LA MOBILITAZIONE DEL 6 MATTINA DOVEVA ESSERE
DI MASSA, CON UNO SCIOPERO DI TUTTA MARGHERA DAVANTI ALLA REGIONE; NON SOLO IN
DELEGAZIONE, A RISCHIARE LO SCONTRO VOLUTO DAI REAZIONARI.
SOLIDARIETA’ IN OGNI CASO CON GLI OPERAI IN
LOTTA E CON OGNI FORMA DI LOTTA HANNO ADOTTATO.
LA ISTERIA DEI FASCISTI E LA CODA DI PAGLIA
DI SEVERINO GALANTE RISPETTO ALLE LORO AFFERMAZIONI DIMOSTRA LA GIUSTEZZA DELLA
LOTTA E DELLE CRITICHE DELLA BASE OPERAIA.
L’ASSEMBLEA DI IERI 10 ERA MOLTO
PARTECIPATA.
QUI IL VOLANTINO IN DISTRIBUZIONE IN FABBRICHE ASSEMBLEE E PIAZZE IN QUESTI
GIORNI.
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE PROV.VENEZIA 11-11-06
volantino distribuito a P.le Roma il 6-11-2006 e in distribuzione in questi giorni
COMPAGNI E COMPAGNE, LAVORATORI E
LAVORATRICI, CITTADINI-E
In
tutta Europa la chimica va per la maggiore, ma qui da noi, asserendo che è
possibile controllarla rispetto alla sicurezza, non si capisce perché si
debbano chiudere (dove apriranno per le stesse quote di mercato ? in luoghi e paesi con la stessa sicurezza o
minore ?). Non si capisce. La chiusura del TDI, nonostante l’opinione
della classe operaia scesa in lotta in questi mesi anche autonomamente, e degli
stessi delegati sindacali di un settore tutt’altro che irresponsabile quanto a
sicurezza ed esperienza, viene ora data per “fatale”, un dato di fatto, una
multinazionale che se ne va disattendendo i propri impegni, che viene
considerato normale. A questo punto la nostra presenza come sindacato
di classe in costruzione sconta il peso di decenni di balzelli e
politiche fatte dai sindacati obbedendo non alla volontà dei lavoratori ma a
quella dei partiti “responsabili” della situazione economica e sociale, che
però fatalità va sempre a gravare sui lavoratori e mai sui padroni,
considerati, A TORTO, intoccabili e indispensabili. Per cui non abbiamo alcuna fiducia in tutte
le autorità, che tacciono e non vogliono spiegare ai cittadini, gli scioperi
che gli operai hanno fatto con sacrificio di giornate lavorative, senza alcun
“ordine dall’alto”. Galan, in questo
quadro, rappresenta certamente la parte peggiore del mondo politico, preso tra
demagogia razzista e propaganda di un sistema sbagliato, in “modello del
nord-est”, un modello inesistente, fatto solo di super-sfruttamento e alti
tassi di commercio in nero.
CI
ESPRIMIAMO ANCORA PERCHE’ NESSUNA PRODUZIONE SIA CHIUSA, SI REQUISISCANO I
REPARTI ABBANDONATI (FOSGENE ecc.) DAI PADRONI, E SI TORNI A CREARE POSTI DI
LAVORO NUOVI, anziché dover continuare a subire emorragia di posti di lavoro a
causa della chiusura o messa in stato di crisi di cooperative e ditte di
appalto di Marghera. Anche questo un problema sottaciuto da quelle forze
politiche e sociali che parlano di usare la mobilità interaziendale per coprire
i soli posti della DOW: come al solito, sempre in difetto, mai per eccesso,
quando si parla di posti di lavoro ! E
la scusa dell’ambiente, quando invece per costruire superstrade (come
superRomea, passanti, nuovi caselli), superponti, ed alte velocità, dove i
profitti sono enormi, e spesso gli scandali non mancano, le risorse non vengono
fatte mancare dai politici come Galan, e da quelli che sono malati dello stesso
mito: il gigantismo economico. GIU’ LE MANI DA MARGHERA !
