due lavoratori precedentemente trasferiti da Marghera a Monfalcone presso Fincantieri, dipendenti della Bensaldo, hanno ottenuto grazie al ns.intervento, la riassegnazione ai cantieri navali di Marghera.
62. giugno 2010 Un lavoratore operaio saldatore della Bensaldo di Marghera, impegnato in Fincantieri, ha ottenuto il contratto a tempo indeterminato dopo 5 anni di lavoro svolti con contratti successivi di questa ed altra ditta collegata, a tempo determinato. .
63. giugno 2010 Una lavoratrie nigeriana, che aveva perduto il lavoro mentre era in maternità a causa del cambio tra una delle false cooperative operanti nel veneziano e con sede legale in Lombardia, che cambiano nome ogni 2 anni mantenendo moltissimi contratti di appalto con ditte, condomini e chiese, e la cooperativa “subentrante” (European Service, poi Job Project), ha chiamato in giudizio sia la cooperativa che doveva riassumerla dopo la maternità, sia altra cooperativa, tuttora operante, che dava gli appalti a questa Job Project. Da notare che questa lavoratrice operava 14 diversi interventi in 9 diversi luoghi di lavoro nell'arco delle 6 giornate della settimana. Oltretutto la lavoratrice, terminata la maternità nel marzo 2008, dovette far intervenire nel giugno 2008 la Polizia di Stato di Mestre, per poter avere accesso agli uffici di questa nuova struttura, e conferire con dei responsabili che negarono di avere il dovere di riassumerla. Tra questi luoghi, la Pilkington, Zennaro, e la Chiesa di Zelarino. In giudizio, la Job Project non si presenta, come in altre occasioni (pare ci siano oltre 60 sentenze inapplicate contro questa che di fatto è una associazione per delinquere). Si è presentata però la cooperativa committente degli appalti, Multiservice scarl, la quale ha offerto la riassunzione alla lavoratrice, ma dichiarando di non essere in grandi condizioni di liquidità. La lavoratrice però ha rifiutato il nuovo contratto perché non vi erano secondo la committente sufficienti appalti da darle, accettando comunque –contro la nostra opinione che era comunque di giungere a sentenza- un riconoscimento economico. Successivamente abbiamo appreso che le stesse persone che lavoravano come gestori delle attività della European Service e poi della Job Project, operano ora sempre su condomini ed aziende, con il nome di Click Lavoro scarl.
64. 13 luglio 2010 A Mogliano Veneto (TV) in sede sindacale una lavoratrice nigeriana della Damiani & Zara srl, licenziata subito dopo il rientro da congedo matrimoniale, è stata reintegrata ed ha ottenuto le retribuzioni spettanti dal licenziamento, avvenuto quasi 5 mesi prima.
65. luglio 2010 A Venezia in sede sindacale raggiunto un accordo con una agenzia interinale, Eurointerim, che aveva stipulato numerosi contratti di lavoro a tempo determinato per un lungo periodo di tempo (5 anni) con una lavoratrice nigeriana operante in una piccola azienda calzaturiera della Riviera del Brenta. La operaia, di Padova, ha ottenuto un forre riconoscimento economico a solo un mese dalla impugnazione dell’ultimo contatto di somministrazione.
66. agosto 2010 A Treviso si è fatta una protesta con incontro all’INPS dei lavoratori in CIG della Marca Tld, con cui si è chiarita la responsabilità aziendale (mancato invio SR41 ed SR100 all’INPS).nel ritardo dei pagamenti della CIG stessa. Gli stessi lavoratori hanno ottenuto la mobilità a dicembre dopo che l’azienda ha potuto dimostrare di aver ridotto in maniera quasi totale l’attività e di non essere quindi più in grado di giustificare la CIG iniziata a marzo. I lavoratori hanno accettato la mobilità, disposta poi dalla Provincia di Treviso.
67. agosto 2010 Un lavoratore nigeriano di una piccola fabbrica metalmeccanica della Riviera del Brenta lo scorso marzo aveva firmato senza nulla in cambio una riduzione dell'orario di lavoro. Purtroppo sia per sua ignoranza che per la mancanza dei sindacati in quella azienda, l'accordo, che era stato siglato davanti alla DPL di Venezia, non era sostanzialmente impugnabile, permaneva solo la possibilità, difficile da dimostrare, che lui non sapeva cosa aveva firmato. Verso la fine di luglio il lavoratore si è rivolto a noi. Con il nostro intervento sindacale si è ottenuto un risarcimento economico dietro l'impegno dell'azienda a ripristinare l'orario se si determinano le condizioni per farlo.
68. settembre 2010 A Venezia in sede di C.P.C. avanti la DPL il ns.Sindacato ha concluso un accordo per il reintegro di una lavoratrice nigeriana che, operante alla mensa della casa di riposo IRE da 7 anni, assunta con numerosi successivi contratti dalle varie ditte di appalto (in genere cooperative, anche oltre regione) succedutesi nei servizi di completamento dell’organico di Avenance all’interno della casa di riposo stessa, era stata inspiegabilmente lasciata a casa dopo l’ultimo cambio di appalto. La riassunzione è avvenuta direttamente dalla committente del servizio, Avenance spa. Successivamente la lavoratrice ha anche ottenuto un riconoscimento economico dalla cooperativa stessa.
69. Settembre 2010 A Venezia un operaio nigeriano che aveva impugnato il licenziamento di fatto e denunciato il datore di lavoro e due colleghi di altra nazionalità che avevano provocato l’episodio alla base del licenziamento, ha stipulato un accordo di rinuncia alla vertenza per contro ad un forte riconoscimento economico da parte della cooperativa, che opera nel settore del riciclaggio dei rifiuti, per conto di una ditta del gruppo Veritas (ex municipalizzata delle immondizie, divenuta un grande gruppo affaristico economico nell’area veneziana).
70. Ottobre 2010 A Verona un lavoratore che si era assentato per oltre 5 giorni di ferie non riconosciute dall’azienda, successivamente licenziato “per giusta causa” dalla Turati Autotrasporti, ha ottenuto un buon riconoscimento economico in un accordo di rinuncia alla causa di impugnazione del licenziamento stipulato in sede di impugnazione della sanzione disciplinare del licenziamento stesso. In realtà il lavoratore aveva diritto a 33 giorni di ferie non goduti, ma prima di ottenerne il riconoscimento e il reintegro si sarebbe dovuta attendere una lunga causa.
71. Ottobre 2010 A Venezia una lavoratrice nigeriana di una impresa di pulizia ha ottenuto con un nostro intervento la garanzia scritta di recuperare le ore non lavorate come riposi forzati impostogli dalla azienda, come ore straordinarie, nei prossimi 6 mesi. L'accordo siglato in sede sindacale è stato registrato alla DPL di Venezia.
72. Novembre 2010 A Vicenza sono stati ottenuti riconoscimenti economici di retribuzioni non pagate da due diverse piccole aziende di autotrasporti, ad altrettanti lavoratori autisti operai provenienti dalla ex-Jugoslavia.
73. 74. Agosto-Ottobre 2010 Sono stati stipulati due accordi in sede sindacale con la Confindustria di Vr (per l’associazione Anita) tra dipendenti licenziati per “causa oggettiva” e l’azienda Bommartini di Soave (VR), ad entrambi gli atti era presente il lavoratore interessato. In un caso il lavoratore, anziano di età, si rifiutava il cambio sede, e la vertenza era stata compromessa da una frettolosa valutazione operata dalla DPL di Rovigo che aveva ritenuto non sussistere la presenza di una sede operativa a Loreo (RO), mentre è stato successivamente avviato un processo per un altro lavoratore della stessa sede, proprio dal Tribunale del Lavoro di Rovigo. In un altro caso, il lavoratore era stato licenziato per un numero eccessivo di sanzioni disciplinari non impugnate, precedente al rapporto sindacale con noi, in una situazione che non era cambiata.
