Diffuso anche alla assemblea del 3 febbraio 2008 al capannone del petrolchimico di marghera

NON SOLO PETROLCHIMICA:

SE CI SI ABITUA…

La commissione che valuta l’impatto ambientale ha dato esito negativo alla richiesta di INEOS sul bilanciamento delle produzioni CVM/PVC. Aspettavamo da quasi un decennio che si pronunciassero, per il petrolchimico è l’ennesima mazzata, potrebbe essere quella definitiva. E’ stato deciso dai soliti noti di attendere in silenzio il verdetto di morte ed adesso entreremo di nuovo in agitazione riscaldando la minestra di metà dicembre ? NON VOGLIAMO RIPETERE L’ERRORE TATTICO COMMESSO CON MONTEFIBRE DI BLOCCARE TUTTO ! Che fare, tornare a Roma in passeggiata ?

Esigiamo come lavoratori e quindi ci ci siamo rivolti su queste basi ai compagni (pochi) presenti all’assemblea dei soli comitati della triplice tenutasi lunedì 4 (un modo abbastanza strano di affrontare un problema di tutti), un programma delle agitazioni e facciamolo rispettare ! Che sia la base ad imporre i ritmi a gestire la lotta, fin ora ciò non è accaduto, i pessimi risultati ci debbono svegliare !

NOI CREDIAMO CHE GIUNTI A QUESTO PUNTO PER EVITARE UNA LOGICA SINDACALE CODISTA RISPETTO A DECISIONI MARZIANE CALATE SULLA REALTÀ VENEZIANA DAL CIELO AI DANNI DEL FUTURO DI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI FAMIGLIE PROLETARIE, OCCORRA DARE UNA SVOLTA RAPIDA ALLA SITUAZIONE AUTOORGANIZZANDOCI IN COBAS -  COMITATI DI BASE PER IL SINDACATO DI CLASSE !

Sappiamo anche che a questa Commissione sono legate anche le sorti del CLORO/SODA di proprietà SYNDIAL, surrogato di E. N. I. , società che da tempi memorabili vuole abbandonare la chimica. La chiude dopo aver sbandierato l’interesse di qualche “serio imprenditore”, Radici e Gavioli erano interessati al caprolattame, mentre ai giapponesi era già stato venduto il brevetto dell’ammossimazione (produzione senza acido solforico del caprolattame) . . . gli imprenditori sono mica stupidi da comprarsi un rottame ! Oppure la vende al miglior offerente, sempre rappresentato da “valide multinazionali” quali DOW, SOLVAY, solo per citarne le più tristemente famose. Aiutate molto, nei loro, intenti anche dalla attuale classe politica locale, esperta nel minare le basi di qualsiasi progetto industriale ma schierata per la logistica . . . nella precarietà generale, dimenticando che si sta riducendo il pescaggio di ingresso al porto, che peserà molto anche sul futuro della Raffineria.

A INEOS, SYNDIAL voleva pure appioppare il cloro / soda ancor prima dell’esito della V. I. A. , giustificandosi con il fatto che le celle a membrana erano già state autorizzate . . . che ce ne facciamo se chi utilizza il cloro non può bilanciare la produzione ? 

Trema pure la raffineria E. N. I. , attende il benestare per la costruzione da zero di un impianto, unico appiglio per restare sul mercato e arrivare al 2035. Se non si accetta a livello istituzionale un bilanciamento figuriamoci una nuova costruzione impiantistica in quel di Porto Marghera !

E in tutto questo casino arrivano pure le voci che circolano, insistenti, sulla cessione di ENI Polimeri e Raffineria a non ben precisati capitali russi, che ovviamente dopo un po’ di tempo chiuderebbero.

NOI CREDIAMO CHE CI SIA LA VOLONTA’ DI RIDURRE MARGHERA AD UNA PORTUALITA’ ORGANIZZATA NELLA PRECARIZZAZIONE GENERALE, ALL’INTERNO DI UN PROGETTO DI DEINDUSTRIALIZZAZIONE GENERALE DI CUI L’ATTACCO ALLA CHIMICA DI MARGHERA E’ PARTE STRATEGICAMENTE DECISA A TAVOLINO DA FORZE CONCERTATIVE DIPENDENTI DAL CAPITALE FINANZIARIO

Tutti in Fincantieri a far da schiavi, allora ? Unica realtà che, si dice, essere in espansione. Non più tardi di qualche mese fa si parlava di nuovi bacini ed aree disponibili, purtroppo non solo nel territorio ma anche in borsa. Sarebbe una soluzione, non svilupperemo più alcuna professionalità specifica, tutto quello che in decenni di lotte e conquiste in tema di sicurezza e salute sul lavoro verrebbe azzerato, anzi, visto l’ultimo incidente ad un contenitore di acido solforico in SYNDIAL ci pare che ci sia un arretramento grave su quanto si era ottenuto, infatti autorizzare un tale intervento senza le dovute precauzioni è folle. C’è da chiedersi quale carico di lavoro gravasse su chi ha autorizzato  superficialmente un lavoro così particolare, in un sito in dismissione, dove pullulano gli appalti e scarseggia il personale diretto, che è poi quello che si accolla l’onere di garantire la sicurezza iniziale e contemporanea alle operazioni.

Se ci si abitua ...

