Comunicazione agli associati – 25-12-2020
SLAIPROLCOBAS – Federazione Autisti Operai
Fao-Cobas
Questo documento per tutti i ns.iscritti è composto di tre parti ed un invito
Buon anno a tutti da Paolo Dorigo (cn)
2) Atti e bilancio e statistiche
4) Per i lavoratori ns.iscritti di Venezia. Invito al sit-in del 30 dicembre in occasione del processo contro il trasferimento di Maria, ns.delegata della casa di riposo di Via Spalti
(Cliccando su ogni punto si va alla pagina della parte specifica)
-vers.27-12-2020
SLAIPROLCOBAS – Federazione Autisti Operai Fao-Cobas
Chiusura fase congressuale in
forma telematica (06-07-08 dicembre 2020)
Stante la partecipazione significativa durante le tre giornate, tra le 70 e le 120 presenze il cui elenco è a disposizione del gruppo dei partecipanti su w.a. ), la condizione organizzativa è mantenuta a quanto precedentemente stabilito, a parte per la mozione finale che si allega.
………….
SLAIPROLCOBAS – Federazione Autisti Operai – 2° congresso congiunto – 6/7/8 dicembre 2020
Hanno partecipato complessivamente alle riunioni nr.70 associati per oltre 1 sessione, circa 50 per solo una sessione, si tratta di aderenti non solo delegati sindacali ma anche semplici partecipanti, ma le comunicazioni sono state fatte a tutti i gruppi di comunicazione del sindacato.
MOZIONE FINALE della 3° sessione (non si sono avuti interventi diversi entro il 13-12-2020):
1) Sportelli fissi mensili del coordinatore nazionale non solo a VR e BG, ma anche a FC. Sostegno alla tenuta e rafforzamento del sindacato in Piemonte, Toscana e Umbria. Priorità per nuove sedi a Torino e Sud.
1) Corsi di formazione online in giornate festive nr.1 o 2 corsi al mese da ora in avanti, tematici. Gruppo chat ove registrare le adesioni ai corsi ed i suggerimenti dei lavoratori.
2) Da decidere la ridefinizione ed entità della quota annuale di tesseramento per chi non richiede la trattenuta in busta paga. Per i tempi indeterminati che non vogliono trattenuta in busta paga la quota annuale sarà tra i 150 ed i 200 euro anziché 120.
3) Mantenimento dell’assetto delle 2 organizzazioni sindacali come da relativi Statuti (Federazione Autisti Operai ADERENTE SlaiProlCobas federato S.L.A.I.Cobas). Mantenimento dell’asse politico Mira-Pomigliano. Sviluppo sul versante Adriatico e regioni del Centro. Lotta e costruzione – ricostruzione nel Nord occidentale e nel versante Tirrenico. Necessità e tempi dello sviluppo organizzativo nel Meridione.
4) Evitare la burocratizzazione. I delegati e coordinatori che non danno segni di vita almeno una volta al mese (tempi dilatati in fase covid) devono essere cambiati dai lavoratori interessati. Ricordiamo la regola per i delegati votano i colleghi di una realtà lavorativa, per i coordinatori vota la riunione del coordinamento specifico, provinciale o regionale.
5) Le proposte inerenti la riattivazione del “benefit di 25 euro” per le mezze giornate di “sportello” da parte dei vari compagni ad esclusione del cn, deciso nel 2018 e sospeso dal luglio 2020 per ragioni oggettive e non discutibili di difficoltà economica e di aumento dei costi fissi che il sindacato sostiene, sono state ribadite esclusivamente dal coordinatore regionale dell’Emilia Romagna. La situazione NON si è modificata nel corso di questi mesi e né il dibattito avvenuto in particolare l’ultimo giorno della fase congressuale telematica né le prese di posizione (che non vi sono state, dopo il confronto) hanno permesso di prendere una decisione diversa. Resta inteso che quando è possibile, la cassa solidarietà deve essere utilizzata anche per i compagni che si sono impegnati maggiormente (ad esclusione del cn e dei dipendenti) e non solo per i “casi eccezionali”.
PERMANENZA DELLE RESPONSABILITA’ - Resta inteso che la
formalizzazione congressuale in termini di nuovi incarichi (fatto salvo per le
sostituzioni, ove richieste dagli interessati) non potrà avvenire prima della
cessazione delle limitazioni fasciste che il cd.governo e tutte le forze della
cd.opposizione all’unisono hanno condiviso (quando si tratta di impedire il
diritto e la libertà sono tutti uniti).