75. Settembre 2010 Reintegrato dalla Rocx sul posto di lavoro in Fincantieri a Marghera, Rahman, operaio del Bangla Desh, che aveva subito un licenziamento discriminatorio e formalmente non regolare, il 13 luglio.
76. Ottobre 2010 Un lavoratore di una piccola azienda di autotrasporti della provincia di Padova ha avuto il pagamento del TFR che non gli era stato corrisposto dopo un breve periodo di lavoro.
77. Ottobre 2010 Un lavoratore licenziato dopo un tardivo rientro da un periodo di ferie, dalla ditta Cimes operante in Fincantieri a Marghera, ha ottenuto il reintegro sul posto di lavoro.
78. Ottobre 2010 Due lavoratori della Veneziana Contenitori operante al Porto di Venezia, precedentemente inseriti nella lista di 8 candidati al licenziamento per “giustificato motivo oggettivo” e messa in mobilità, ancor prima del fallimento avanti la Provincia di Venezia della trattativa per la mobilità richiesta dalla azienda, sono stati tolti dalla lista stessa dalla azienda stessa, resasi conto che la loro presenza nella lista avrebbe comportato con ancor maggiore probabilità di quanto non abbia la successiva azione di impugnazione degli altri 6 licenziamenti, un giudizio di merito per lei negativo. Infatti questi due lavoratori immigrati, avevano precedenza ed anzianità su altri.
79. Novembre 2010 Un lavoratore operante in Fincantieri che non aveva più percepito il TFR dalla ditta Cima di Napoli, ha ottenuto il dovuto più gli interessi e le spese legali.
80. Dicembre 2010 Un lavoratore autista operaio di una piccola azienda della provincia di Vicenza, aderente alla FAI, ha stipulato con la ns.assistenza un accordo in sede sindacale con un forte riconoscimento economico contro la rinuncia a proseguire l’azione contro due successivi ed invalidi contratti a tempo determinato.
81. Dicembre 2010 Un lavoratore precario che aveva fatto ricorso contro la IKEA di Padova per nullità del termine, ha stipulato un accordo in sede giudiziale, con un riconoscimento economico da parte della multinazionale.
82. Dicembre 2010 Alla presenza dei lavoratori autisti operai che lo hanno condiviso e sottoscritto, la ns.O.S, maggioritaria nella Azienda, ha stipulato l'accordo per la mobilità in deroga per gli autisti operai della Marca Tld di Caerano di San Marco, successivamente decretato dalle autorità provinciali e ministeriali.
83. Gennaio 2011 Cinque lavoratori della Cimes, hanno recuperato crediti di lavoro in vertenza sindacale dovuti dalla ditta Cima srl, che lavora in appalto per Demont alla Fincantieri di Marghera.
84-86. Gennaio-Marzo 2011 In tre distinte vertenze presso il Tribunale del Lavoro di Venezia, sono state bocciate le opposizioni ai decreti ingiuntivi per il recupero di TFR e retribuzioni, proposti da tre lavoratori della Fincantieri di Marghera verso M&I Impianti (subappalto Demont) e Metaltecnica Apuana.
87. Gennaio 2011 In sede stragiudiziale si è raggiunto un accordo nell'interesse ed alla presenza di un lavoratore autista operaio della Jugoslavia, con la De Girolami, grande azienda del settore in Veneto.
88. Gennaio 2011 Molto rilievo hanno dato i media bellunesi alla sentenza che il Tribunale del Lavoro di Belluno ha emesso dando ragione ad un ns.iscritto, autista operaio del Marocco, che ha ottenuto il riconoscimento del dovuto TFR, contro il pagamento del quale la Azienda De Zordi di Feltre aveva opposto delle sanzioni avute dall'autista, la sentenza ha dettato che qualora la condotta di guida dell'autista dipenda da ordini aziendali, nulla è dovuto dall'autista.
89. Gennaio 2011 In sede sindacale si è raggiunto un accordo con una piccola azienda metalmeccanica operante in provincia di Vicenza, alla presenza e nell'interesse di un operaio del Bangladesh.
90. Febbraio-Aprile 2011 La Cimes srl operante alla Fincantieri di Marghera ha stipulato un accordo con la ns.O.S. e con il ns.RSA in azienda, relativo alle condizioni di sicurezza, rispetto del DPI, e passaggio di qualifica dalla 2a alla 3a per tutti i dipendenti. Successivamente la stessa Azienda ha stipulato due diversi accordi sia con la ns.O.S. che con la Fiom-Cgil, relativamente alla CIG ordinaria. Con il primo di questi successivi due accordi, la Fiom-Cgil ha anche aderito all'accordo precedentemente da noi stipulato in materia di sicurezza.
91. Marzo 2011 In sede sindacale la ns.O.S. ha concluso un buon accordo nell'interesse di un autista operaio nella provincia di Treviso, originario della Moldavia, con la GDL, gruppo di cooperative operanti in Geox.
92. Marzo 2011 In sede sindacale si è raggiunto un accordo di buona uscita per un autista operaio della provincia di Vicenza che aveva operato per una piccola ditta di autotrasporti della provincia di Padova, che non aveva retribuito il lavoro svolto.
93. Marzo 2011 A Mestre un operaio nigeriano precedentemente impiegato da diverse agenzie interinali presso una azienda di servizi agli alberghi, è stato reintegrato grazie al ns.intervento sindacale, direttamente dalla azienda appaltante.
94-n vertenze. Marzo-Aprile 2011 Nel vicentino una complessa operazione sindacale e vertenziale verso la Thermoplast spa di Orgiano, da una parte ha impedito che molti lavoratori accettassero le manovre aziendali e confederali, e dall'altra ha accelerato il recupero di crediti da lavoro delle prime mensilità dell'anno. Infatti la azienda non aveva corrisposto la cassa integrazione per i primi tre mesi. Attualmente i lavoratori sono in Cig straordinaria. La azienda e un'acquirente di parte dello stabilimento, con l'appoggio dei confederali hanno chiesto ai lavoratori di firmare una liberatoria alla nuova azienda, ma con il ns.consiglio, questo non è avvenuto. Nell'azienda la ns.O.S. ha il 33% dei lavoratori iscritti. La ns.O.S. in considerazione della situazione dei lavoratori ha rinunciato alla % di spese sui recuperi creditizi dalla Azienda.
95. Aprile 2011 In sede giudiziaria è stato ottenuto il pagamento del risarcimento di 5 mensilità all'operaio Rahman, della Rocx, licenziato e poi reintegrato la scorsa estate.
96. Aprile 2011 Un lavoratore edile di Belluno ha avuto l'approvazione del liquidatore fallimentare al recupero del TFR non corrisposto dalla GDL srl Concept Building.
97. Aprile 2011 Una autista operaia italiana della provincia di Belluno in sede sindacale con la ns.O.S. ha stipulato un accordo con una piccola azienda di autotrasporti che la aveva licenziata al termine del periodo di prova. La lavoratrice è ora impiegata in un'altra azienda.
98. Aprile 2011 Altre due vertenze di recupero crediti di lavoro di due autisti operai, uno moldavo ed uno algerino, con la Marca Tld di Caerano di San Marco, hanno avuto successo.
99. Aprile 2011 In sede extragiudiziale è stato raggiunto un accordo tra alcuni autisti operai della Creative (provincia di Treviso) per il recupero di crediti di lavoro. E' tuttavia ancora in corso il recupero di parte delle somme.
100. Aprile 2011 E' stato ottenuto il recupero del pagamento del TFR da parte della Bommartini Autotrasporti, di un autista operaio al quale il TFR non era stato corrisposto a causa di danni in un incidente, che non erano stati correttamente contestati all'autista stesso.
