lo sciopero prosegue per decisione della usb ilva taranto fino a
martedì 6 novembre è uno sciopero dei lavoratori del MOF con una piattaforma da
essi approvata che noi condividiamo sosteniamo e appoggiamo lo sciopero in altri
reparti in cui siamo presenti va fatto secondo le condizioni che si determinano
a cui diamo copertura sindacale
slai cobas per il sindacato di classe ilva taranto
cobasta@libero.it
3 novembre 2012
tel 347-5301704
nuova giornata di sciopero operai Ilva lo slai cobas sc ilva
si unisce allo
sciopero - nuova denuncia di azienda e sindacati
Omicidio "nero" del MOF: Diffida all'Ilva e a fim, fiom, uilm
Questo testo è stato trasmesso anche alla Procura e allo Spesal richiedendo
il loro intervento
Slai Cobas per il sindacato di classe
Sede legale v. Rintone, 22 Taranto – T/F 0994792086 – 3475301704 –
cobasta@libero.it
TA. 1.11.12
Alla Direzione ILVA S.p.A.
Al responsabile Resp. MOF, Colucci
Al Resp. Ufficio Personale
Al Resp. Aziendale della Sicurezza
epc alle segreterie di FIM-FIOM-UILM
a tutti i delegati RLS
alle RSU
OGGETTO: infortunio mortale al rep. MOF dell'operaio Claudio Marsella –
richiesta e diffida.
La scrivente Organizzazione Sindacale atteso
che la morte dell'operaio Marsella è avvenuta in una situazione in cui, per
disposizioni aziendali e sulla base di un accordo del 10 novembre 2010, lo
stesso operaio operava da solo;
che questa condizione di lavoro ha certamente influito nella rapidità dei
tempi di soccorso;
che lo stato di inefficienza degli impianti, dei locomotori del MOF mette a
rischio la sicurezza dei lavoratori;
CHIEDE
che codesta Azienda non faccia più operare da soli i lavoratori nelle
operazioni di manovra nel MOF, ripristinando, come avveniva prima del citato
accordo, la presenza di più operatori;
che venga, quindi, annullato e rivisto l'accordo del 10.11.12;
che si proceda ad una manutenzione degli impianti e dei mezzi.
DIFFIDA
ad attuare quanto sopra da subito, dando assicurazione alla scrivente O.S.
Lo Slai cobas fa inoltre presente che, ai sensi del TU 81 sulla sicurezza
(ex art. 14 L.626) gli operai sono autorizzati in caso di pericolo di astenersi
dall'operazione lavorativa o a prendere misure per evitare le conseguenze di
tale pericolo, senza subire pregiudizio per tale azione,
e che conseguentemente a quanto sopra, la scrivente O.S. ha comunicato agli
operai del MOF la loro legittimità ad astenersi, se soli, dall'operazione di
manovra dei locomotori, previa comunicazione al responsabile del Mof, in
attesa che codesta azienda provveda a inviare altro operatore.
La scrivente O.S. diffida Fim, Fiom, Uilm, i delegati e Rls del MOF a
procedere per quanto di loro competenza per:
revocare la firma del verbale del 10 novembre 2010;
Verificare che l'azienda metta fine alla pratica di un solo operatore;
verificare lo stato dei locomotori;
tutelare i lavoratori che, ai sensi della TU 81 sulla sicurezza, chiedano di
non operare da soli e in situazioni di pericoli.
per Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
coordinatore provinciale
Ernesto Palatrasio
per com. 74121 Taranto via Rintone, 22 -
cobasta@libero.it – T/F
0994792086 -
347530170
Pubblicato da tarantocontro a 15:23 Nessun commento:
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Anche lo Slai cobas Ilva indice lo sciopero
Slai Cobas per il sindacato di classe
Sede legale v. Rintone, 22 Taranto – T/F 0994792086 – 3475301704 –
cobasta@libero.it
TA. 2.11.12
Spett.le Direzione ILVA S.p.A.
Al responsabile Resp. MOF, Colucci
Al Resp. Ufficio Personale
Al Sig. PREFETTO di Taranto
OGGETTO: indizione sciopero – legge 300/70.
