BASTA CON LA CACCIA ALLE STREGHE!

SIT-IN DAVANTI IL QUOTIDIANO LA VOCE (DELL'INQUISIZIONE) MERCOLEDI' 28
Febbraio alle ore 16


Prove tecniche di regime?

Il quotidiano locale di Ravenna la Voce e AN, in questi giorni, hanno
condotto una campagna a mezzo stampa per criminalizzare e creare una
montatura mediatica contro proletari comunisti e lo SLAI COBAS di Ravenna.
Hanno cominciato con l'art. del 18/2 a firma Ringo Stella con la
criminalizzazione della lotta per la sicurezza e contro la precarietà dei
sindacati di base, per poi continuare a sbattere il mostro in prima pagina
il 21/2, strumentalizzando lo spettacolo antifascista di un mese fa (!),
molto noto nella nostra città, portato allo Zodiaco e promosso da proletari
comunisti e dalla rivista la Nuova Bandiera, fino all'indecente articolo del
23/2 a firma Silvia Manzani che mette in bocca all'artista Attrice Contro l'
accusa di avere lo SLAI COBAS strumentalizzato il suo spettacolo e che non
c'entra con lo SLAI Cobas quando, invece, lo spettacolo è nato proprio
dall'incontro con le lotte organizzate dal solo SLAI Cobas all'ILVA di
Taranto e con i famigliari delle vittime che, attraverso un'associazione,
lottano assieme allo SLAI per avere giustizia.

Agli scribacchini locali non interessa nulla degli spettacoli che noi
abbiamo promosso in questa città per rafforzare le lotte dei lavoratori,
altrimenti si sarebbero interessati dandone notizia all'opinione pubblica
cittadina. Hanno detto che abbiamo strumentalizzato gli spettacoli quando
invece li abbiamo promossi perchè utili alle lotte dei lavoratori e nel
rispetto degli artisti che li hanno creati.

Ma la realtà è che vogliono offuscare la lotta contro gli omicidi bianchi

e per la sicurezza al Porto come a Polimeri!

Intanto lo spettacolo "Se questo è un operaio" di Attrice Contro è stato
tenuto in una sala comunale circondato dalla polizia e cc in borghese,
preceduto da un ignobile silenzio stampa dei quotidiani locali salvo poi la
solita Voce (del padrone) "interessarsene" il giorno dopo lo spettacolo ma
per altri fini, arrivando a manipolare le frasi di attrice contro!

L'accanimento della Voce e di AN fa venire un legittimo sospetto: non è
forse anche Parrello dell'Autorità Portuale in quota AN, partito vicino alle
idee del quotidiano? Quello che ha dichiarato che "la sicurezza uccide gli
affari" in risposta alla lotta dei sindacati di base al Porto contro il
lavoro in affitto e le morti bianche?

L'unico obiettivo, com'è evidente, è quello di isolarci, criminalizzarci,
offuscare la campagna contro gli omicidi bianchi che stiamo promuovendo,
creando una montatura mediatica al servizio della repressione.

E' una campagna terroristica a mezzo stampa, vogliono creare un clima di
caccia alle streghe e censurare idee, perchè di questo si tratta, mettendo
in secondo piano i contenuti del teatro.

I veri terroristi sono questi pennivendoli al servizio dei padroni della
città, quelli che fanno profitti al Porto di Ravenna come a Polimeri Europa
sulla pelle dei lavoratori esposti ai rischi quotidiani, quelli che
s'ingrassano con la guerra e con lo scempio dei territori per l'alta
velocità come la CMC (denunciati da un presidio davanti la loro sede alla
vigilia della manifestazione di Vicenza), quelli che vogliono tenere sotto
controllo gli spazi sociali perchè non vogliono una cultura indipendente ma
la "cultura" del pensiero unico di chi ha il potere, che sfrutta e opprime e
usa stampa e tv per imbarbarire le menti e le coscienze, che trasforma nani,
ballerine e mercenari in miti da adorare, che capovolge la verità sulla
quotidiana guerra contro i lavoratori ed i popoli oppressi, per avere
terreno facile così da estirpare la ribellione che cova nella società che
chiamiamo imperialista, dove sono i padroni a comandare.

Ora basta, non intendiamo tacere e rispondiamo. Con la mobilitazione verso i
lavoratori, con un presidio davanti la sede del quotidiano la Voce e con un
esposto contro lo stesso quotidiano e il consigliere di AN, Ferrero.

Non siamo più disposti a tollerare campagne ideologiche di un quotidiano
schierato per le "ragioni dell'occidente", come la Voce, che nei mesi scorsi
ha dato spazio sulle pagine del giornale e difeso i neonazisti di Forza
Nuova contro gli immigrati e ha lanciato campagne di revisionismo storico
per infangare la scelta eroica degli uomini e donne della Resistenza!

Se questi volgari scribacchini intendono usare il loro potere per campagne
ideologiche al servizio della repressione di chi lotta contro il sistema dei
padroni, devono trovare una risposta di piazza!

Chiamiamo tutti coloro che hanno a cuore la libertà d'espressione e di
pensiero, facciamo appello ai lavoratori per respingere un'attacco alle loro
lotte  ad unirsi al SIT-IN per mercoledì 28 alle ore 16 sotto gli uffici de
la Voce, via Salara, 36.



proletari comunisti di Ravenna

SLAI COBAS