101. Aprile 2011 In sede extragiudiziale è stato raggiunto un accordo con la CGT, piccola azienda operante in Fincantieri a Marghera, per il recupero di crediti di lavoro di un operaio albanese.
102. Aprile 2011 A Venezia una cameriera ha ottenuto il recupero di spettanze di crediti da lavoro grazie all'intervento di un legale ns.convenzionato, da parte di un ristorante cittadino. Sono molte le vertenze della ns.O.S. verso pubblici esercizi veneziani.
103. Maggio 2011 In sede extragiudiziale si è recuperata una modesta somma di crediti lavorativi per un autista operaio Jugoslavo, verso una piccola ditta di autotrasporti della provincia di Padova.
104. Maggio 2011 In sede sindacale si è raggiunto un accordo conveniente al lavoratore ed all'azienda, in presenza di un credito da lavoro del lavoratore di circa 6.000 euro e di un credito dell'azienda per danni causati per negligenza dall'autista, superiori ai 10.000 euro; l'accordo è stato stipulato con la ns.assistenza dal lavoratore stesso.
105-n vertenze. Maggio-Luglio 2011 Un legale ns.convenzionato ha operato per il recupero di n.8 delle 13esime ancora non retribuite nel 2010 dalla Bommartini Autotrasporti, riuscendo il recupero completamente all'inizio di luglio 2011. La crisi e i ritardi nei pagamenti da parte di numerose aziende, rischiano di compromettere anche grandi aziende del settore autotrasporti e logistica, che non hanno sufficienti garanzie e difese dal sistema creditizio. Attualmente la Azienda sta in ritardo con il pagamento delle 14esime. Nel complesso della vertenza di questa azienda, questa questione ha già generato uno sciopero di 24 ore il 7 febbraio. Si era ottenuto e concordato il pagamento delle 13esime ai 130 autisti operai dell'azienda, in quattro gruppi, ma alcuni dell'ultimo gruppo erano rimasti senza il pagamento. La ns.O.S. in considerazione della situazione dei lavoratori ha rinunciato alla % di spese sui recuperi creditizi dalla Azienda.
107. Maggio 2011 La Euro Coibenti srl operante in Fincantieri e legata ad Isolfin Romagnola srl e ad IsolSud srl, ha stipulato un accordo in sede giudiziale con un ns.iscritto, operaio licenziato lo scorso maggio, di 17.000 euro di riconoscimento economico, allo scopo di non giungere ad una sentenza di condanna alla reintegra. L'operaio era stato licenziato per essere stato assente due giorni ingiustificato, scavalcando tutte le norme in materia di sanzioni disciplinari.
108. Giugno 2011 Quattro lavoratrici degli appalti di Tessera, già dipendenti della "cooperativa" Labor appartenente al Consorzio Zorzetto, hanno avuto l'apporvazione del liquidatore fallimentare al recupero dei TFR non corrisposti dalla "cooperativa".
109. Giugno 2011 In sede sindacale si è raggiunto un accordo nell'interesse ed alla presenza di un lavoratore autista operaio iscritto alla ns.O.S. con la Global Frigo.
110. Giugno 2011 In sede sindacale con la Bommartini Autotrasporti di Verona, presso Confindustria di Verona, si è raggiunto dopo 6 mesi di vertenza, incontri alla presenza di delegati della ns.O.S e del ns.coordinatore, un accordo con la stipula di un contratto aziendale relativo alla forfettizzazione degli straordinari ed al pagamento delle trasferte, fortemente innovativo (e di miglioramento dell'attuale sistema di retribuzione delle trasferte) (ulteriori 6 giorni di libertà dal lavoro di sabato oltre a quelli delle settimane in cui si sia comunque raggiunto il limite delle ore di impegno, oltre ai permessi di ccnl), l'accordo è stato valutato positivamente dai lavoratori che lo hanno sottoscritto successivamente, in considerazione sia del precedente sistema di pagamento delle trasferte sia in particolare delle normative di legge del 2007 che considerano orario non lavorativo le pause di durata non prevista. L'accordo è stato sottoscritto successivamente anche da Filt-Cgil.
111. Giugno 2011 Una lavoratrice della ns.O.S. ha ottenuto l'estensione del contratto da part-time a tempo pieno, in una azienda alimentare della provincia di Venezia.
112. 2011 Un lavoratore autista già impegnato in altra azienda, ex dipendente della Scarpa CST, con la quale avevamo avviato nel suo interesse una vertenza di recupero di differenze retributive date da straordinari non pagati (presenza in azienda di contratto aziendale firmato da Cgil di cui il lavoratore non sapeva nulla), che era approdata senza soluzione presso la DPL di Venezia, ha visto la positiva conclusione presso la DPL di Venezia con la stessa Azienda ed il solo lavoratore. Molte Aziende infatti cercano di utilizzare queste strutture per scavalcare le OS non conformi ai loro desideri. In questo caso comunque il lavoratore ha comunque sottoscritto una quota spese di vertenza alla ns.OS. Questi tentativi da parte delle Aziende di scavalcare le OS non conformi ai loro desideri derivano dalla loro volontà di nascondere agli autisti la possibilità di concludere positivamente le vertenze.
113. Luglio 2011 Parziale recupero di somme retributive non corrisposte ad un operaio del Bangladesh da parte della LM di Gradisca d'Isonzo operante in Fincantieri, per le somme rimanenti lo studio legale incaricato ha avviato altra causa.
114. Luglio 2011 Recupero di retribuzioni non corrisposte a tre operai bengalesi della Cimes operante in Fincantieri per conto di Demont.
115. Luglio 2011 Presso il Tribunale di Padova è stato raggiunto alla presenza del lavoratore interessato, un accordo con una piccola azienda di autotrasporti, relativo a crediti retributivi di un lavoratore autista italiano; la cifra, notevole, del credito, è stato deciso sarà pagata ratealmente. Il successivo mancato pagamento da parte della Azienda, unito ad altra analoga causa sempre a Padova, per un totale di 57.000 euro di mancate retribuzioni corrisposte ai danni di un autista italiano ed uno immigrato, hanno portato lo studio legale ns.convenzionato ad avviare la pratica di sequestro.
116. Luglio 2011 Presso il Tribunale del Lavoro di Venezia si è giunti alla definizione dell'ingiusto licenziamento di un operaio del Bangladesh da parte della Co.S. una azienda già operante all'interno del cartello della Comis nella Fincantieri di Marghera. L'operaio era stato licenziato ad ottobre, senza nemmeno il pagamento del TFR né una lettera di licenziamento.
117. 2011 Un lavoratore autista operaio della FAO ha concluso una conciliazione con la Scarpa CST nella quale sono state riconosciute somme a titolo di prestazioni straordinarie non retribuite. La conciliazione, avutasi con il solo lavoratore in via bonaria ma presso la DPL di Venezia, è seguita ad un tentativo di conciliazione sindacale svolto nel corso del 2010 presso la stessa sede. Il lavoratore ha poi comunque corrisposto la quota spese di vertenza alla ns.O.S. Questo dimostra che spesso le Aziende di Autotrasporti agiscono con violazione antisindacale anche laddove sono palesemente in difetto e cercano, spesso trovando ospitalità in queste operazioni presso le Direzioni provinciali del lavoro, di evitare la conciliazione in sede sindacale, per non dare notizie "tendenziose" poi agli altri lavoratori, allo scopo che non si rivolgano poi essi stessi al sindacato.
118. Ottobre 2011 Il Tribunale del Lavoro di Treviso ha condannato la Mario srl operante nelle strutture di Geox del trevigiano, a risarcire i due anni di mancate retribuzioni ad un lavoratore immigrato nigeriano, cui non era stato garantito il lavoro con un licenziamento di fatto.
