Viareggio: cronaca di morti annunciate
Senza sicurezza nei luoghi di lavoro, senza prevenzione e adeguati
investimenti si mettono a rischio vite umane.
Lo abbiamo ripetuto migliaia di volte scontrandoci contro gli appalti al
ribasso, lo stravolgimento del testo unico sulla sicurezza, una denuncia
costante quella dei ferrovieri che è costata ad alcuni rappresentanti dei
lavoratori alla sicurezza il licenziamento e denunce per diffamazione.
Hanno sottovalutato i rischi connessi alla rottura di un carrello del
vagone merci, un asse che si è rotto solo negli ultimi mesi svariate volte.
Ma questa volta il treno trasportava Gas propano liquido e l'incidente ha
provocato una strage.
Alcuni ministri si sono nascosti dietro alla fatalità e al fatto che i carri
sarebbero di proprietà della ditta produttrice del Gas, ma una
giustificazione del genere non regge perché le ferrovie dovrebbero garantire
il perfetto funzionamento di tutti i mezzi che circolano su rotaia, imporre
regole ben precise a salvaguardia della salute e della sicurezza.
Gli scioperi per la sicurezza nelle ferrovie sono state in questi anni
osteggiati e colpiti da procedimenti disciplinari, i fatti di Viareggio
dimostrano invece quanto fossero necessari
Governo e vertici delle Ferrovie da anni investono risorse nell'alta
velocità, ai pochi treni di ultima tecnologia quando la rete ferroviaria
necessita di investimenti, manutenzione, quando la stragrande maggioranza
dei cittadini viaggia su treni vecchi, sporchi e insicuri.
La strage di viareggio non è una fatalità e induce a riflettere sulle
conseguenze derivanti al mancato rispetto delle norme di sicurezza, un
mancato rispetto che si traduce sempre più frequentemente in morte,
mutilazioni. Chi non rispetta la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
è colpevole!
CONFEDERAZIONE COBAS