LAVORATORI e LAVORATRICI della LABOR !

LAVORATORI e LAVORATRICI di TESSERA !

CITTADINI !

 

Una grave dimostrazione di abbandono di una realtà lavorativa sana e storicamente senza particolari problemi occupazionali si è creata in queste settimane a Tessera.

 

La Cooperativa Sociale Oltre, impegnata nella movimentazione merci e nei servizi di magazzinaggio della aerostazione, due anni fa venne chiusa dai suoi padroni, senza che i lavoratori potessero decidere nulla nel merito, e divenne una società di tipo cooperativo, sfruttando cavilli giuridici di recente introduzione e non. 

C’è da dire che i lavoratori “soci” non furono messi a conoscenza delle cose che a giochi fatti, né coinvolti nelle due assemblee annuali obbligatorie per legge.  Ma almeno il posto di lavoro (22 dipendenti a fine ottobre, ora già 15, perché alcune-alcuni lavoratrici-lavoratori, se ne sono già andate-i per non restare a casa il 1° dell’anno prossimo) venne preservato. PER POCO PERO’.

La Labor, questo il nome della nuova società, con un diverso amministratore intestatario, ma lo stesso gestore, accampando a motivo l’insufficiente remuneratività della appaltatrice interna a Tessera, SOLE, e l’insolvenza di alcune fatture da parte della ditta AIRPORT ÉLITE, ORA CHIUDE al 31-12-2006, con motivazioni comunque non in grado di documentare bilanci in passivo.

Non c’è certezza a tutt’oggi per i 22 lavoratori. Tanto che alcune-i del settore magazzinaggio se ne sono già andate-i, accettando condizioni di lavoro certamente non migliori altrove.

Fino all’arrivo di SLAI COBAS, qui i sindacati non ci sono mai arrivati. E noi lavoratori siamo rimasti senza alcun sostegno legale e contrattuale che non fossero le parole dei proprietari.

E questa oggi non è una realtà anomala o tanto strana.

La “liberalizzazione” selvaggia dello sfruttamento non solo dentro l’aeroporto, ma anche al Porto commerciale – turistico di Venezia per esempio, per restare nel settore, sta portando le realtà nude e crude ad un livello di grave difficoltà per chi come noi non ha nulla oltre alla propria capacità lavorativa, serietà e professionalità.

Ci rivolgiamo a tutta Tessera, alle Autorità competenti di Mestre e Venezia, affinché non vi siano ancora nuovi disoccupati (magari usando a questo scopo e selvaggiamente la mobilità di nuovi lavoratori che fanno 100-150 km per venire qui a lavorare, mentre molti lavoratori, spesso immigrati, vengono appaltati da cooperative in una fabbrica di Marghera e poi devono andare ogni mattina in furgoncino a Ravenna o Vicenza). Abbiamo una famiglia, necessitiamo di una dignità in cui il lavoro non sia di 12-14 ore o più al giorno calcolando gli spostamenti, quando vada bene, senza alcuna tutela sindacale e normativa.

Questo nuovo genere di pratica dello sfruttamento verso la realtà sommersa delle “cooperative” di appalto deve trovare la doverosa assistenza e controllo di tutte le autorità competenti.

Le leggi che permettono le situazioni attuali di super-sfruttamento dovrebbero venire abolite. Non giova alla società, la precarietà del lavoro.

Da parte nostra agiremo con propri strumenti di legge per salvare il posto di lavoro.

 

FACCIAMO APPELLO ALLE REALTA’ SINDACALI DEI LAVORATORI OPERANTI ALL’AEROPORTO, ED A TUTTA LA CITTADINANZA E REALTA’ ORGANIZZATE DEI PRECARI E DISOCCUPATI, PER UNA PUBBLICA ASSEMBLEA DA SVOLGERSI 0

PRIMA DI NATALE.

 

COBAS LABOR TESSERA

 

F.i.p. SLAI/COBAS –sindacato di classe- prov. VENEZIA