119. Ottobre 2011 Concluso il recupero del TFR per una lavoratrice immigrata della Lucitac di Albignasego (PD).
120. Ottobre 2011 Presso il Tribunale del Lavoro di Treviso si è giunti alla definizione di un risarcimento per una lavoratrice inquadrata come apprendista da una delle due aziende Damiani di Mogliano Veneto. Purtroppo le normative vigenti hanno permesso al Giudice di arrivare alla definizione che anche riconoscendo la unicità di impresa, il numero di dipendenti complessivo (dato dal numero di dipendenti non apprendisti sommato al numero di apprendisti diviso per 2), sarebbe stato inferiore ai 15.
121. Ottobre-Novembre 2011 Concluso con 12 accordi in sede di collegio monocratico alla DPL di Venezia il recupero di ore di retribuzione tra lavoratori italiani ed immigrati della EuroCoibenti interni a Fincantieri di Marghera e la ditta stessa.
122. Novembre 2011 Ottenuto il reintegro a Padova di una lavoratrice immigrata in maternità, già impiegata con agenzia interinale e quindi con contratto a termine, presso il calzaturificio Avatar di Fiesso d'Artico. Il rientro al termine della maternità è con contratto già stipulato a tempo determinato.
123. Novembre 2011 Concluso con un risarcimento in sede conciliativa la vertenza tra una lavoratrice italiana di Venezia, commessa, ed il negozio ove aveva operato con un contratto a termine nullo.
124. Novembre 2011 Ottenuto il passaggio da contratto part-time a contratto a tempo pieno per una lavoratrice cameriera ai piani e immigrata, di un importante albergo di Venezia, dipendente di una società che ha in appalto attività alberghiere.
125. Novembre 2011 Ottenuto il pignoramento di una somma retributiva non corrisposta da parte della Only One verso una lavoratrice italiana, commessa in negozio, del nostro sindacato, recentemente diventata mamma. La Only One per la denuncia di lavoro nero di questa lavoratrice venne condannata dal Ministero del Lavoro a pagare una multa di 63.000 euro. ma nel regolarizzare questa lavoratrice, lo fece solo per gli ultimi mesi e non per i 4 anni precedenti.
126. Dicembre 2011 Accordo in sede sindacale per un operaio del Marocco licenziato da una vetreria di Marcon (VE), con riconoscimento di una congrua somma economica. Il lavoratore aveva impugnato il licenziamento e dato anche avvio ad una ispezione Spisal con la documentazione consegnata al ns.sindacato.
127. Dicembre 2011 Recuperate dall'INPS le somme non corrisposte dalla GDL srl Concept Building ad un lavoratore edile del Marocco della provincia di Belluno.
128. Dicembre 2011 Rientrato il licenziamento di fatto di un lavoratore bengalese in Fincantieri a Marghera. E' il secondo caso in due mesi, di rientro al lavoro dopo il ns.intervento. In entrambi i casi al termine della commessa "6189" i due lavoratori sono stati ri-licenziati con lettera per "giustificato motivo oggettivo", senza che l'azienda abbia nemmeno tentato di fare gli accordi di cassa integrazione, e con lettera di impugnazione i due operai hanno dato l'avvio a due distinte cause per ingiusto licenziamento.
129.Dicembre 2011 Reintegrati in due diverse udienze al Tribunale del Lavoro per licenziamento illegittimo, due operai licenziati politici dalla Eurocoibenti, che aveva adottato una procedura irregolare e drastica per "dare un messaggio" verso la "produttività dei propri dipendenti" nel luglio scorso licenziando Faruk e Pietro, due iscritti al Cobas.
130. Gennaio 2012 Stipulato un accordo in sede di collegio monocratico con il riconoscimento economico delle ore straordinarie da parte di una cooperativa di appalto che forniva operai alla Florital del Tronchetto di Venezia. Rispetto a quest'ultima sono due le azioni di ricorso al Tribunale del Lavoro in avvio da parte di uno studio legale ns.convenzionato, per interposizione.
131. Gennaio 2012 In una trattoria di Venezia vicina alla Stazione in pochi mesi sono stati buttati fuori, uno alla volta, tre lavoratori del Bangladesh. Una prima vittoria si è avuta nel caso di un primo lavapiatti e aiuto cucina, che ha ottenuto sia il pagamento delle retribuzioni non corrisposte e del Tfr, sia un risarcimento. Altre due cause sono in corso, una delle quali contempla anche la denuncia del mobbing per spingerlo alle dimissioni.
132. Gennaio 2012 Recuperato il Tfr residuo di un lavoratore della Loges operante dentro Tnt di Mestre.
133. Gennaio 2012 In sede di collegio monocratico una lavoratrice nigeriana occupata nella pulizie delle stanze di un importante albergo di Venezia, ha ottenuto con la ns.assistenza il riconoscimento delle ore straordinarie effettuate negli ultimi 6 mesi, da quando cioè, dopo essersi unita a noi, ha iniziato a tenere nota di tutte le ore lavorate. Precedentemente avevamo ottenuto il passaggio dalle 30 alle 40 ore settimanali. Infatti la azienda romana, operante nel settore alberghiero e collegata ad un trust di aziende del settore in Italia e Spagna, presso cui era passata dipendente dopo l'ultimo passaggio di appalto, ha riconosciuto in sede sindacale che le ore straordinarie erano tante e tali da rendere illegittimo il contratto a part-time.
134. Febbraio 2012 Accordo con forte risarcimento per una lavoratrice che aveva denunciato il mobbing cui era sottoposta dalla propria azienda a Piove di Sacco. L'azienda, di notevole spessore tecnologico ed operante nel settore sanitario, aveva dato la disponibilità al risarcimento atteso che i rapporti erano irricomponibili.
135. Febbraio 2012 Accordo in sede giudiziaria a Treviso per una delle operaie della Deon -Antica Legatoria Veneta di Montebelluna e Vazzola che avevano impugnato il licenziamento nel luglio 2009 denunciando il lavoro nero, poi accertato dall'Ispettorato, già nel giugno 2009, ma l'accertamento era avvenuto solo ad ottobre 2009.
136. Febbraio 2012 In sede DPL di Belluno un avvocato ns.convenzionato ha stipulato un accordo per una lavoratrice italiana sposata ad un lavoratore immigrato, e dipendente della CDZ Compositi, che non rispecchiava le ns.coordinate, tra l'altro l'appuntamento era stato all'ultimo momento convocato 2 giorni prima del previsto, ché avremmo dovuto essere presenti due gg dopo. La problematica del licenziamento per giusta causa era da noi messa in discussione in quanto la patologia allergica insorta con il lavoro non aveva trovato alcuna alternativa di collocazione nell'azienda rispetto a quelle prospettate nelle trattative avviate sin dall'agosto precedente. La lavoratrice, presente all'udienza, firmava l'accordo senza il ns.consenso, e si è ritrovata a sapere solo il giorno dopo che era in maternità. Il licenziamento non avrebbe potuto scattare se solo si fosse rispettato l'appuntamento, anticipato appunto solo all'ultimo momento, Abbiamo quindi dato sostegno alla lavoratrice nell'impugnare per nullità detto accordo, ed inoltre nell'impugnare precedente contratto a tempo determinato di una agenzia interinale che aveva introdotto la lavoratrice in azienda, e nell'impugnare il licenziamento stesso. L'azienda ha diffidato la lavoratrice dal proseguire l'azione giudiziaria. La lavoratrice si è quindi rivolta ad una legale conosciuta dal marito, con la quale abbiamo preso contatto. Per oltre, la stessa legale ha cercato di dividere la lavoratrice dal sindacato, giungendo anche a scrivere una missiva alla DPL, alla agenzia interinale, ed alla Azienda stessa,, in cui affermava che la lavoratrice aveva abbandonato la causa. Cosa non vera, che abbiamo subito smentito. Abbiamo di conseguenza reperito un altro valido studio legale con il quale proseguire l'azione presso il Tribunale del Lavoro di Belluno. L'INPS da parte sua si è rifiutata di versare la maternità facoltativa, mentre riconoscerà quella obbligatoria.