Si producono qui dunque gli atti relativi al Bilancio
conclusivo (non definitivo essendo realizzato prima del 31-12) dell’anno 2020
ed alla parte statistica. Cliccare su internet su questo link RIPARTIZIONE
ENTRATE PER REGIONE, nei
prossimi giorni si pubblicherà aggiornato al 31-12. Per la parte statistica
pure nei prossimi giorni uscirà il link definitivo.
Si assume agli atti la relazione del compagno Marco
Sacchi sul covid, cliccare su internet su questo link CAPITALISMO DEL CORONAVISUS.
Gli auguri di fine anno sono quindi indirizzati a sedimentare maggiore unità e chiarezza nella resistenza e nella continuità storica di percorso tra la resistenza degli anni ’40, la rivolta operaia degli anni ’60 e del proletariato giovanile e autonomia operaia degli anni ‘70, la fondazione dello S.L.A.I. Cobas nel 1992-1993, l’apertura dell’intervento sindacale a Marghera del 2006-2007, lo sviluppo della nostra organizzazione (da coordinamento provinciale a regionale e quindi interregionale per arrivare poi alla definizione politica ed organizzativa con SlaiProlCobas), la nascita e la storia della F.A.O., la formazione dello SlaiProlCobas nel 2015 e i patti federativi con lo S.L.A.I.Cobas fino al patto federativo nazionale del 01-05-2018.
La nostra organizzazione si è radicata in quasi tutto il Paese, ma le strutture sindacali territoriali ancora devono completare il loro ciclo di formazione, e i quadri dirigenti non hanno tenuto con poche eccezioni, a parte l’endemico rigenerarsi delle avanguardie e dei comitati di base.
Tuttavia nell’ultimo terrificante anno che si sta concludendo, abbiamo strutturato l’organizzazione in altre cinque regioni, e quindi il percorso è delineato.
La particolarità aggiuntiva che in questi anni si è sedimentata, oltre a quella di essere “il sindacato degli immigrati” sin dall’inizio della nostra esperienza, è stata la tenuta e rafforzamento del “cobas appalti Fincantieri”, nonostante le guerre e le manovre che ci sono state mosse contro dai venduti e dai mercanti, che ha saputo rimanere saldo nonostante “il mercato degli schiavi” e le sue ramificazioni nella società e nella “politica”, di essere divenuti un riferimento anche politico ed identitario anche per moltissimi lavoratori delle generazioni nate durante le esperienze socialiste ad Est.
A ciò si aggiunga la capacità dimostrata sul campo e nelle sedi giudiziarie di essere sindacato maggioritario in numerose realtà, capace anche di scavalcare le limitazioni poste dalle associazioni fasciste, confederali e padronali, nei vari Ccnl, e comunque la estensione in vari settori e non solo tra gli autisti di mezzi pesanti su strada, ben oltre le cooperative della logistica e le pizzerie al taglio. In particolare nel settore metalmeccanico, alimentare, agricolo, turismo, calzaturiero, riciclaggio di rifiuti, e recentemente con lo sviluppo nel settore delle case di riposo ed accoglienza.
Il covid-19 poi ha preso un po’ tutti, ha stravolto ogni cosa. Ma riportiamoci alla realtà di chi ha permesso la pandemia già “annunciata” in documenti dell’ “Unione Europea” di due anni fa.
La questione del nefando ccnl dell’autotrasporto, paradossalmente migliorato invece con l’art.42 nei passaggi di appalto, è questione che, si è visto, strategica, dove la ns.O.S.di categoria Federazione Autisti Operai, si è dimostrata capace di un programma complessivo e non solo della quotidiana organizzazione della resistenza dei e per i lavoratori autisti, oltre che di specifiche e significative battaglie ed affermazioni, ma dove la categoria dimostra con la sua condizione di debolezza e di individualizzazione dello sfruttamento padronale e confederale (uniti nella lobby schiavistica), ed evidenzia la gravità della compartecipazione delle Istituzioni alla devastazione della società e dei rapporti di solidarietà, fagocitando comportamenti squallidi nei sindacati ed ideologicamente propugnando il mercato degli esseri umani, con l’ascesa in politica della categoria più indegna della storia repubblicana, le agenzie interinali che camuffano la chiamata selettiva da parte delle aziende con la “ricerca del personale”, con una “sinistra” venduta ed infame che permette l’ascesa a Ministro del Lavoro ad una esponente di questo “mondo”.
