ALFA ROMEO di Arese:
Dopo l'assoluzione per il blocco della Stazione Centrale
MANIFESTAZIONE ALFA NEL 2002 A MALPENSA:
"Assolti perché il fatto non sussiste"
Il Tribunale di Gallarate ha oggi assolto Vincenzo Lilliu, coordinatore
provinciale e delegato dello Slai Cobas, e Renzo Canavesi, che allora era
ancora all'Alfa, processati per la manifestazione del novembre 2002 alla
Malpensa organizzata dai lavoratori di Arese contro la messa in cassa
integrazione di oltre 1.000 lavoratori dell'Alfa.
I due lavoratori erano accusati di resistenza e minacce a pubblico
ufficiale nel corso di una manifestazione all'aeroporto alla quale
parteciparono centinaia di lavoratori di Arese.
Questa assoluzione, che apprendiamo con soddisfazione, fa seguito alla
assoluzione di altri 5 delegati dello Slai Cobas avvenuta pochi mesi fa al
Tribunale di Milano per una manifestazione dell'Alfa, sempre nel 2003, alla
stazione centrale di Milano.
MA ORA COSA STA SUCCEDENDO AD ARESE?
Oggi, dopo 5 anni di lotte ininterrotte dei cassintegrati e con padroni,
Fiat e istituzioni che hanno preso in giro i lavoratori di Arese invece di
onorare gli impegni presi, è stato dato il via a nuove operazioni poliziesche e
giudiziarie contro i lavoratori:
34 comunicazioni giudiziarie
per i presidi alle portinerie
e
300.000 euro di multa
per un "blocco stradale"
Tutti i delegati dello Slai Cobas dell'Alfa Romeo di Arese e alcune decine di
cassintegrati (per ora 34) hanno ricevuto in questi giorni una comunicazione
giudiziaria per i presidi fatti due mesi fa alle portinerie della Pesa,
sull'area di proprietà degli americani dell'Aig Lincoln.
I presidi sono stati effettuati dai cassintegrati perché, dopo più di 4 anni
dagli accordi sindacali del febbraio 2003 che prevedevano la ricollocazione di
almeno 550 lavoratori, i cassintegrati sono ancora sulla strada.
La comunicazione giudiziaria è stata consegnata in modo plateale al domicilio
di ciascun lavoratore da alcuni agenti della polizia e della Digos.
A tutti questi lavoratori sta anche arrivando un verbale della questura che
contesta una multa da 2.582 a 10.329 euro a testa per il blocco di mezz'ora, il
13 aprile scorso, della stradina che costeggia l'Alfa Romeo.
Il 6 aprile due delegati dello Slai Cobas sono stati aggrediti in modo inaudito
da un paramilitare messo dall'Aig Lincoln di guardia alla portineria est
dell'Alfa; e per protesta dieci giorni fa lo Slai Cobas ha proclamato uno
sciopero di 4 ore con presidio dalle ore 6.00 del mattino delle tre portinerie
di tutto il sito di Arese, sciopero riuscito con una partecipazione del 100%
anche dei 1.000 lavoratori della Fiat e delle aziende collegate. Alle ore 9.30
la polizia aveva caricato i cassintegrati per far entrare un camion, sgombrando
proprio la portineria est ove sta sempre "lavorando" l'aggressore
paramilitare. Per protesta tutti i cassintegrati hanno fatto un sit in di
mezz'ora sulla strada di fianco all'Alfa, e ora -a tempo di record- stanno
arrivando multe di centinaia di migliaia di euro per questo "blocco"
stradale.
Dopo l'aggressione del 6 aprile lo Slai Cobas aveva presentato denunce ai CC e
alla Procura e chiesto un incontro urgente a Questore e Prefetto di Milano,
inviando la richiesta per conoscenza a parlamentari, consiglieri regionali e
comunali, ma per tutta risposta sono arrivate le cariche della polizia, le
comunicazioni giudiziarie e le mega multe ai cassintegrati i quali,
ricordiamolo, prendono 470 euro per 12 mensilità all'anno.
Il 18 febbraio 2003 Fim-Fiom-Uilm-Cub e Slai Cobas hanno firmato un accordo con
i proprietari dell'area di Arese per ricollocare tutti i cassintegrati. Garante
dell'accordo era la Regione, nella cui sede si è firmato l'accordo stesso alla
presenza dell'assessore Cattaneo, e tra i firmatari c'erano anche alcuni
attuali parlamentari come Maurizio Zipponi, allora segretario Fiom di Milano, e
Giorgio Roilo, allora segretario Cgil di Milano, e alcuni consiglieri regionali
come Maria Grazia Fabrizio, allora segretaria della Cisl di Milano.
Questo accordo è poi stato fatto proprio da Regione, Provincia, Comuni,
Sviluppo Italia e Governo con il progetto del Polo della mobilità sostenibile e
dell'auto ecologica.
In questi anni l'unica cosa che è stata realizzata è stata la presa in giro dei
cassintegrati da parte di tutti Lorsignori.
Ora ad Arese
1. non c'è neanche l'ombra del Polo della mobilità sostenibile e dell'auto
ecologica;
2. nell'area degli americani dell'Aig Lincoln si sono insediate diverse aziende
ma, su 1.000 lavoratori, solo 70 sono ex cassintegrati dell'Alfa assunti a
tempo indeterminato e con contratto metalmeccanico; tutti gli altri sono
precari e cooperative a sotto salario e senza diritti;
3. la Fiat, che 20 anni fa ha avuto in regalo l'Alfa Romeo dallo Stato e che
nel 2000 ha "venduto" tutto all'on. Riccardo Conti, ha oggi meno di
1.000 lavoratori, comprese le società collegate, ma comanda sempre su tutta
l'area nonostante ufficialmente sia in affitto su un solo angolino dei totali
2milioni e 300mila mq;
4. dal 2000 l'area è "ufficialmente" di proprietà di speculatori,
spesso con sede in Lussemburgo e in altri paradisi fiscali: Gnutti, Fiorani,
Consorte, Brunelli .
5. E le banche, a partire dal Banco di Brescia/Banca Lombarda/Banca Intesa,
sono sempre lì a tirare le fila del malaffare.
I cassintegrati, pur abbandonati da tutti,
stanno continuando la lotta da 5 anni,
hanno fatto svariate denunce alla Procura della Repubblica contro la
TANGENTOPOLI DI ARESE, rimaste finora lettera morta,
rivendicano diritti e posti di lavoro degni di questo nome per loro, per i loro
figli e per i giovani di tutta la zona.
I lavoratori dell'Alfa Romeo non piegano la testa!
Ad Arese vogliamo lavoro e diritti!
Dopo una vita di lotte per l'emancipazione dei lavoratori,
ad Arese pretendiamo diritti e non schiavitù!
Arese, 24-4-2007
Slai Cobas Alfa Romeo
Tel/fax 02.44428529