137. Febbraio 2012 A Mogliano Veneto e ad Alano di Piave con due interventi sindacali coordinati con legali convenzionati, sono stati fatti rientrare due licenziamenti di fatto in altrettante aziende. In un caso, alla Progalog, il lavoratore è stato comunque dopo alcuni mesi licenziato "per giustificato motivo oggettivo". La causa è avviata.
138. Febbraio 2012 La vertenza di Omar con la De Zordi di Montebelluna si è chiusa con una transazione. Il lavoratore ha preferito questa soluzione avendo trovato nel frattempo un'altra occupazione.
139. Marzo 2012 E' stato recuperato il Tfr di un lavoratore precedentemente impiegato in una importante rosticceria di Venezia, la cui causa di licenziamento è in corso.
140. Marzo 2012 La Sira di Fossò ha riconosciuto a titolo esclusivamente transattivo una somma per una richiesta peraltro tardiva da parte di un lavoratore che aveva operato per conto di una cooperativa già fallita, in ragione delle ore straordinarie non retribuite da questa cooperativa.
141. Aprile 2012 La Gold Bengol cooperativa ha saldato una somma concordata a conclusione della vertenza (una di quattro avviate) che un lavoratore licenziato, nativo del Bangladesh, aveva avviato con il ns.sostegno, ottenendo anche una sentenza di reintegra non applicata dalla cooperativa dopo il blocco dei lavori a Fincantieri Marghera.
142. Aprile 2012 Finalmente recuperati quasi interamente con un accordo transattivo in sede di giudizio a Padova, i denari che un lavoratore polacco avanzava dalla Fabris trasporti. Lo scandaloso processo, che si prolungava di due anni, ed il rischio di fallimento della azienda, hanno convinto il lavoratore ad accettare la somma, comunque significativa e quasi totalmente corrispondente alla somma di suo diritto, anche perché lo stesso nel frattempo aveva trovato nuova occupazione in Polonia.
143. Aprile 2012 Inizia a pagare le retribuzioni a credito di un lavoratore del Bangladesh che le attendeva da un anno, una piccola ditta operante in Fincantieri a Marghera. La ditta era difficilmente reperibile. L'accordo è stato fatto da uno dei legali ns.convenzionati, che è riuscito a convincere al pagamento rateale la azienda.
144. Aprile 2012 Recuperati alcuni dei Tfr avanzati dagli autisti della Creative, mentre ancora in sospeso sono le somme a loro credito della Del Puppo, azienda collegata.
145. Maggio 2012 Reintegrato alla Pollo Aia di Vazzola, dopo processo a Treviso, l'operaio nigeriano Obinna, dipendente della Agricola Tre Valli. Riconosciute sei mensilità. Azione di recupero delle altre 18 mensilità spettanti, avviata presso il Tribunale di Treviso.
146. Maggio 2012 Accordo transattivo per una barman di un locale di Bologna, entrata in rotta di collisione con il titolare.
147. Maggio 2012 Recupero di retribuzioni non corrisposte in due piccole vertenze avanti il Tribunale del Lavoro di Venezia, riguardanti un lavoratore di un ristorante e un dipendente della Cos.
148. Maggio 2012 Chiusa in sede giudiziaria con una transazione la causa intentata da un operaio bengalese di una cooperativa operante in Veritas a Fusina, il quale, a causa della malattia terminale della moglie, e dovendo rientrare in Bangladesh, aveva firmato le dimissioni pensando di richiedere una aspettativa, e si era ritrovato oltre che vedovo, licenziato, al rientro in Italia dopo il decesso della moglie. Il lavoratore ha concordato la somma personalmente.
149. Maggio 2012 Era stato licenziato dalla "Cucina nostrana" di Martellago o meglio da una cooperativa che vi passava personale, avente sede legale a Bolzano, senza nemmeno inviargli una lettera di licenziamento. Accusato di aver sabotato una macchina industriale. Cacciato con infamia. Per un anno, dal settembre 2009 al settembre 2010, aveva girato per le sedi sindacali ed i caf in cerca di aiuto, sino a quando un suo connazionale del Burkina Faso, lo aveva inviato da noi. Impugnato il licenziamento di fatto, la cooperativa faceva opposizione in sede giudiziaria presentando una ricevuta della TNT, di una posta celere che però non recava la firma del lavoratore. Insistendo negativamente ad una soluzione della vertenza, solo all'ultimo, poco prima della sentenza, la cooperativa tornava "ragionevole". L'accordo ha portato a 20 mensilità per il lavoratore.
150. Maggio 2012 Recuperate tutte le somme dovute e non pagate dopo alcuni mesi di vertenza, per l'autista Tanase, dipendente della Mattiuzzo di Concordia. Il processo continua con l'impugnazione del licenziamento.
151. Maggio 2012 La Fabris autotrasporti ha iniziato il pagamento rateale del dovuto ad un lavoratore autista italiano che per un anno e mezzo aveva percepito solo le spese di viaggio e di trasferta, vivendo praticamente in camion in permanenza.
152. Maggio 2012 Reintegrato dalla Venice Network un lavoratore italiano, autista, dopo la sentenza che ha giudicato illegittimo e dunque nullo il contratto a chiamata impugnato con la ns.assistenza dal lavoratore.
153.-154. Maggio 2012 Riconoscimento economico per la nullità del contratto di apprendistato stipulato dalla Rocx per Mahabub, ns.iscritto plurilicenziato, ora impiegato fuori da Fincantieri in un altro settore. La sentenza giunge dopo alcuni mesi da quella per Shamen, il quale ha avuto il riconoscimento delle ore straordinarie e notturne non pagate da Rocx. Per questa seconda causa il recupero è in corso verso Fincantieri.
155. Maggio 2012 Accordo transattivo in sede giudiziaria nel processo per un licenziamento di una operaia nigeriana a part-time della pulizia delle stanze al Net Hotel 84 di Padova, da parte di una rete di cooperative facenti riferimento ad una azienda di Mogliano Veneto la quale però svolgeva solo funzione amministrativa a fronte di un consorzio. La lavoratrice conosceva solo l'ufficio gestionale di Mogliano. Di fronte al rischio di perdere la vertenza si è accettato un accordo economico.
156.-238 Giugno 2012 (83 vertenze) - Sono iniziate le udienze di opposizione di Fincantieri a Marghera ai 54 decreti ingiuntivi portati da legali ns.convenzionati nei suoi confronti in relazione alle diffide accertative contro Rocx ed Eurotecnica (129 in totale, a dimostrazione del fatto che in molte di queste aziende di appalto si esagera con le assunzioni di personale compaesani e familiari, come in molte zone arretrate d'Italia, che generalmente non adiscono contro l'azienda), e per altri 26 decreti ingiuntivi relativi a retribuzioni non corrisposte e Tfr non corrisposti, degli stessi lavoratori. Analoghe opposizioni Fincantieri sta facendo nei confronti dei decreti ingiuntivi diretti a recuperare decurtazioni arbitrarie nei Tfr di passaggio tra la ditta Cima e la ditta Cimes, operanti in Fincantieri a Marghera. I decreti ingiuntivi, generalmente provvisoriamente esecutivi (ma non quelli affidati al nuovo dirigente del Tribunale del Lavoro di Venezia, Perina Luigi), sono riferiti a titoli di credito esemplari, ossia a diffide accertative del Ministero del Lavoro, e a buste paga semplicemente non retribuite. Quelli relativi a Cima, anche a Tfr che vedevano una decurtazione salariale nel passaggio tra la penultima busta paga e l'ultima (Tfr) con abbattimento delle giornate di ferie e permessi residui. Infatti generalmente in questa azienda i periodi di ferie venivano estesi a periodi di aspettativa non retribuita, senza nemmeno retribuire le ferie né emettere cedolino paga. E negli anni precedenti, erano numerose le posizioni lavorative pluriennali.