Il tempo non mancherà di evidenziare che le modificazioni volute dai padroni e dai partiti-azienda nefandi sorti con l’abbattimento del sistema proporzionale, sono coerenti solo allo squallore e violenza imposto dal padronato ai proletari, ai giovani ed ai disoccupati, con le false cooperative, i consorzi, le “agenzie interinali”, le chiamate a tempo determinato ad aeternum e non solo, addirittura al pagare per lavorare. Una politica voluta da esponenti fasulli del mondo universitario e sindacale, che non solo non hanno rafforzato né l’economia né “le aziende”, ma hanno solo distrutto e devastato la possibilità del nostro Paese di rigenerarsi e rinnovarsi, escludendo le masse ed includendo in una grande associazione mafiosa, intere componenti e settori. “Moderno” fascismo, come si diceva protestando una decina di anni fa.
La nostra realtà si articola attualmente in 17 regioni, e non è un caso. Sardegna e Sicilia hanno proprie specificità ed ambiti duramente impegnati nella lotta per il progresso ed i diritti, la Calabria ha presenze sindacali capaci di mantenersi nella rotta, con una realtà forse la più pesante in Italia.
Per parte nostra, vogliamo la unità degli operai dentro una organizzazione sindacale forte e chiaramente posizionata.
La unità e patto con S.L.A.I.Cobas ha mosso importanti iniziative in particolare a Pomigliano ma anche ad Atessa, la cosa importante è ricordare a tutti che chi è di SlaiProlCobas aderisce pienamente alla lotta politica e sindacale dei compagni di Pomigliano di S.L.A.I.Cobas e non certo degli emuli e nemici loro, che hanno saputo portare importantissime e fondamentali, oltre che UNICHE, conquiste, a tutti gli operai italiani che intendano portare con sé i principi e le lotte e conquiste del MOVIMENTO OPERAIO.
E questo, PER SCELTA, fuori da false unità e/o coordinamenti ove sono anche partecipi soggetti complici delle politiche padronali, che giocano falsamente a fare “i sinistri”, e senza i tentennamenti e le furberie, mestizie e schifezze di cui hanno dato ampia prova di sé.
Per questo e anche di questo, siamo FIERI, in questa fossa di rettili e serpenti che è la politica italiana (nessuno escluso) noi preferiamo sempre starci fuori, uniti al proletariato che non è la parte amorfa, ma che è in quanto PARTE COSCIENTE della classe operaia e lavoratrice, ed uniti, là e dove è possibile, ai compagni che lottano per una società ben diversa da questa.
E difendendo le conquiste.
Per prima, la COSTITUZIONE del 1947 figlia della Resistenza antifascista ed antinazista.
E sicuri e chiaro che non ci faremo distruggere né
comprare, perché noi siamo SLAIPROLCOBAS,
ciò si è verificato non solo nelle periodiche e anche se non desiderate,
necessarie, “pulizie” del corpo dirigente, ma anche nel fatto che laddove ci
si unisce maggiormente tra quadri operai e struttura centrale, molti nodi
vengono al pettine e si rafforza la linea di massa e la forza ed estensione del
sindacato, il che conferma quanto compreso e posto in atto dalla ns.O.S. e
dallo S.L.A.I.Cobas con l’Assemblea nazionale per il centenario della
rivoluzione d’ottobre svoltasi il 04-11-2017 a Pomigliano. (LINK AL
VOLANTONE DEL NOVEMBRE 2017).
LINK
AL MESSAGGIO CONCLUSIVO DEL 08-12-2020 SU FACEBOOK
LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE - LA MOBILITAZIONE - RIESPLODE IL COVID-19 NELLE CASE DI RIPOSO !
