IL TRIBUNALE DI VENEZIA CONDANNA LA
FINCANTIERI DI PORTO MARGHERA PER ATTIVITA’ ANTISINDACALE
Con decreto del 25/03/09 il tribunale di Venezia ha condannato la Fincantieri di Marghera per
attività antisindacale. La ragione: aver negato una assemblea
retribuita convocata dalla maggioranza della RSU a norma di Legge 300 e di
CCNL.
Nel luglio 2008 la Fincantieri, approfittando della
rottura sindacale decisa dalla UILM, che portò a 3
distinte piattaforme per il rinnovo dell’integrativo il cui epilogo è stato l’accordo
separato di questi giorni, tentò sistematicamente di impedire alla FIOM e alla
RSU di convocare le assemblee dei lavoratori. Comunicati aziendali affissi
nottetempo in tutto lo stabilimento negavano il
diritto di convocare le assemblee dichiarando che non sarebbero state
retribuite.
I lavoratori parteciparono in massa alle assemblee nonostante i comunicati e i
tentativi intimidatori aziendali di quel periodo. La FIOM decise allora di
ricorrere anche alla Magistratura, con un art.28
contro l’azienda affidato all’avv. Angelo Pozzan
della CGIL di Venezia, consapevole che la Fincantieri
stava portando un duro attacco al diritto di assemblea
di tutti i lavoratori. Va ricordato che in quel periodo la UILM
pur di sostenere le tesi aziendali volte a limitare il diritto alle 10 ore di
assemblea retribuita che spettano a tutti i lavoratori, giunse al punto di
convocare, per la prima volta nella storia sindacale del cantiere navale, la
propria assemblea di organizzazione dichiarandola “non retribuita”. Fu un vero
e proprio assedio ai diritti dei lavoratori, alla FIOM e alla RSU che a Marghera è a maggioranza FIOM. Ma
anche un atto di autolesionismo sindacale perché le 10
ore di assemblea, di cui 3 gestite dalle organizzazioni sindacali, fino a quel
momento erano state riconosciute a tutti i lavoratori del cantiere e agli
iscritti di FIM, FIOM e UILM che partecipavano alle assemblee di
organizzazione. Così, per la prima volta, nel 2008, la maggioranza dei
lavoratori del cantiere si è vista retribuire solo 7 ore e mezza di assemblea sulle 10 spettanti. La sentenza di questi
giorni che pure non accoglie tutte le istante della
FIOM, obbliga la Fincantieri a riconoscere e a
retribuire l’assemblea di 1 ora indetta dalla RSU il 16 luglio 2008 mettendo in
parte fine all’arbitrio aziendale. La FIOM esprime soddisfazione per la
sentenza di condanna della Fincantieri per
comportamento antisindacale, una sentenza che ripristina il diritto di assemblea altrimenti leso dal comportamento dell’azienda.
La sentenza da ragione alla FIOM e da torto all’azienda su un
punto importantissimo: il diritto della RSU di indire le assemblee retribuite a
maggioranza. Per quanto riguarda la assemblea di
organizzazione convocata nello stesso mese di luglio la sentenza non ci è
favorevole.
La FIOM dichiara fin d’ora la volontà, per le parti rigettate di fare
opposizione al Tribunale ed eventualmente ricorrere in appello.
Il Segretario Generale FIOM CGIL di VENEZIA
Molin Giorgio
Mestre, 07/04/2009