239. Giugno 2012 Reintegro e recupero del risarcimento per Biplob, licenziato durante l'infortunio nel corso del 2010 dalla Eurocoibenti. Gli altri sindacati gli avevano semplicemente detto, al termine dell'infortunio, che non si poteva fare più nulla.
240. Giugno 2012 Recupero del Tfr e retributivo per un lavoratore di un ristorante di Zero Branco (TV).
240. Giugno 2012 L'ispettorato del lavoro di Treviso ha sanzionato con oltre 100 mila euro una macelleria di Zero Branco che aveva sfruttato per 6 anni in nero un lavoratore nigeriano pagato 18 euro al giorno per 3-4 ore di lavoro. Il lavoratore, rivoltosi a noi per cercare una mediazione, dopo aver verificato l'impossibilità di una mediazione, si era rivolto su ns.istruzioni all'Ispettorato.
241. Giugno 2012 Accordo con la Demont per i crediti di lavoro dipendente di un lavoratore ns.iscritto già dipendente della M& I Impianti presso Fincantieri a Marghera.
242.-245. Giugno 2012 Riconosciute somme tra i 13 e i 14 mila euro lordi a 4 lavoratori della Sira che avevano impugnato per nullità i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con agenzie interinali. L'accordo è arrivato dopo alcune udienze in Tribunale del Lavoro di Venezia.
246. Giugno 2012 Accordo in sede sindacale con la Ca d'Oro calzaturificio, che ha permesso la reintegra presso la azienda collegata Avatar, entrambe in zona industriale a Fiesso d'Artico (VE), di Faith, già protagonista di una causa con reintegro alla Ca d'Oro. Faith era stata licenziata dopo accordo di mobilità fatto dalla Cgil senza nemmeno alcuna comunicazione alla ns.OS ed all'interessata. L'Azienda già versava le trattenute sindacali alla ns.OS, ma nel marzo 2011 stipulò l'accordo senza nemmeno informarci dell'incontro. E' il secondo caso del genere presso la stessa azienda, di lavoratrici precedentemente occupate alla Avatar.
247. Giugno 2012 Avviate due istanze di sequestro conservativo dei beni della CTE di Bologna, operante a Padova, dai lavoratori autisti ns.iscritti e di un altra OS.
248. Giugno 2012 Significativo risarcimento deciso dal Tribunale di Venezia per un lavoratore della Romania, già dipendente della IEIC di Marghera (VE), per un infortunio (danno biologico ed aggravamento) presso la Nuova Pansac di Mira. Il lavoratore era caduto in una piccola fossa all'interno dello stabilimento nel camminare all'indietro mentre stendeva un cavo, subendo di conseguenza anche un danno alla schiena.
245.
.....
alcune delle prime vertenze ancora in corso
(pagina superata, le nuove vertenze dopo il 2009 non vengono più indicate per motivi di sicurezza dei lavoratori colpiti)
(abbiamo decine di decreti ingiuntivi in atto, che non consideriamo vertenze concluse sino al recupero delle somme dovute ai lavoratori; questo problema deriva dalla natura di non specifica normativa che imponga alle aziende innanzitutto il dovuto ai lavoratori che abbiano ottenuto sentenze e decreti esecutivi di restituzione o riconoscimento di somme dovute di lavoro, risarcimento e contrattuali; la cosa stupefacente è che nonostante tre governi di "centro-sinistra" negli ultimi 20 anni non vi siano state modifiche favorevoli ai lavoratori su questo terreno, e che un recupero di denaro dovuto per prestazioni od avvenimenti già accaduti sulla-alla-dalla persona, sia trattato dagli ufficiali giudiziari e in generale dalla legge, al pari di un credito economico materiale)
4. Cause in corso per due lavoratori del Bangla Desh di Eurotecnica e di Rocx, per il recupero di spettanze salariali non retribuite. Le aziende hanno fatto anche opposizione ai decreti ingiuntivi, nonostante siano state oggetto di 7 perquisizioni a causa delle denunce da noi prodotte di 10 lavoratori del Bangla Desh di queste due aziende alla Procura di Venezia, durante le quali sono state ritrovate lettere di dimissioni e fogli in bianco già firmati dai lavoratori. La causa penale che noi si sappia è tuttora ferma presso la Procura di Venezia, mentre sono stati fatti ostacoli a che i ns.legali potessero avere gli atti penali in funzione delle procedure in Tribunale del Lavoro. Le notazioni riguardanti queste due aziende sono misteriosamente state cancellate o per ns.errore o per sabotaggio, durante le stesse ns. operazioni di modifica della pagina, l'estate scorsa.
14. Causa di n.1 lavoratore del Marocco della provincia di Belluno, per ingiusto licenziamento, verso la TLP srl (TV). Per lo stesso lavoratore è avviata una procedura per il giusto riconoscimento delle conseguenze dell'infortunio avvenuto l'anno scorso poco prima del licenziamento, nonché per differenze retributive. Mancati accordi presso la DPL di Treviso e ora ricorsi in Tribunale. Convocazione anche del collegio monocratico, chiesto all'epoca della richiesta ispettiva dal lavoratore con la ns.assistenza e la sua delega alla ns.o.s.. Come altre volte, l'Ufficio ispettivo di Treviso convoca il lavoratore e non noi, nonostante sia stato esplicitamente richiesto dal lavoratore all'atto della richiesta ispettiva, al che ci presentiamo comunque con il lavoratore, ma ciò crea degli ostacoli per la ritardata comunicazione.
15. Causa di n.1 lavoratore del Marocco, che ha subito un grave susseguirsi di infortuni sul lavoro tra il 2000 e il 2006 presso un impresa edile di Campagna Lupia (VE), Carraro, che gli hanno prodotto una grave invalidità, acquisita la quale dopo un periodo di malattia, ha dato le dimissioni. Si va in processo sulla invalidità acquisita (danno biologico ecc.). e' in via di conclusione la redazione delle perizie medico-legali (ben sette).
16. Causa di n.1 lavoratore del Bangla Desh, su infortunio sul lavoro presso la Fincantieri a Marghera, avvenuto nel gennaio 2009.
17. Causa di n.1 lavoratore della Tunisia, autista operaio, per ingiusto licenziamento presso Baldan Aronne di Marghera, avvenuto nel gennaio 2009. Si sono recuperate alcune delle spettanze e si sta procedendo con ricorso in Tribunale di Venezia per il licenziamento e le mancate retribuzioni spettanti (straordinari, trasferte, ecc.). Ricorso in Tribunale del lavoro di Venezia.
18. Causa di n.1 lavoratore della Nigeria, autista operaio, di impugnazione licenziamento e recupero TFR e spettanze varie verso la Nital trasporti (TV). Presso la DPL di Treviso. L'azienda ha cambiato proprietari ed è passata alla provincia di Padova, ma non intende pagare nemmeno il TFR "in assenza di una liberatoria". E' quindi in corso anche un decreto ingiuntivo. Ricorso anche per ingiusto licenziamento avanti il Tribunale di Treviso. Difficoltà frapposte dagli ufficiali giudiziari alle notifiche sia a Treviso che a Padova.
19. Esposto-denuncia della Rete per la sicurezza sul lavoro e la salvaguardia della salute dei lavoratori e del territorio di Venezia, circa le responsabilità dovute alla mancata manutenzione dei mezzi, della BFC Autotrasporti spa, nella strage avvenuta a Cessalto il 9 agosto 2008. è di prossima consegna un dossier relativo ad altri due ex lavoratori della BFC, a testimoniare (in tutto 4 sono gli ex lavoratori BFC datisi disponibili a testimoniare). Ma nonostante tutto il lavoro pubblicamente fatto in materia, l'esposto dell'ottobre scorso, la ns.presenza al Beppe Grillo Show di Villorba ad ottobre 2008, la trasmissione recentemente andata in onda su Anno Zero, la Procura di Treviso non ha ancora convocato i lavoratori disposti a testimoniare, indicati dalla Rete.