La scrivente Organizzazione Sindacale comunica che dalle ore 7 di questa
mattina, 2 novembre 2012 e fino alle ore 7 di sabato 3 novembre 2012, è
indetto lo sciopero dei lavoratori dello stabilimento Ilva Spa di Taranto, con
astensione dal lavoro di 8 ore in tutti i turni lavorativi.
Scopo e obiettivi dello sciopero, proclamato a seguito dell'infortunio
mortale avvenuto nel MOF, sono i seguenti:
- che codesta Azienda non faccia più operare da soli i lavoratori nelle
operazioni di manovra nel MOF, ripristinando, come avveniva prima
dell'accordo del 10 novembre 2010, la presenza di più operatori;
- che venga, quindi, annullato e rivisto l'accordo del 10.11.10;
- che si proceda ad una manutenzione degli impianti e dei locomotori.
Questo sciopero si unisce all'astensione già in corso e già regolarmente
comunicata da parte dell'Unione Sindacale di Base (USB).
Per quanto riguarda le “comandate”, lo Slai cobas chiede a codesta Direzione
aziendale di essere messa a conoscenza della necessità delle stesse ed è
immediatamente a disposizione per verificare quanti e quali lavoratori
devono entrare in fabbrica per essere di “comandata” - si comunica il numero di
telefono a cui la responsabile dello Slai cobas può essere subito
rintracciata:
3475301704.
Si fa presente che ai sensi dell'art. 28 dello Statuto dei lavoratori nessun
operaio che aderisca allo sciopero deve subire limitazioni o essere oggetto
di interventi disciplinari per aver esercitato questo diritto tutelato da leggi
e Costituzione.
La scrivente O.S. chiede un incontro nel più breve tempo possibile per
affrontare i punti sopra indicati; tanto nell'interesse di tutti finchè
prosegua lo stato di agitazione.
Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
coordin. provinciale
Calderazzi Margherita
per com. 74121 Taranto via Rintone, 22 -
cobasta@libero.it – T/F
0994792086 -
347530170
con gli operai Ilva in sciopero,ma no alle sciocchezze di usb
Lo Slai cobas per il sindacato di classe Ilva
appoggia e si unisce agli operai che da ieri stanno proseguendo lo
sciopero
indetto dall'Usb, contro il nuovo maledetto infortunio sul lavoro che ha
stroncato la vita a Claudio Marsella, giovane operaio di 29 anni del rep
MOF, e
che pretendono di porre fine alle condizioni di lavoro del Mof e agli
accordi
che hanno permesso questa morte;
è d'accordo con l'Usb sulla denuncia del ruolo di Fim, fiom e Uilm e delle
attuali Rsu, e appoggia la denuncia contro i comportamenti antisindacali e
antisciopero ricattatori e terroristici portati avanti ieri dall'azienda e
dai
sindacati confederali - stesso atteggiamento che da tempo Ilva e OO.SS
perseguono nei confronti dello Slai cobas Ilva e degli operai iscritti,
nello stesso tempo diciamo chiaramente che non siamo affatto d'accordo con
alcune delle parole d'ordini che l'Usb scrive a sostegno di questo
sciopero: la
nazionalizzazione dell’Ilva, la piena garanzia del reddito per tutti i
lavoratori sino alla bonifica dello stabilimento e del territorio.
Queste sono richieste sbagliate, inconcludenti e illusorie. Deviano dalla
"guerra di classe" che gli operai, tutti, devono fare contro Riva e il
governo
per la messa a norma, vera e subito, degli impianti, con la difesa dei
posti di
lavoro, della salute e della vita - non ci sarà nessuna nazionalizzazione,
nè
quando l'Ilva era pubblica ha mai difeso la salute e la vita degli operai;
non
ci sarà nessuna garanzia di reddito ma solo migliaia di disoccupati in più
a
Taranto insieme ad una "mega nuova Bagnoli" che non ha salvaguardato nè
ambiente nè lavoro.
La serietà e la gravità della situazione per gli operai Ilva e ditte non
richiede queste "sciocchezze"!
D'altra parte, gli operai Ilva, anche gli operai che stanno partecipando
allo
sciopero indetto da l'Usb, non chiedono affatto nè lottano per queste
cose, ma
per ottenere difesa del lavoro in Ilva, sicurezza e salute.
Slai cobas per il sindacato di classe Ilva