LEGGE FINANZIARIA - UN BIGLIETTO DA VISITA
SENZA ALCUN CAMBIAMENTO: A PAGARE SEMPRE NOI, A PRENDERE SEMPRE LORO
Quale sia la effettiva autonomia dai padroni
di questo governo e la sua sensibilità ai problemi della maggioranza
lavoratrice dei cittadini, lo dice chiaramente questa legge finanziaria. Dietro
una demagogica proposta di cambiamento nella conversione del TFR, che non
garantisce di fatto il futuro pensionistico delle nuove generazioni dei
lavoratori potenziando e proteggendo con i soldi dei ricchi, l’INPS, come
dovrebbe un governo progressista, sta il solito specchietto per le allodole. La
truffa legalizzata annuale che si vuole nascondere, questa volta, fatto salvo
come al solito di non prevedere l’obbligo di pareggio nel Bilancio quantomeno
annuale dello Stato (e quindi continuare a pagare interessi alle banche),
insiste nella politica delle privatizzazioni dei servizi i quali, tra l’altro aumentando
le tariffe e diminuendo la quantità (vedi FS, Poste, trasporti, telefonia
fissa) e qualità dei servizi, distolgono entrate di notevole portata allo Stato
stesso, come è dimostrato dal fatto che notevoli risorse frutto delle tasse dei
cittadini sono state impiegate per realizzare strade, autostrade, ferrovie,
impiantistica, servizi, e ora vengono sfruttate da privati che non garantiscono
nemmeno i servizi che fanno pagare a noi che li abbiamo un tempo finanziati
! E inoltre senza considerare che l’aver
fagocitato il trasporto merci su strada, chiudendo nei decenni le ferrovie
locali, grava moltissimo sul prezzo delle merci e sull’ambiente.
Un’esempio di questo
concetto è che lo Stato ha negli ultimi anni continuato a dismettere anche
edifici pubblici parlamentari che poi paga come affitto ! Se questo non è un gioco a
dissanguare lo Stato ed a trasformare il potere effettivo in solo potere
militare repressivo e tecnologico, lasciando totale campo libero ad un
“mercato” che sappiamo bene sia solo TRUFFA LEGALIZZATA, passato come
“liberismo”, che cos’è ? La situazione di Marghera non è certo
l’unica: vengono considerati illustri cittadini anche quei padroni e finanzieri
che vanno a sfruttare per salari da fame, migliaia e migliaia di lavoratori in
Cina, in Europa dell’Est, quando è proprio grazie a questa politica che si è
venuto a creare il fenomeno dell’immigrazione clandestina di massa dagli stessi
paesi. Il tutto per produrre merci che
oltremodo non calano di prezzo e non pagano le tasse d’importazione dagli
stessi paesi, in quanto “italiane”. Questo
sarebbe il “miracolo del nord-est”, la nuova dittatura dei padroni, dove
chi non è imprenditore, non può avere dignità, sicurezza, certezze (prima tra
tutte il LAVORO, un DIRITTO COSTITUZIONALE NEGATO DA TUTTI I PARTITI CHE
PORTANO AVANTI QUESTE POLITICHE) !!!
Veniamo alla “legge
finanziaria” vera e propria:
·
lo sgravio
fiscale va tutto agli imprenditori. I cittadini lavoratori dipendenti devono
continuare a pagare prima ancora di prendere, loro possono fare i maneggi che
vogliono !
·
nessuna
garanzia sulla abolizione della legge 30 (legge Biagi) e sull’istituzione di
autentici uffici di collocamento a chiamata NON nominativa su base municipale. Non
si parla della chiusura delle agenzie interinali né della abolizione delle
assunzioni nominative. Fatto salvo il diritto del lavoratore a scegliere per
ragioni familiari, il part-time, non crediamo che un governo progressista possa
evitare per essere minimamente coerente, di abolire tutte le forme di supersfruttamento
e truffa come i contratti a progetto, i rapporti di lavoro dipendente spacciati
per lavoro autonomo, le false cooperative, e di regolarizzare ogni forma di
lavoro precario in stabile e continuativo. Ricordiamo che la legge Biagi fu
fatta proprio per evitare di estendere lo statuto dei lavoratori alle ditte con
meno di 16 dipendenti. E che queste non
siano critiche demagogiche “estremiste” lo dimostra il fatto dell’aggravio
fiscale sui lavoratori dipendenti senza famiglia, penalizzati di una condizione
che è invece conseguenza di 30 anni di politica dei sacrifici a spese
degli operai e lavoratori dipendenti.
·
tagli sul
personale della sanità, e ticket sul pronto soccorso addirittura prima di
ottenere il servizio. Nessuna garanzia sulla riapertura dei piccoli ospedali, e
invece costruzione di nuovi.
·
tagli sul
personale della scuola e mancata assunzione dei lavoratori che da molti anni
sono ancora precari.
·
Il governo
non si è impegnato a finanziare la scuola pubblica, ma invece quella privata
(specie cattoliche), dimostrando una vera e propria distanza culturale e
sciovinista verso noi masse, e il nostro diritto a che lo Stato sia nostro,
dimostrando una volontà di allontanare noi masse dai concetti di garanzia
sociale e di diritto ad una educazione dei giovani che sia coerente ai principi
Costituzionali, dove la laicità dello Stato non venga calpestata.