23. Causa di n.1 lavoratore della provincia di Treviso, la sede legale della azienda è in provincia di Venezia, autista operaio, della Nigeria, dipendente della Eurotrans di Settin sas di Portogruaro, per ingiusto licenziamento. In attesa della fissazione presso il Tribunale di Treviso. In atto il tentativo di decreto ingiuntivo presso il Tribunale di Belluno. Intercorso fallimento.
29. Causa da parte di un lavoratore autista operaio del Marocco della FAO, verso la SAP (BL), per mancate corresponsioni retributive di due settimane pre-contrattuali e di lavoro straordinario di un periodo di tre mesi, presso la DPL di Belluno. Mancato accordo e ricorso presso il Tribunale di Belluno.
33. Cause di n.5 lavoratori nigeriani, quattro uomini e una donna, impiegati negli stessi appalti della Geox della provincia di Treviso, alcuni da quasi dieci anni, che fanno parte di un gruppo di alcune centinaia di lavoratori lasciati a casa dalle cooperative ingaggiate da Logitex (per conto di Geox) dopo il concentramento dei capannoni della provincia, nell’area di Signoressa dove sono stati edificati numerosi nuovi capannoni. Le nostre ricerche di sostegno da parte della Rsu della Geox sono cadute nel vuoto, la Cgil di Treviso ci ha informalmente fatto sapere che non è neppure presente nell’azienda di Montebelluna. Questi lavoratori vengono lasciati a casa senza nemmeno una lettera di licenziamento.
34. Causa di n.1 lavoratrice nigeriana della provincia di Treviso, dipendente anch'ella della Team Group scarl. che ha querelato i capi della sua cooperativa per mobbing presso il Tribunale di Montebelluna (TV).
35. Causa di n.2 lavoratori della Sacilotto srl di Istrana, autisti operai, per ingiusto licenziamento (denunciato anche come licenziamento politico trasversale dopo le ns. denunce sulla strage di Cessalto). Fissate le udienze dalla DPL a Treviso con grande ritardo, già presentati i ricorsi presso il Tribunale di Treviso. Udienze processuali in fase iniziale.
36. Causa di n.1 lavoratore della Pavanello autotrasporti per il mancato pagamento di diverse retribuzioni. Ricorso presso la DPL di Treviso.
37. Causa di n.1 lavoratore del Marocco, per mancata corresponsione salariale e TFR, verso la ditta Silvestro di Camponogara (VE), poi chiusa. Recupero spettanze in atto.
38. Causa di n.1 lavoratore cameriere del Bangla Desh, impiegato a Venezia nel ristorante Gam Gam, sia per il recupero di differenze retributive, sia contro il licenziamento. le cause sono rivolte sia al Ristorante Gam Gam, ora in procedura fallimentare, sia con la successiva azienda (dello stesso titolare) che è "subentrata" (Ristorazioni & Catering). Il recupero ha avuto quasi completo successo.
39. Causa di una lavoratrice nigeriana, impiegata come operaia delle pulizie per conto della Masdec scarl di Roma presso la UCI Cinemas di Marghera, a causa di un licenziamento assolutamente arbitrario ed illegittimo costruito in due tempi con due diversi passaggi disciplinari. La lavoratrice si è rivolta a noi come in molti casi, quando ormai era troppo tardi per bloccare il tentativo sul nascere.
44. Causa di riconoscimento di infortunio "in itinere" per una lavoratrice calzaturiera della Nigeria, di Fiesso d'Artico, che l'Inail non ha voluto riconoscere. La sua auto fu doppiamente tamponata in prossimità di un semaforo alle 7,20 circa del 24.11.2008, a causa della neve un'auto ed un camion che la seguivano la tamponarono violentemente. La stessa lavoratrice ha impugnato il successivo licenziamento deciso dalla SG, una azienda calzaturiera terzista dove lavorava da oltre 3 anni. I ricorsi in Tribunale di Venezia sono stati presentati con carattere d'urgenza. Procedimento in corso.
46. Causa di un lavoratore del Bangla Desh contro la Aziz Metal srl per mancata corresponsione degli assegni familiari per un periodo, a cavallo del quale, invece, per due mesi, gli assegni familiari erano stati pagati. Lo stesso lavoratore ha dato avvio ad altra vertenza contro M & I Impianti. In tutto le vertenze nei confronti di M & I Impianti sono 4.
47. Causa di un lavoratore del Marocco (con corredo di azione sindacale per riconoscimento della disoccupazione presso l'INPS di Conegliano Veneto) nei confronti della De Luca G F srl autotrasporti, che si rifiuta di dare lavoro all'autista, e che pensa di evitare l'azione per ingiusto licenziamento, tramite il pagamento dei soli contributi all'Inps. Presso la DPL di Treviso. Causa per differenze economiche di un autista operaio della Ungheria, sempre con la stessa azienda De Luca, che ora ha passato il proprio business ad una azienda condotta dai familiari del titolare. Nel frattempo l’azienda si è spostata a Caserta. Intercorso fallimento.
48. Causa per recuperi retributivi e per ingiusto licenziamento, da parte di una lavoratrice operaia delle pulizie, anziana, italiana, contro Job Project scarl, già nota prima come European Service scalr ed ora più o meno corrispondente alla "Clic scarl". Queste cooperative hanno la caratteristica di lasciare a casa senza retribuzione, alcune centinaia di persone che nemmeno si conoscono tra loro, impegnate in appalti diversificati territorialmente ed in lavori parcellizzati con anche 4 o 5 "cantieri" diversi (uffici o condomini e stabilimenti, in genere) in operazioni di pulizie, per poi riprendere gli stessi appalti con nuovo personale, nuovo nome, e nuova sede. Il nostro Sindacato sta preparando una querela per associazione a delinquere in quanto ravvisiamo premeditazione e sistematicità nel sistema attuato, mediante il quale grandi cifre vengono sottratte ai lavoratori al momento del "cambio".
49.-50.-51.-52. Varie vertenze di lavoro sono state aperte da lavoratori autisti della Pigliacelli Autotrasporti della provincia di Frosinone nostri iscritti della Federazione Autisti Operai, presso la DPL di Frosinone, in ragione di impugnazione di licenziamenti arbitrari (2) e di sanzioni disciplinari e di rivendicazioni retributive.(2).
54. Causa per ingiusto licenziamento di un lavoratore di concetto impiegato presso la ASL 13 di Dolo per conto della cooperativa Sarha appartenente al consorzio CSU Zorzetto. La causa verte anche su varie differenze retributive, ferie non godute, e sulla natura del rapporto di lavoro. La causa si sta svolgendo su più piani. Innanzitutto l'urgenza del ricorso è stata bocciata dal giudice del lavoro Coppetta in quanto il licenziamento era seguito alla sospensione da socio, anche se questa era avvenuta in assenza del lavoratore, convocato mentre era in malattia. è in corso poi la causa civile proprio per l'irregolarità della convocazione dell'assemblea. Inoltre il ns.sindacato ha promosso vertenza contro la cooperativa.
.... vi sono circa un altro centinaio di vertenze legali in corso, per motivi tecnici di tempo non le si è inserite in questo elenco, che viene aggiornato dal mese di dicembre 2010 solo per le cause chiuse, anche a causa delle gravi e fascistiche interferenze nelle ns.vertenze da parte di forze occulte antiproletarie.
