comunicato 21 marzo


"INCREDIBILI" SONO LE REAZIONI DI RIVA alla giusta e grave sentenza
che lo ha colpito nel processo 'Nuova Siet"

evidentemente i suoi avvocati milanesi e tarantini lautamente pagati
gli avevano dato assicurazioni che non hanno fatto i conti con la solidità
di una indagine supportata da un esposto a prova di bomba dello slai cobas
che conosceva benissimo la situazione della ex-nuova siet essendono il
sindacato maggioritario, testimonianze univoche di 150 lavoratori, Ispettori
del lavoro, esperti di diritto del lavoro

tutti documenti e atti che non c'erano nelle udienze civili che hanno
portato i giudici a dare torto ai ricorsi civili di alcuni dei lavoratori
- anche se su alcuno di questi procedimenti ci sarebbe da aprire una
inchiesta a parte
in particolare nel ricorso civile giudicato dal giudice del lavoro Turco non
si ammisero tante testimonianze dei lavoratori, si permise che il dott.
Biagiotti fosse nella stanza del giudice anche quando rendevano
testimonianze i lavoratori, fortemente intimiditi, si allontanò in malo modo
il coordinatore prov:le dello slai cobas Palatrasio che era lì perché
legittimamente assistiva i lavoratori ricorrenti suoi iscritti e che chiese
invano di essere sentito dal giudice.....

Quindi Riva si illude se si aspetta che i prossimi gradi di giudizio
cambieranno il verdetto, succederà invece come la Palazzina Laf che li
confermerà con buona pace del Sig Riva padre e figlio...

Piuttosto sono altri i problemi che solleviamo:
perché non viene preso alcun provvedimento restrittivo per il
pluricondannato padron Riva ?
Perché dato che si tratta di condanna per 'truffa ed estorione" dopo quella
per 'violenza  e mobbing" in occasione della Palazzina Laf non si decide
almeno che non può esercitare direttamente le sue funzioni, atti
patrimoniali ecc. come avviene per ogni comune cittadino ?
Perché il dott. Biagiotti, che é dentro a tutti i processi e a tutte le
condanne e ancora lì a svolgere lo stesso 'mestiere'
E' giustizia questa ! qunado si dirà basta ai due pesi e due misure verso i
potenti di turno ?

Infine ribadiamo non sentono i segretari confederali di Fim-fiom-UILM
dell'epoca e i loro successori, tranne Palombella inamovibile uomo forte
di chiedere almeno scusa a 320 lavoratori che non hanno tutelato, nonostante
tanti di loro fossero comunque loro iscritti e per quando riguarda il più
attivo di essi Campanella era il delegato della FIM_CISL, anche se dopo il
fatto ha dovuto lavorare fianco a fianco con lo SLAI COBAS ?

Esiste la vergogna ? Esiste un etica sindacale o anche queste nella nostra
città sono state 'dissestate ?

per i 320 lavoratori ex-nuova siet
slai cobas per il sindacato di classe ilva appalto Taranto
tel. 099_4792086
cell.347_1102638


comunicato 22 marzo




  Aria nuova  in Ilva ! richieste di intervento in divversi posti di lavoro
e nuova adesioni allo slai cobas !

la Confindustria ha espresso in un suo commento il concetto che la questione
ex-Nuova siet/Ilva e questioni simili non debbano trovare la loro
'soluzione' nelle aule dei Tribunali

 nessuno più di noi - che abbiamo ricorso alla 'via giudiziaria'- potrebbe
essere d'accordo su questo concetto .. ma chi non ha voluto questo ?
La Confindustria deve rivolgere questo appello a Riva come  molti suoi
associati che non vogliono fare trattative sindacali con lo slai cobas
taranto, anche quando esso é sindacato maggioritario in alcune aziende, o
che cercano in tutti modi leciti e non leciti per impedire la presenza e il
ruolo dello slai cobas in fabbrica a tutela di diritti, leggi, contratti
 Nel caso ex- nuova siet proprio questo Riva non ha voluto:
avevamo proposto con tutti i lavoratori un normale accordo sindacale che
salvaguardasse lavoro e diritti dei lavoratori, dato che era obbligato
tenere i lavoratori specializzati della ex-Nuova siet, la più grossa e una
delle più antiche ditte dell'appalto ILVA - ma dato che lo proponeva lo slai
cobas e che questo avrebbe comportato l'ingresso in ILVA dalla porta
principale della rappresentanza slai cobas, questo non lo si é voluto e non
si esitatato a cercare vie illegali per realizzare l'obiettivo, penalizzando
così diritti e dignità dei lavoratori
Per questo si é fatto conto sul ruolo complice di segreterie sindacali il
cui consenso dipende dal potere monopolistico di trattare che Riva gli dava
e che in nessuna maniera avevano meritato nella legittima dialettica
sindacale.
La sentenza ha inferto un duro colpo a questa logica, per questo essa é
storica e apre oggettivamente una pagina nuova in questa città
Perché ora i diritto e il ruolo dello slai cobas non possono né potranno
essere ignorati
E' questo l'aria nuova che si respira da oggi in ILVA  ma anche in tanti
altri posti di lavoro e che tocchiamo con mano da due giorni e che non
mancheremo di trasformare in lotte, vertenze e perché no.. in nuovi massicci
ricorsi alla Magitratura del lavoro e Penale !

Anche in questa città inquinata, martoriata, dissestata occorre imporre con
le buone e con le cattive il rispetto e i diritti dei lavoratori all'ILVA
come nelle ditte di pulizia, come ovunque

In particolare per l'ILVA le nuove cause che riguarderanno i due giovani
operai morti
per il crollo della gru il 12 giugno 2003 che riprende il 3 maggio e la
causa che si avvicina per la morte dell'operaio dell'appalto Antonino
Mingolla un anno fa -18 aprile 2006 - ucciso dal gas saranno il teatro e lo
scenario di altre importanti pagine per affermare il diritto alla vita e
alla salute in fabbrica, per cambiare la fabbrica e la città a misura dei
lavoratori  e delle masse popolari


slai cobas per il sindacato di classe taranto tel.347_1102638 via rintone 22
TARANTO
cobasta@libero.it