la scheda dello spettacolo teatrale
Teatro delle Ceneri
presenta
ballata per una morte bianca
voce parlata stefano seproni, voce cantata ljuba de angelis,
chitarra e voce cantata eros lancianese
oggetti percossi filippo brandimarte
testi stefano seproni
arrangiamenti ljuba de angelis,
eros lancianese e filippo brandimarte
foto luca mennon
voci radio giuseppe esposto,
fernanda desire piromalli
registrazioni giorgio catalfamo
regia. stefano seproni,
claudio beghelli
Suona una sveglia, si accende una radio. Cronaca nera, musica inadatta ad
un
risveglio. Un uomo si alza, di buon mattino, per affrontare una giornata
lavorativa. Pensa alla sua famiglia. Al futuro dei suoi figli. Ma al
lavoro
accade una disgrazia. Si spacca líasse di un ponteggio. Forse un carico
sospeso si sgancia da una gru. O una fuga di gas. Misure di sicurezza
scarse
e male applicate.
L'uomo muore. Muore al lavoro. Muore di lavoro.
Questo drammatico episodio, uno dei molti che si verificano
quotidianamente
in Italia ogni anno nel nostro Paese si contano più di mille incidenti
mortali sul lavoro- narrato come un racconto corale: il dolore e la
rabbia
dei familiari dellíuomo, dei suoi colleghi, le responsabilità del
direttore
dellíazienda per cui lavorava e del suo segretario.
Arrangiati per voce, chitarra ed oggetti percossi ed eseguiti dal vivo,
accompagnano questo monologo a più voci alcuni dei canti di chi per i
diritti dei lavoratori ha lottato in prima persona, perché l'individuo non
sacrifichi la propria vita al lavoro, ma lavori per vivere.
Nelle foto proiettate durante lo spettacolo, le storie di lavoro
quotidiano
prendono vita e forma attraverso i gesti, i volti, gli sguardi dei
lavoratori catturati dallíobiettivo per le vie di Napoli, luogo di
provenienza dellíautore delle foto, e di Bologna, città in cui si sono
incontrate le varie esperienze da cui é nato "Ballata per una morte
bianca".
"Ballata per una morte bianca" ha debuttato al festival "Aldo dice 26 x
1"
di Fidenza
il 22 aprile 2006. Da allora é stato replicato dodici volte -in Emilia
Romagna e nelle Marche-
nel giro dei sei mesi successivi, collezionando un buon successo di
pubblico.
per informazioni : Slai
Cobas Dalmine per il Sindacato di Classe
sede via San Bernardino 24
Bergamo 335 5244902 cobasdalmine@infinito.it