LO SLAIPROLCOBAS COSTITUISCE UN NUOVO COMITATO DI BASE A VIA SPALTI, CHE PUBBLICAMENTE MANIFESTA E DENUNCIA LA GRAVITA' DELLA CONDOTTOA ISTITUZIONALE E DELL'APPALTO NELLE CASE DI RIPOSO
OTTOBRE - TRASFERIMENTO DI MARIA ED ASSEMBLEA CON IL COBAS ED I PARENTI DEGLI OSPITI E DI ALCUNE VITTIME DI VIA SPALTI
NOVEMBRE - RICORSO PER URGENZA
30 DICEMBRE - IL PROCESSO
comunicato
stampa SlaiProlCobas
CITTADINI, IL 30 DICEMBRE INIZIA UN IMPORTANTE PROCESSO
CONTRO IL TRASFERIMENTO ANTISINDACALE OPERATO DALLA FONDAZIONE VENEZIA CHE
GESTISCE L’ANTICA SCUOLA DEI BATTUTI IN VIA SPALTI
La corsa al ribasso sui diritti, per conservare i profitti dei padroni colpisce
tutti, anche chi col suo lavoro si occupa della cura dei nostri cari. Sono mesi
che nella cornice della residenza per anziani Antica Scuola dei Battuti a
Mestre, ove sono deceduti oltre 25 ospiti tra luglio e settembre, è in corso
l'attacco contro le lavoratrici e i lavoratori da parte di Fondazione Venezia
Servizi alla Persona, che gestisce villa Turazza ove a luglio erano stati
trasferiti gli ospiti. La colpa dei primi è di aver costituito un Comitato di
Base sin dallo scorso luglio per difendere i propri diritti.
A causa della azione antisindacale di Fondazione Venezia Servizi alla Persona,
che si è concretizzata in un trasferimento in un’altra struttura per Maria,
nostra delegata RSA ed in una procedura disciplinare verso la nostra RLS,
alcune lavoratrici hanno ritirato la loro adesione, questo allo scopo di
fermare le denunce che avevano portato il Comitato di Base a raggiungere una
ampia maggioranza tra il personale occupato. Infatti il trasferimento non era
necessario all’altra struttura, e all’Antica Scuola dei Battuti c’era invece assoluto
bisogno di personale.
Esempi di questo tipo sono all’ordine del giorno nel mondo del lavoro e
divengono ancor più frequenti quanto più è combattivo il sindacato che
organizza i lavoratori. Il tutto diventa ancor più odioso se le lavoratrici e i
lavoratori in lotta come in questo caso pongono l’attenzione non solo sulla
mera (per quanto giusta) regolarizzazione economica ma, anche, sulla tutela
della salute delle persone di cui sono preposti alla cura. È proprio sul campo
della tutela della salute che in questi mesi di emergenza sanitaria si sta
svolgendo la lotta di classe.
Nel corso dell’assemblea pubblica del 23 ottobre scorso, ultimo giorno prima
del famigerato DPCM, assemblea organizzata da SlaiProlCobas con i lavoratrici e
lavoratori di Fondazione Venezia Servizi alla Persona, alla quale hanno
partecipato anche le famiglie degli ospiti della struttura in questione, sono
emerse forti criticità nel trattamento riservato agli ospiti della struttura e
ai lavoratori stessi: trattamento che nel corso dei mesi, nonostante le azioni
messe in campo dalle lavoratrici e lavoratori, non è affatto migliorato. Fa
sempre sorridere (a esser buoni) come in questi casi i padroni accampino le
solite scuse sulla rappresentanza, ignorando completamente la volontà di lavoratrici
e lavoratori che si autorganizzano perché evidentemente non si sentono
rappresentati dai sindacati confederali.
Le organizzazioni confederali, bontà loro, in occasione del Natale hanno tenuto
un presidio a Marghera il 22 dicembre sulla situazione nelle case di riposo:
vorremmo dargli il buongiorno e un incoraggiamento, dato che sono destinati ad
essere sempre alla rincorsa dei lavoratori.
L’udienza del 30 dicembre è importante poiché il comportamento antisindacale
delle aziende ed in particolare presso le strutture di accoglienza, è
scandaloso e profondamente ingiusto. I lavoratori delle case di riposo
rischiano la vita spesso a causa delle carenze organizzative e della scarsità
di risorse dovute al sistema degli appalti che anche in questo settore pubblico
imperversa.
Per questi motivi saremo in via Spalti il 30 dicembre ad esprimere la nostra
solidarietà a Maria ed ai lavoratori e lavoratrici del Comitato di Base ed ai
pazienti di Via Spalti.
i precedenti in materia
https://www.slaicobasmarghera.org/caseDiriposo-14082020.pdf
https://www.slaicobasmarghera.org/20200814-MESTRE-3.jpg