Con un blitz il Governo salva la grande industria e condanna i cittadini

lo Slai Cobas per il sindacato di classe Ilva appalto Taranto si unisce
alla denuncia della giornalista Valentina D'amico

 

----- Original Message -----
From: "Valentina D Amico" <valentinadamico@yahoo.it>
To: <valentinadamico@yahoo.it>
Sent: Monday, September 27, 2010 12:32 PM
Subject: Con un blitz il Governo salva la grande industria e condanna i
cittadini

Il Ministero dell'Ambiente salva l'Ilva e condanna i cittadini ad un
inquinamento senza limiti.

Il 13 agosto scorso, mentre tutti noi eravamo al mare a goderci le meritate
vacanze, che ti combina il Governo, il Ministero dell’Ambiente?
Emana un decreto, ormai dagli ambientalisti battezzato “decreto salva Ilva”
che
fa slittare al 2013 il rispetto del limite massimo previsto per l’emissione
nell’aria di un inquinante pericoloso e cancerogeno, il benzoapirene, capace
di
modificare anche il patrimonio genetico e provocare danni all’organismo di
generazione in generazione.
Quello che è peggio, stando alle dichiarazioni del senatore Roberto Della
Seta,
è che il tutto sarebbe frutto di un blitz orchestrato ad arte per
salvaguarda
gli interessi della grande industria.

A farne le spese, come sempre, i cittadini. Non solo di Taranto. La
normativa
interessa tutte le città italiane con popolazione superiore ai 150mila
abitanti.

Il decreto doveva avere l’obiettivo di darci un’aria più pulita. Veniva
emanato
infatti per recepire la direttiva europea 2008/50/CE per la “qualità dell’aria
ambiente e per un’aria più pulita in Europa”. Di fatto invece “il governo si
riuniva per garantire chi inquina” denuncia Alessandro Marescotti,
presidente di
Peacelink, che ricostruisce la vicenda.

sul blog del documentario "La Svolta. Donne contro l'Ilva" la ricostruzione
della vicenda:
http://lasvoltadonnecontroilva.wordpress.com/2010/08/31/il-ministero-dellambiente-salva-lilva/


Il documentario "La Svolta. Donne contro l'Ilva", presentato alla 67 Mostra
del
Cinema di Venezia", racconta il difficile rapporto tra grande industria e
popolazione, in una città, Taranto, che ha pagato e continua a pagare il
prezzo
di un sistema politico-economico votato al profitto a scapito della salute e
del
benessere dei cittadini.



+39 329 7152379
skype: vale_dmc
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