·
Demagogia e
disprezzo verso le oltre 8.000 municipalità, che dovrebbero essere la spina
dorsale economica e sociale del paese, le cui risorse vengono ulteriormente
ridotte in nome dello Stato centrale. Questo non fa che rendere ancora più
gravemente legittimata la tendenza dei poteri locali a NON fare gli interessi
dei cittadini, a tutelare solo la propria VETRINA, a non assumere per mancanza
di fondi o di competenza, a NON istituire servizi nuovi e a NON garantire i
pre-esistenti, se non sulla base di lavoro gratuito del volontariato e di
lavoro a persone sottopagate (tramite cooperative). In questo modo il
volontariato anziché diventare un elemento di progresso, giustifica di fatto la
situazione di abbandono dei cittadini da parte delle municipalità.
Noi crediamo che soltanto rilanciando il
programma del proletariato sia possibile costringere i governi a cedere pezzi
di potere sociale e garanzie negate a disprezzo della stessa Costituzione su
cui giurano.
Infatti non è possibile conquistare nulla
senza lottare, ma non è possibile nemmeno uscire dalla crisi del lavoro se si
subisce la solita manfrina della crisi economica e di un bilancio dello Stato che
viene saccheggiato annualmente per i soliti noti (esercito, tecnologia,
contributi ai padroni). Infatti, tanta tecnologia, dove ci sta portando ?
E’ come se la lotta di classe, “finita”
per i filosofi, la stiano facendo solo o comunque principalmente i padroni, e
noi a subire. La crisi del capitalismo è dimostrata: solo schiavizzando i
lavoratori dei paesi poveri (neo-colonialismo) viene mantenuta la parvenza del
benessere; in realtà siamo pieni di debiti, e non abbiamo alcuna certezza nel
futuro !
A dimostrazione di tutto questo: le case
nominalmente crescono di valore, e come strutture costruttive sono molto meno
durature di un tempo; i lavoratori edili continuano a morire, e non hanno
spesso alcuna garanzia. Le case popolari, ora gestite da aziende miste, non
vengono manutenute, e si adducono mancanze di fondi. A cosa servono le tasse
che paghiamo ? La casa, come il lavoro
e la salute, sono DIRITTI ESSENZIALI ED IMPRESCINDIBILI, DI TUTTI. NON SIAMO AL
MERCATO ! Gli affitti debbono essere ridotti e calmierati. Le spese del
riscaldamento risentono quasi completamente delle tasse sui carburanti, che
sono predominanti sul prodotto. A che
pro ? LA SOCIETA’ E’ NOSTRA, NON DEI
PRINCIPI E DEI VASSALLI. NON VOGLIAMO QUESTO NUOVO MEDIOEVO. NON VOGLIAMO demagogia sulla presenza in
case sfitte, di immigrati, e sgomberi militarizzati, perché di schiavi oggi ce
ne sono anche troppi ! Sarebbe questa
la loro “civiltà europea giudaico-cristiana” ?
Non ci interessa. Vogliamo il rispetto della Costituzione, senza nulla
in cambio. IL DIRITTO E’ QUESTO, NON LE LORO LEGGI FINANZIARIE !
Questo tipo di politica viene giustificato
dai troppi galoppini dei giornali e delle televisioni, su dettame dei loro
direttori e padroni, con termini quale “concorrenza”, “mercato”, “competitività
internazionale”, “leggi di mercato”, “impegni internazionali”, “Europa”,
“Schengen”, e tutta una serie di cose CHE SONO STATE IMPOSTE AI CITTADINI ED AI
LAVORATORI, SENZA ALCUNA POSSIBILITA’ DI SCELTA, e che per rimanere sulla
cresta dell’onda, ovvero dell’apparenza, hanno bisogno di fatti di cronaca che
li giustifichino e li “legittimino”. Ecco perche’ nessuno dei potenti prende
provvedimenti per le migliaia di casi di suicidio, mobbing, violenza carnale,
pedofilia, disperazione e isolamento sociale, che stanno proliferando, se non
in chiave repressiva. I nostri anziani si ricorderanno del caso girolimoni.
L’Italia di oggi è un regime anche per questo.
Il
SINDACATO DI CLASSE che stiamo costruendo dà organizzazione e lotta da anni, in
molte altre città e fabbriche italiane, a Taranto, Melfi, Ravenna, Dalmine,
Palermo, ecc. ecc., contro questo stato di cose, senza alcuna dipendenza dal
sistema padronale e politico vigente.
ENTRO ALCUNE SETTIMANE DAREMO DEI NOSTRI
LUOGHI ED ORARI DI ASSISTENZA LEGALE ED INFORMAZIONE, ISCRIZIONE E RIUNIONE.
Attualmente, nonostante i nostri impegni e disponibilità a trovare una sede
adeguata, gli immobiliaristi non hanno trovato per noi ancora niente ! Ringraziamo sin da ora i lavoratori, che,
conoscendo alcuni di noi ed il nostro impegno, possono aiutarci a trovare una
sede a Marghera, Malcontenta o Mira.
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE –
comitato costitutivo provinciale di VENEZIA