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commento del Cobas per il Sindacato di Classe - appalti Finkantieri - Monfalcone - Marghera - Genova - Ancona
2-2-2013
Arriva sino a Castellammare di Stabia Il modello "flessibile" del nuovo schiavismo,
prodotto made in Italy Finkantieri e sindacati concertativi all'unisono
Il "Piccolo" di Trieste, quotidiano padronale, rilancia oggi "Castellammare salvo - Fincantieri lancia il lavoro flessibile - Gli esuberi passano da 290 a 230: nessuno sarà licenziato. Commessa canadese per la costruzione di un eco-traghetto"
Fa riferimento al "nuovo" modello concertativo dell'instaurazione del lavoro praticamente A CHIAMATA. I boie adesso pretendono di far legge al caporalato stesso. La certezza retributiva e occupazionale viaggia ovviamente in secondo piano, ciò che conta è salvaguardare i lauti guadagni dei manager di Finmeccanica e del "parentado" delle ditte e dittarelle che fanno riferimento alla logica di REGIME che vige in Fincantieri.
Ovviamente questo non lo scrive il Piccolo, che decanta l'adesione ANCHE DELLA FIOM a questo miserabile accordo, che "salvando" 60 posti, introduce la legittimazione al caporalato.
Gli scandali degli appalti, esplosi non solo con centinaia e centinaia di recuperi retributivi (che nel caso delle circa 200 ns.vertenze sono rivolte direttamente anche a Finkantieri), ma anche con i processi penali ai "datori di lavoro" a Marghera (Rocx ed Eurotecnica con il tarantino ex sindacalista Ruggi in testa) e a Monfalcone (famiglia Commentale), devono aver dato di che pensare alle teste d'uovo di Finmeccanica che si preoccupano NON SOLO DI MANDARE IN PENSIONE CON LAUTI MILIONI DI BUONA USCITA i loro dirigenti, MA ANCHE DI DISTRIBUIRE PREMI alle ditte dopo la fine delle commesse, premi generalmente proporzionali agli ABUSI e DECURTAZIONI subite dai lavoratori.
Il prodotto, decantato dalla cronaca borghese, è un "modello nuovo", con orari "plurisettimanali" e IN DEROGA PURE AL CCNL.
"Massima flessibilità nell'orario e nell'organizzazione del lavoro in cambio del calo del numero delle eccedenze .... Castellammare ERA L'ULTIMO STABILIMENTO FINCANTIERI CHE NON AVEVA FIRMATO L'ACCORDO DI RIORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DI FRONTE AL CROLLO DELLE COMMESSE." (Il Piccolo). UN CROLLO DA NOI DENUNCIATO SEMPRE COME UNA PREORDINATA MONTATURA DATO CHE SIN DALL'INIZIO DEL 2011 C'ERANO 8 GRANDI NAVI NUOVE IN ORDINE di cui se ne sono avviate solo la metà, 2 delle quali a MONFALCONE, che è effettivamente lo stabilimento ove maggiori sono gli abusi, le coperture confederali al neo-schiavismo, i buchi nei controlli ispettivi e la latitanza delle istituzioni.
Contenti gli infami concertativi ben noti che qui non nominiamo per pudore, che NON SOLO sono gioiosi della firma dei loro "concorrenti" della FIOM-CGIL, ma che propugnano ancora una volta LA QUOTAZIONE IN BORSA, ossia il furto organizzato e la sottrazione organizzata di un bene pubblico da parte degli squali, delle orche assassine e dei mostri che alleggiano nel mare degli interessi Finmeccanica.
"L'accordo raggiunto prevede anche il ricorso alla flessibilità ed alla variazione di contratti da full-time a part-time per gli impiegati." (Autone) Il bello è che "Oltre non si poteva chiedere" - ha commentato Luigi Scarica, sindacalista della Failms - "C'è sicuramente un pò di amaro in bocca per come si è arrivati a questo punto, poiché ci abbiamo messo un anno per capire che altre strade non c'erano". Un accordo che, quindi, poteva arrivare molto prima."
E' EVIDENTE CHE LA STRADA SEGUITA DA NOI E' LA PIU' CORRETTA, MA CHE CI SONO MOLTISSIME FORZE ECONOMICHE E COSIDDETTE "SOCIALI" CHE PENSANO NON CI SIA FINE ALLA SUBORDINAZIONE DEI LAVORATORI DI FRONTE ALLE NEFANDEZZE DI UN SISTEMA DI SFRUTTAMENTO E DI ABUSO DEI BENI DELLO STATO CHE E' TALMENTE ECLATANTE CHE A GRAN VOCE CISL E UIL CHIAMANO ALLA QUOTAZIONE IN BORSA DA ANNI.