TRAVISATI DAI MEDIA I FATTI DI TORINO

LA DICHIARAZIONE DI SEBASTIANO LAMERA DI SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE PRESENTE ALLA MANIFESTAZIONE DI TORINO DEL 16 MAGGIO 2009

"parto dal fatto rinaldini che comunque si è verificato in quanto negato parola a operai slai cobas deportati a Nola; poi tenuto comizio delledonne che ha invitato piu volte rinaldini a salire sul palco per parlare mentre continuava la discussione con alcuni Fiom che sono intervenuti...gravissime e del tutto infondate strumentali e provocatorie le accuse contro lo SLAI CoBas di "azione squadrista"

 
SLAI CoBas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale
17-5-2009

il paginone del Corriere della Sera di oggi 17.5.2009

comunicato nazionale di S.L.A.I. Co.Bas. sui fatti di Torino (pdf)

ALTRI DUE CHE C'ERANO:

una sobria relazione del compagno Stefano Ghio

pagina con denuncia-testimonianza del compagno Marco Sacchi

COMMENTO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE DI SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE DI VENEZIA

Non è possibile continuare a pensare da parte della FIOM, in particolare in situazioni in cui siamo stati o siamo maggioritari e comunque parte propulsiva del movimento operaio, il negarci la parola dal palco in nome dell'unità con i sindacati gialli Cisl e Uil.

Attacchi contro SLAI CoBas e SLAI CoBas per il sindacato di classe ci sono stati sempre nei momenti alti della lotta, come quando la Procura di Potenza ha cercato di "farla pagare" a SLAI CoBas per il sindacato di classe per la sua presenza nella lotta di Melfi (perquisizioni dell'ottobre 2007).

Esclusioni del tutto arbitrarie sono avvenute anche qui a Marghera quando nel dicembre 2006 il segretario Baldan della CGIL Chimici ci ha negato la parola al capannone del Petrolchimico. E questo nonostante noi fossimo stati bene dentro le fasi più importanti della lotta.

Adesso però ci risulta che a Marghera anche se questa situazione non è cambiata, vi siano possibilità di confronto con i sindacati interni al movimento operaio.

La "normalizzazione" dei palchi e delle assemblee è un po' la continuità della concertazione e della legge di abolizione dei CDF nelle RSU, misure antidemocratiche fatte passare in nome del miglioramento economico generale, miglioramento che non c'è stato.

Ciò che va capito è che il movimento operaio deve espellere non i presunti "estremisti" ma coloro che giocano contro i lavoratori e a favore del padronato !