il nostro volantino del 4 luglio
LA POLITICA BORGHESE INGANNA GLI OPERAI. I SINDACATI CONFEDERALI
COSTRETTI A RICONOSCERE IL TRADIMENTO DEGLI ENTI LOCALI SULLA CHIMICA. LE
FALSITA' SULLA TRATTATIVA CON L'ENI "INIZIATA" IERI 13 SETTEMBRE E
L'INFLESSIBILITA' OPERAIA SULLE PROSSIME MANIFESTAZIONI DI LOTTA
A MARGHERA
L'assemblea dei delegati RSU
delle fabbriche chimiche e del settore energia a Marghera si è svolta oggi al
Petrolchimico in un clima di forte incazzatura operaia e di esigenze chiare in
termini di metodo e di durezza della lotta, in quanto Come Volevasi Dimostrare
il tanto preannunciato incontro del governo e degli enti locali con le forze
sindacali e l'ENI si è tenuto, ma senza l'ENI, dopo il ritiro della
multinazionale DOW Chemichael da Marghera.
La lotta che è già iniziata
da luglio con due giornate di blocchi della città intera, lotta che ha
influenzato anche altri settori come si è visto con la mobilitazione dei
pescatori di Pellestrina, non è finita con le chiacchiere dei giornali.
Addirittura un sindacalista
uil lo si è visto smentire un quotidiano locale che aveva parlato di sua
partecipazione ad un inesistente accordo ieri con ENI, accordo in cui qui a
Marghera non crede nessuno, come nessuno crede alla serietà di investimenti di
aziende di paesi ancor peggio messi del nostro (Ungheria).
La smentita alla
"Politica" di lorsignori degli enti locali, che a detta di molti
operai han preso anche troppi voti nelle ultime elezioni, (e che li si vede
questuare i voti prima delle elezioni per poi glissare subito dopo le proprie
responsabilità tra le quali è stata paventata il ricorso all'articolo 838 del
codice civile (Espropriazione di beni che interssino la produzione nazionale o
di prevalente interesse pubblico), viene dagli stessi sindacalisti del settore
chimico della triplice, i quali hanno riconosciuto davanti agli operai IL
TRADIMENTO dei politici e rivendicato alle forze operaie di Marghera di avere
aperto la vertenza nazionale sulla chimica. Infatti da anni la chiusura di
lavorazioni (caprolattame oggi, tentativo sul cloro oggi), ha un unico
obiettivo da parte del padronato legato alle peggiori corporazioni della
borghesia imperialista, quello di portare la classe operaia di Marghera, tra le
più avanzate d'Italia, alla fame !
Già il ricorso eccessivo all'indotto ed
al lavoro interinale degli immigrati, ricattati e quindi supersfruttati con
salari decurtati dalle "cooperative" ecc., che non hanno nessun
riconoscimento di diritti sindacali, e che lavorano fianco a fianco con i
lavoratori dipendenti senza poter avere una eguale controparte, è una prova
della tendenza, che non è solo la legge biagi ad avere introdotto, ma che è
iniziata molti anni fa, passando per l'accordo sulla concertazione del 1992.
Tralasciando se questi
impegni sindacali in passato siano stati all'altezza dei doveri di chi pratica
questo impegno sociale, e quanto a quintali avremmo da dire nel merito, va
detto quanto è emerso oggi in termini chiari perchè ci sono centinaia di
lavoratori di avanguardia che non si trascinano in discussioni inutili ma che
contestano apertamente, nel 40° anniversario della Grande Rivoluzione Culturale
Proletaria in Cina (la contestazione della base rispetto al vertice), le moine
e i discorsi estenuanti, che rivendicano FATTI, che urlano la propria rabbia
anche nelle discussioni, che non stanno ai rigidi canoni del "quieto
discutere" formale, e che annunciano la propria determinazione a prendere
nelle proprie mani il proprio destino fino in fondo, DI LAVORATORI !
L'impegno, anche se con delle
contraddizioni denunciate in assemblea, è anche quello di mantenere attualmente
come si sta facendo, i reparti, come al TDI, al minimo tecnico, di modo da
poterli far ripartire.
Alcune lavorazioni infatti
stanno risentendo della mancanza di materie prime dalle lavorazioni del
clorosoda, conseguenti al ritiro di DOW.
Nell'assemblea si è
evidenziato CHE SOLO IN ITALIA, di tutta l'Europa occidentale, SI STA
PRATICANDO L'ASSALTO ALLA PRODUZIONE CHIMICA, e HA RIFIUTATO CON FORZA LO
"SCAMBIO" lavorazioni petrolifere (raffinerie) contro
l'abbandono della chimica.
Si è evidenziato come neppure
una centrale elettrica saltata per l'usura, alla Polimeri, verrà rimpiazzata, e
questo in ossequio alle decisioni ENI di limitare a Ferrara-Ravenna la
produzione del polietilene.
Si è parlato anche da parte
di alcuni lavoratori dell'indotto, in particolare di una piccola fabbrica
(LABCO) di 25 lavoratori per i quali già lunedì vi sarà la messa in cassa
integrazione, dell'effetto domino della chiusura del ciclo cloro soda, e
neppure limitato alla sola chimica di Marghera.
Diverse volte gli interventi
sono stati contestati: un ottimo modo di fare assemblea, nonostante il
disappunto di alcuni dirigenti sindacali. Da notare che anche tra molti operai
un tempo iscritti al PCI, vi è stata contestazione e chiara direzionalità alla
lotta dura e senza farsi fregare dalle bugie, oramai smascherate, in
particolare del signor Zoggia della provincia di Venezia, così come anche degli
altri enti locali (sul presidente della regione non vi è stato motivo di
aggiungere quanto già gli operai, si è detto, conoscono !).
Noi che stiamo organizzando
le basi del nostro intervento tra gli operai abbiamo mantenuto la nostra
presenza militante riconoscendo in quelle avanguardie, anche giovani e spesso
irriverenti ai dirigenti sindacali, i contenuti del nostro lavoro.
Abbiamo anche notato l'arrivo
verso la fine di un paio di sgherri, come noto alla classe operaia il controllo
sulle forme di lotta di massa è nitido ma moderatamente calibrato, e del resto
c'è già chi li informa, senza parlare dei loro sistemi spionistici.
GIU' LE MANI DALLA PRODUZIONE
INDUSTRIALE !
GIU' LE MANI DALLA CHIMICA !
NO ALLA LOGICA DELLO SCAMBIO
!
LOTTA DURA SENZA PAURA !
Slai Cobas per il sindacato di classe - coordinamento costituente provinciale
Venezia
14 settembre 2006