comunicato stampa



  Non erano tante ma c'erano tutte le rappresentanti delle diverse centinaia
di donne delle ditte di pulizia
comunali, statali e Università, delle lavoratrici licenziate delle
ex-exopolis, della
ladisa nello sciopero/manifestazione per l'8 marzo a taranto, con sit in
sotto la prefettura.
Due  striscioni Viva la lotta delle donne lavoratrici e quello 'via i ladri
del nostro futuro" da sempre presente nelle lotte a taranto in questi tempi
di dissesto insieme a quello del movimento femminista proletario
rivoluzionario "ma quale parità, vogliamo rovesciare il mondo"  altri
pannelli denuciavano; i fatti di violenza oppressione sfruttamento e
discriminazione sulle donne - il gemellaggio con le donne di palermo in
lotta e con le donne di Vicenza in lotta contro la guerra e l'allargamento
della base del dalMolin, con la protesta delle lavoratrici di dolce e
Gabbana;  un pannello infine denunciava l'abbattimento della casa dei
giovani di Copenaghen dove l'8 marzo fu proclamato da Clara zetkin e Rosa
luxemburg nel 1910
una manifestazione vivace con i canti di lotta delle donne e del movimento
proletario
 Le donne hanno  incontrato il Prefetto,
questa volta non si sono limitate a rappresentare le difficoltà e la
situazione delle donne lavoratrici ma hanno fatto una serie di denunce
precise, chiedendo interventi precisi all'insegna dell'affermazione del
punto di vista delle donne proletarie, fatti e non omaggi e parole.
Le ditte di pulizie comunali asili e uffici vedono approssimarsi la mobilità
per circa 300 lavoratori, la larghissima maggioranza di questi
esuberi sono donne lavoratrici, molte delle quali con figli a carico
- la proposta dello slai cobas é che 'non un posto di lavoro delle donne
venga perso'- lo slai cobas ha rilevato infatti che l'intenzione di "italia
lavoro" é di penalizzare le donne: "si ritiene che dato il carico familiare
e di figli la mobilità sia più sopportabile dalle donne 'dichiarazione del
responsabile di italia lavoro nazionale Natale Forlani
Tra le lavoratrici ecopolis licenziate viene effettuata una vera
discriminazione dato che l'AMIU nelle modalità di assunzione intende
privilegiare gli uomini e passare al livello più basso le lavoratrici.


In serata appuntamento nella biblioteca comunale per la presentazione ad
opera del movimento femminista proletario rivoluzionario dell'edizione
italiana del libro "guerra popolare e liberazione delle donne in Nepal"
della compagna Parvati che ha trattato il tema
"il pensiero delle donne che fanno la rivoluzione nella rivoluzione e
divengono forza poderosa di trasformazione della politica, del partito
comunista, della lotta per una nuova società"
l'iniziativa si é svolta in un clima allegroo e impegnato da parte delle
lavoratrici protagonista della lotta  con una serata
conviviale con video e musica


le lavoratrici dello slai cobas

aderenti al
movimento femminista proletario rivoluzionario
8/3/07