Sono escluse dall'elenco delle vertenze in corso, le segnalazioni alle SPISAL, fatte anche in comune alla Rete per la sicurezza sui posti di lavoro e la salvaguardia della salute dei lavoratori e del territorio, le lettere alle varie autorità come INPS ecc., sfratti ed occupazioni di case, tagli di utenze di servizi essenziali, nonché i ricorsi per decreto ingiuntivo, le cause in corso di istruzione, ed inoltre le vertenze e le assistenze fornite a titolo gratuito a lavoratori non iscritti o a parenti di lavoratori iscritti al ns.Sindacato, nonché le cause di ns.iscritti, per motivi non di lavoro, come quelle relative ad occupazioni di casa, sfratti, danni medici, aggressioni da parte di terzi o di membri delle forze dell'ordine, ecc. Normalmente non indichiamo in questo elenco nemmeno le impugnazioni delle contestazioni disciplinari ecc., se non in casi particolari.
L'Ufficio Vertenze rispetta le decisioni del Cobas o dei singoli-e lavoratori. Per convenzione con i legali, chiediamo serietà poiché rispondiamo noi in caso di ritiro del lavoratore da una vertenza, nei confronti del lavoro già svolto dai legali. Abbiamo convenzione permanente con 14 studi legali, tre a Padova, due a Mestre due a Venezia uno a Conegliano Veneto uno a Belluno uno a Valdobbiadene uno per Vicenza-Verona uno a Bologna ed uno a Roma per la FAO ed uno a Palermo (appalti Fincantieri). Ai lavoratori non è chiesto alcun esborso per le spese legali di lavoro, a fine vertenza la quota per le spese legali è del 5% ma dal luglio 2009 abbiamo dovuto passare al 7% (mantenendo il 5% per i soli recuperi di retribuzioni nette che non necessitano di conteggi particolari) a causa di varie cause e vertenze nelle quali non vi è alcun recupero economico possibile, soprattutto per quanto riguarda gli immigrati, i richiedenti asilo, gli sfratti, i rinnovi dei permessi di soggiorno, le prestazioni di disoccupazione non erogate, il supporto nelle questioni legate all'Inps, ecc. Le perizie medico legali per non gravare sui lavoratori, quando possibile vengono fatte presso professionisti che vengono poi remunerati per il loro servizio a fine vertenza.
ATTENZIONE LA PRESENTE PAGINA E' DESTINATA AI NS.ISCRITTI ED AI LAVORATORI INTERESSATI A VICENDE SIMILI. DIFFIDIAMO QUALSIVOGLIA ALTRA OO.SS. O FORZA DI POLIZIA ANCHE PRIVATA OD ALTRI-E TERZI-E, DALL'INTERFERIRE CON LA NS.ATTIVITA' CON MEZZI ILLECITI, INTERCETTAZIONI E QUANT'ALTRO, CHE SIANO DI AUSILIO AGLI INDUSTRIALI E PADRONI VARI A COMPORRE DIVERSAMENTE IN CHIAVE ANTISINDACALE, LE VERTENZE, DIVERSAMENTE NON SAREMO RESPONSABILI DELLE CONSEGUENZE CHE COSTORO RICEVERANNO PER QUESTO..
lavoriamo con 14 studi legali giuslavoristi convenzionati di: Venezia-Padova-Treviso-Belluno-Vicenza-Verona-Bologna-Lucca-Roma-San Benedetto del Tronto, Palermo, nonché, tramite le altre ns.sedi, con studi legali di Bergamo, Brescia, Milano, Novara, Puglia-Basilicata-Calabria; le convenzioni prevedono solo ed esclusivamente la quota di spese a vittoria di causa; nulla è percepito dalla ns.O.S. allorquando affidiamo le cause di lavoro agli studi convenzionati ma solo a vittoria di causa, e nulla nel caso di affidamento od invio a legali in caso di vertenze di altra natura; nulla infine viene percepito dalla ns.O.S. per l'invio ad altri Caf o a patronati, dagli stessi, per i recuperi di indennità di disoccupazione od altro dall'INPS. Nel caso di recuperi di crediti lavorativi in insinuazione in fallimento, la quota spese è in genere e salvo casi particolari, interamente devoluta allo studio legale. Ci sosteniamo esclusivamente sulle tessere di adesione e sulle quote di spese a vittoria di causa.
Nel corso del 2011 la ns.organizzazione ha esteso nel Veneto la propria rete di Cobas, organizzando anche numerosi scioperi ed assemblee. In un numero minore di casi la azione sindacale si è svolta congiuntamente alla Cgil ed in alcuni casi è stato direttamente il Cobas a gestire le proprie iniziative in azienda (come alla CTE di Padova) senza una "dipendenza"diretta dal coordinamento; la ns.O.S. ha anche dato avvio ad alcune procedure ex art.28. In molti casi, invece, come alla Fincantieri di Marghera, la Cgil si è dimostrata ostile alla ns.espansione. Ci sono addirittura datori di lavoro che insistono presso ns.iscritti a che aderiscano alla Cgil revocando la adesione alla ns.O.S.
Infatti oltre
ad alcune aziende apertamente ostili al confronto sindacale, si sono avute
rappresaglie contro i nostri iscritti, le provocazioni e le manovre atte a
spingere alle dimissioni i lavoratori sindacalizzati sono aumentate, ma siamo
migliorati nel fermare queste operazioni razziste e naziste sostenute con una
sostanzialmente omogenea censura da parte dei media.
In Veneto coordinate dal ns.coordinamento regionale o dal coordinamento
provinciale di Venezia, attualmente sono attivi quelli degli autisti aderenti
dalla FAO (tra i quali CTE di Padova, Bommartini Autotrasporti di Verona),
nonché oltre una dozzina i Cobas attivi negli altri settori tra cui quelli degli
appalti alla Fincantieri di Marghera (significativamente quello della
EuroCoibenti-IsolSud, e complessivamente attivo in una decina di aziende e
sostenente vertenze in circa trenta aziende), alla Raffineria-Petrolchimico di
Marghera, alla Vecont del Porto di Venezia, alla San Benedetto di Scorzé, alla
TNT Traco di Mestre, alla Bica di Candiana, alla Sira di Fossò, alla Thermoplast
di Orgiano, presentando anche ricorsi ed aprendo vertenze contro grandi aziende
e gruppi come Enel Fusina, Geox, Vega (Tv), Veronesi, Pasta Zara (in relazione
alla cooperativa Quadrifoglio), ecc.ecc.
Molti gruppi di lavoratori iniziano a fare reiferimento ed aderire alla ns.O.S.,
pur essendo impiegati in piccole aziende metalmeccaniche, del vetro, ecc.
A Venezia e
comune, iniziano ad essere un certo numero i lavoratori di pubblici esercizi,
in particolare alberghi, bar e ristoranti, che si rivolgono alla ns.O.S., non
solo immigrati, anche diversi italiani-e.
In crescita anche la ns.presenza tra le lavoratrici delle pulizie a Venezia e
Padova, e nei calzaturifici della Riviera,
oltre che nelle strutture degli appalti della logistica.
La attività del SLP di Venezia, pur non ufficializzata, è continuata presente
nei movimenti degli studenti e nella lotta anti-TAV in val di Susa.
Nel corso di una nostra Assemblea
degli Immigrati dei Cobas svoltasi a Marghera il 24 ottobre 2009, si è tenuta
una relazione che ha caratterizzato la attività del ns.Sindacato a livello
vertenziale, su 3 linee di lavoro: a) le vertenze per ingiusti licenziamenti e
differenze retributive, sia a livello palese che di truffe tecniche in busta
paga, gli straordinari non riconosciuti, i TFR non pagati; b) le vertenze per
infortuni sul lavoro; c) le vertenze collettive, in genere legate sia alla
difesa del posto di lavoro, sia all'ottenimento od al rispetto degli impegni da
parte delle varie amministrazioni (cassa integrazione, disoccupazione), ecc.,
sia le azioni sindacali mirate nel merito di sfratti, tagli di utenze di
servizi essenziali, assistenza sociale, sulle quali deleghiamo la gestione
all'avvocato cui viene assegnata la causa.