COBAS per il
sindacato di classe ASL 13 – Dolo-Mirano-Noale
(VE)
22 gennaio 2010
COMUNICATO STAMPA
LICENZIAMENTO POLITICO SELETTIVO DI UN
LAVORATORE DELLA COOPERATIVA SARHA
S.L.A.I. Cobas per il sindacato di
classe porta a conoscenza dell’opinione pubblica la convocazione d’una
conferenza stampa, prevista per il giorno 25/01/2010 alle ore 12:30 presso la ns.sede a Mira in via Pascoli 5,
riguardo il licenziamento e l’impugnazione dello stesso da parte d’un nostro
iscritto (ex) socio-lavoratore della cooperativa sociale Sarha
presso l’ULSS 13 sede di Dolo, Ulisse Fiolo.
In tale occasione verranno
illustrate le ragioni del lavoratore e quelle opposte dalla sua (ex)
cooperativa in merito al licenziamento, ma soprattutto circa la vertenza che si
sta aprendo per il reintegro immediato in servizio e la somministrazione di
manodopera (come da precedente nota legale dell’Avv. Drago).
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La cooperativa sociale Sarha,
occupa alcune decine di lavoratori, soci e non, dipendenti, impiegati in vari
servizi all’utenza presso la ASL 13 all’interno dei
capitolati di appalto da essa stabiliti con il Consorzio Zorzetto
di cui detta cooperativa fa parte.
Nei mesi scorsi si erano svolte diverse riunioni
sindacali da noi organizzate, con vari lavoratori di questo Consorzio, anche
alla presenza di legali impegnati nel campo del diritto del lavoro e della evidenziazione delle violazioni che vengono operate
nel campo delle Cooperative di tipo B, “per l’inserimento dei soggetti disagiati”,
dai loro titolari, riunioni atte ad individuare se e laddove erano violati i
diritti fondamentali loro e contrattuali, in relazione sia alle attività svolte
all’interno degli ospedali di Dolo, Mirano e Noale.
Successivamente c’è stata da parte della Rete per la sicurezza sui
posti di lavoro di Venezia, cui aderiamo sin dalla sua fondazione due anni fa,
una presa di posizione in relazione alle condizioni di lavoro di un operatore
di detta Cooperativa, che soffre di handicap e di malattia degenerativa. Questa
presa di posizione è stata ripresa in un articolo di un giornale locale, dopo
un volantinaggio alla cittadinanza di Dolo.
Un mese dopo, un nostro iscritto, Ulisse Fiolo, occupato e socio della Cooperativa, è stato dimesso
da socio durante una assemblea dei soci e di
conseguenza a questa decisione, motivata sulla base della circolazione di detto
volantino della Rete stessa, cui noi avevamo dato adesione, è stato licenziato
in tronco. Assemblea che era stata improvvisamente convocata per discutere di “gravi
motivi” in relazione alla sua persona, discussione
della quale aveva chiesto il rinvio in quanto non poteva partecipare perché
colpito dalla nota influenza stagionale. Certamente anche la Rete per la
sicurezza sui posti di lavoro prenderà posizione nel merito. Noi lo facciamo
per intanto nell’immediatezza, riservandoci ulteriori
notizie nel prossimo futuro.
Va detto che questo nostro iscritto non ha
direttamente partecipato alla stesura ed alla diffusione del volantino, e che
l’Assemblea si è svolta a quanto ne sappiamo, in un clima da caccia alle
streghe, onde “cauterizzare” il rischio sindacale, spacciando la attività sindacale e l’esercizio del diritto di critica,
per attività ILLECITE all’interno della Cooperativa stessa, al pari di
precedenti richieste di Ulisse, tuttora disattese dai titolari, di conoscere i
dettagli del capitolato d’appalto e del bilancio della Cooperativa.
Il licenziamento in tronco, avviene dando oltretutto
per scontato che un ex-socio non possa continuare
nella semplice veste di lavoratore dipendente. Oltretutto
Ulisse era divenuto socio quasi per obbligo, diventandolo allorquando passò a
lavorare non più con contratto a tempo determinato, ma con contratto a tempo
indeterminato. Ulisse adesso, dopo 4 anni e mezzo di lavoro, è disoccupato,
sino a diversa decisione delle Autorità competenti.
