NON SI PUO' DELEGARE A NESSUNO IL PROPRIO FUTURO

Compagni-e, Lavoratori-Lavoratrici,

Noi Compagni Operai e Disoccupati che lavoriamo in SLAI COBAS qui a Marghera, alla costruzione della autentica organizzazione operaia sindacale e di fabbrica, da mesi siamo stati con Voi nelle lotte, e ci siamo stati con una posizione chiara e critica, esplicitata, circa le ambiguità e debolezze di un accordo che ora nemmeno viene rispettato, e che è già costato 500 posti fissi di lavoro di operai degli appalti e subappalti del TDI e che ora mette in discussione la sicurezza degli stessi operai DOW. 

Lo scopo dell’interesse speculativo sulla “nuova Marghera riutilizzata”inizia a farsi strada con chiarezza.

 

DOW – i lavoratori messi in mobilità – gli esuberi dichiarati da I.N.E.O.S. il rimandare a non ben precisati accordi nazionali il futuro delle varie coinsediate in primis Solvay Slexis

 

? È per arrivare a questo che i vertici confederali, che non hanno nemmeno messo ai voti questo accordo all’inizio di dicembre alla assemblea RSU, hanno voluto che la lotta prevista per la seconda metà di dicembre venisse fermata ?    ? A cosa è servita LA PAUSA DELLE FESTE NELLA LOTTA DEI CHIMICI DI MARGHERA ?    Di certo non è servita a renderci più forti e a garantire quei diritti essenziali di base solamente SOPRA E DOPO LA GARANZIA DEI QUALI, sono costruibili vertenze e contrattazioni (come ma non solo i Contratti nazionali, al solito in ritardo di rinnovo in molti settori) che solo se attuate e portate avanti sistematicamente possono portare a condizioni di vita e di dignità accettabili. Invece è servita a dare ulteriore manforte alla mafia delle privatizzazioni, ai ricatti antisindacali (come alla COIME), ai mancati pagamenti in diverse situazioni e condizioni (come alle Aeronavali), alla conversione di contratti a tempo indeterminato in contratti a termine (come alla Labor ora GSA), all’estensione selvaggia del potere delle agenzie interinali e del ricorso persino ai doppi turni (come al porto di Venezia), alla continuazione della scia di morti sul lavoro e di gravi incidenti (da Perugia, 4 morti all’oleificio, a Mantova, 2 morti in un silos, all’operaio schiacciato da un container, agli incidenti dei camion da corsa nelle tangenziali, tanto per fare solo alcuni esempi). In definitiva questo mese perduto, e l’indebolimento voluto da chi ha inteso assumersi responsabilità senza continuare la lotta iniziata a settembre, dando fiducia ad autorità che non la meritano, ha contribuito ad aumentare la disoccupazione e la precarietà, non certo a difendere la nostra dignità. La messa in mobilità dei lavoratori DOW va immediatamente fatta rimangiare a chi sta SPERIMENTANDO un regime ANTI-OPERAIO in questa provincia e regione, sfruttando i vantaggi dati dalle leggi 30, 311/2004 e in generale dall’afflusso di Lavoratori immigrati.

 

?  PERCHE’ NESSUNO SCIOPERO PER L’INCIDENTE DI MONTEFIBRE  ?

Lo si è visto con l’incidente in Montefibre all’AT8, a Natale, di cui le autorità hanno attribuito le cause ad un “errore” di un Lavoratore. Un “incidente” in un reparto ove erano già avvenuti interventi straordinari in passato, al quale occorre rispondere con decisione, oltre che con la SOLIDARIETA’ DI CLASSE al lavoratore che ha rischiato la vita e che sta patendo indicibili dolori per questo accaduto. E sul quale stiamo preparando un esposto denuncia alla magistratura.  Un accaduto che sorge da necessità padronali di maggiore profitto e minori costi. Un “COSTO DEL LAVORO” al quale si è attribuita da 30 anni ogni responsabilità politica in questo paese, che invece era solo il capro espiatorio di una volontà latitante ai doveri della democrazia e del rispetto di chi TUTTO crea e costruisce: LA CLASSE OPERAIA. L’apertura in tutta Marghera di una vertenza per la sicurezza sul lavoro, è necessaria ed urgente non solo per quanto è accaduto ed accade quotidianamente a Marghera, ma per tutti i lavoratori della zona, soprattutto per quelli che lavorano a  chiamata o per brevi periodi, in appalti e subappalti. Perché il problema non è tanto quello di spostare l’attenzione dal tema “fiscale” (1985) a quello, pur vero, del lavoro nero (2006), quanto quello di GIRARSI I CANTIERI, STARE TRA I LAVORATORI, RACCOGLIERNE LE ISTANZE, ORGANIZZARCI NELLE LOTTE PER GARANTIRE IL RISPETTO DELLE NORMATIVE, a tutti i livelli, INNANZITUTTO sul rischio di vita sugli incidenti dovuti alla riduzione dei costi ed alla precarietà.

 

PERCHE’ OCCORRE ORGANIZZARCI IN OGNI FABBRICA ED ORGANIZZARE UN MOVIMENTO GENERALE CONTRO LA PRECARIETA’ E LA DISOCCUPAZIONE

La contestazione ai massimi dirigenti sindacali confederali alla Fiat Mirafiori rappresenta un fatto sindacale e politico di grandissima importanza. Assurdo che rifondazione abbia voluto gestire a posteriori in FIAT  la cosa con il solito “incontro” con i dirigenti nazionali. Come è del tutto antidemocratico che all’ospedale di Venezia, città progressista, si accetti la privatizzazione dei servizi, denunciata da RdB-CUB.  Analoga importanza la bocciatura dell’accordo in Atesia da parte dei Lavoratori e Lavoratrici. Così come le proteste anche spontanee di molti-e proletari-e, per la casa (ultima la signora che minacciava di bruciarsi a Favaro), o contro abusi gravissimi che oramai si subiscono da anni. In diverse situazioni di lavoro (come all’ILVA di Taranto, città ove stanno sorgendo lotte in moltissime situazioni di lavoro, anche piccole e dei servizi, e non solo nell’inferno delle acciaierie, contro la precarietà e la sicurezza, tema su cui sono impegnati SLAI COBAS per il sindacato di classe in varie altre città, o come nell’ospedale Policlinico di Roma, dove il COBAS ha spiegato come i lavoratori sono stati diffamati dall’espresso), i Comitati di Base  rappresentano oramai l’unica VOCE A DIFESA della classe operaia, che non ha bisogno di figurine giornalini o grandi strutture che pensano solo alla mediazione, ma di una cosa sola AUTO-ORGANIZZAZIONE !

Anche per questo come SLAI COBAS -sindacato di classe- qui a Marghera, stiamo proponendo con altri compagni operai qui a Marghera, l’organizzazione di un COORDINAMENTO OPERAIO per condurre la lotta e conquistare migliori condizioni, oltre a DIFENDERE autenticamente noi stessi ed essere di riferimento al proletariato ed alla popolazione tutta nelle lotte contro questa deriva selvaggia !

 

SLAI COBAS –sindacato di classe- provinciale Venezia – www.slaicobasmarghera.org slaicobasmarghera@yahoo.it - 334-3657064 - 12 gennaio 2006 – (f.i.p. sede legale SLAI COBAS)