Denunciamo con forza questa azione
repressiva da anni cinquanta, esprimendo solidarietà pratica ed appoggio
concreto al lavoratore Ulisse Fiolo, e denunciamo che
questo licenziamento intenda in realtà nascondere i timori di doversi misurare
con le nostre rivendicazioni e necessari adeguamenti contrattuali. Ricorriamo
con urgenza agli organi competenti chiedendo alla Cooperativa Sarha ed al Consorzio Zorzetto di
recedere da questa pesantissima e crediamo del tutto dannosa
decisione, anche per chi la ha presa, e rivendichiamo che il diritto del
lavoro sia di casa anche nelle Cooperative di tipo B. Chiediamo alle
Amministrazioni locali di esprimersi sui diritti sindacali dei lavoratori nelle
Cooperative.
2
Si danno inoltre qui gli ultimi aggiornamenti,
portando a conoscenza dell’esito negativo del tentativo di conciliazione
avvenuto presso il Tribunale del Lavoro di Mestre il
13/01/2010; in tale occasione il presidente della cooperativa Sarha, Pietro Pistolato, ed il
suo assistente legale hanno dovuto sentire le osservazioni non solo del
Sindacato e del lavoratore, ma anche della stessa Commissione Provinciale di
Conciliazione.
In tale occasione si è anche provato, ma la
controparte non s’è detta disponibile, a unificare
alla stessa seduta sia la discussione sulle ferie non godute che sul
licenziamento in tronco, su alcuni elementi del quale si è comunque dovuto già
iniziare a intervenire, perché correlati; si è quindi rinviata al 26/01/2010
questa seconda discussione.
Con l’argomento delle ferie che Ulisse non ha potuto
fare l’anno oramai passato, è stato anche “ammesso” dallo stesso Pistolato (allo scopo di ridimensionare la questione,
facendo così un clamoroso autogol) che, tra i lavoratori della cooperativa,
quelli dell’ufficio delle CUP-telefonico non avevano
potuto fruire delle dovute ferie annuali, a motivo d’una contingenza di lavoro
posta dall’ULSS 13 (migrazione dei dati su un nuovo programma, che è tuttavia
stato riferito sempre da Pistolato a tutt’oggi
non essere ancora conclusa, come invece preventivato).
Un fatto rilevante è stato l’intervento di uno dei
giudici della Commissione, che ha fatto presente che, essendo peraltro emerso
che a non fruire delle ferie sono stati diversi lavoratori, si constata una organizzazione del lavoro non conforme alle
necessità. Da parte del Sindacato si è sottolineato
che questo particolare comporta anche una minore occupazione. Su questi rilievi
Pistolato non ha opposto reazioni.
Il lavoratore ha fatto anche presente che nessuna
comunicazione ufficiale era stata fatta
circa questo blocco delle ferie, che anzi non avendo ancora risposte alle
richieste nel merito inoltrate già in primavera, lui stesso a metà dicembre dovette
andare a chiedere informazioni alla responsabile della turnistica,
ricevendone risposta negativa.
Altro dato emerso, è che la notizia di queste
necessità era in possesso della direzione già da
novembre, e ancora una volta il lavoratore ha fatto rilevare la disparità del
fatto che proprio gli impiegati della direzione, che appunto sapevano, si sono
presi le ferie per tempo fruendone in novembre.
Il rappresentate legale della
cooperativa Sarha ha comunque minimizzato su tutti
questi fatti e relativi rilievi, anche della stessa Commissione, con costante
atteggiamento di arrogante superiorità; noi si è replicato punto su punto sia
sul diritto alle ferie in relazione al diritto alla salute e vita personale,
sia sulla mancanza di disponibilità al confronto sindacale da parte della
“cooperativa”, prima che si giungesse al licenziamento.
Coordinamento
provinciale Sindacato Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale
SLAI Cobas per il
sindacato di classe – Venezia – Cobas appalti Ulss 13
SLAI Cobas per il sindacato di classe Riviera del Brenta
riferimenti: coord.prov. 334-3657064 fax 041-5625372