·        ad autorizzare sempre e comunque per non rompersi le palle pretendendo il rispetto millimetrico delle regole,

·        a girare la testa in presenza di comportamenti non conformi  per evitare che si fermino i lavori,

·        a prelevare campioni senza le dovute precauzioni perché ci secca perdere tempo,

·        a turni massacranti perché la paga base fa schifo,

·        a veder gettati nella spazzatura scatoloni di filtri  antigas scaduti perché nessuno li richiede,

·        a non volere turni ingessati con la regola che fra un turno e l’altro debbano esserci almeno 11 ore,

·        a percorrere strade killer per andare al lavoro senza neanche farci più caso,

·        a delegare le proprie istanze perché si ha altro da fare

C’è poco da dispiacersi per i morti o scusarsi per i feriti ce li siamo cercati ... si vede che eravamo impegnati a fare dell’altro, fino a quando a farsi male a beccarsi una malattia sul lavoro o peggio a crepare saremo noi, così staremo tranquilli per i cavoli nostri senza nessuno ci rompa !

E’ ORA E TEMPO DI DARSI DA FARE IN PRIMA PERSONA, DI ORGANIZZARSI DAL BASSO, DI FORMARE COBAS - COMITATI DI BASE, DI PRENDERE LE REDINI DEL PROPRIO FUTURO, DI LOTTARE SENZA REMORE PER OTTENERE CIO’CHE CI SPETTA: + LAVORO + DIRITTI + SICUREZZA !   

Questo in termini programmatici significa lottare in termini generali e di fabbrica Contro la precarizzazione, gli appalti, il lavoro terzializzato ed il razzismo - Per il salario minimo garantito - per il ripristino del collocamento e l’abolizione della chiamata nominale -          contro l’aumento dei ritmi e gli straordinari -      per l’estensione integrale dei diritti del lavoro alle piccole aziende – per salari adeguati al costo della vita – per l’imperativo della sicurezza nella produzione ed in ogni comparto

·        Per noi questi obiettivi si possono raggiungere solamente attraverso la presenza in ogni fabbrica significativa del Sindacato di classe del proletariato, che necessariamente deve essere organizzato in maniera democratica –DAL BASSO ED IN FORMA COORDINATA- attraverso i COBAS – Comitati di Base.

·        Fare questo significa che i migliori compagni non devono più illudersi che rimanendo nella triplice si possa porre un argine ad una politica sostanzialmente subordinata alle decisioni che ci piovono dall’alto come meteoriti.

·        Attualmente il Sindacato Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale – COBAS Comitati di Base per il sindacato di classe, E’ QUESTA REALTA’.

·        Siamo organizzati in forma RESPONSABILIZZATA, DEMOCRATICA E NON CENTRALISTICA, operiamo in forma aperta, pubblica, insistente, democratica e coordinata.

·        Abbiamo bisogno di dare un colpo al torpore che sta uccidendo i diritti in ogni realtà.

·        LAVORATORI UNIAMOCI NELLA LOTTA E NELLA AUTO-ORGANIZZAZIONE:
ISCRIVIAMOCI A SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE – COSTITUIAMO COSI’ COBAS NELLE FABBRICHE PIU’ IMPORTANTI E PARTECIPIAMO ALLE ELEZIONI RSU PER POTER CONTARE CON LE NOSTRE IDEE ED ESPERIENZA.

·         La nostra realta’ sindacale si e’ forgiata nelle fabbriche e realta’ piu’ dure in molte citta’ del paese: all’ILVA di Taranto, ai Cantieri navali di Palermo, alla Fiat di Termini Imerese, alle Acciaierie di Dalmine, al Porto ed in altre fabbriche di Ravenna, in alcune di queste fabbriche con compagni con decenni di esperienza. A livello nazionale abbiamo anche vinto molte cause di lavoro portando anche alla condanna di padron  Riva (ILVA) a 4 anni. Siamo anche impegnati ad appoggiare la associazione esposti amianto che qui a marghera ha promosso molti processi contro i padroni assassini. La nostra realta’ sindacale e’ nata con SLAI Cobas di altre citta’, come a Pomigliano ed Arese, per combattere la burocratizzazione interna alla classe operaia, un processo degenerativo che sta facendo unicamente il gioco dei padroni e che la triplice conduce da oltre 35 anni senza sosta ne’ ripensamenti critici.

 

COMPAGNI STIAMO PREPARANDO UNA RIUNIONE DI COSTITUZIONE DEL COORDINAMENTO OPERAIO, CHE CI UNISCE NELLA LOTTA A SINGOLI DELEGATI RSU, RLS, A SINGOLI O GRUPPI DI LAVORATORI COSCIENTI, PER FAR FRONTE A QUESTA SITUAZIONE ALLUCINANTE. IN QUESTO SENSO RITENIAMO POSITIVO IL COMUNICATO DEI LAVORATORI CHIMICI ADEREN TI A LOTTA COMUNISTA CHE ESPRIME LA VOLONTA’ DI UN COORDINAMENTO EFFETTIVO E REALE TRA TUTTI I PETROLCHIMICI. NELLE NOSTRE INTENZIONI PERO’ E’ INTERCATEGORIALE, DA MIRA A TESSERA, SENZA ESCLUDERE I LAVORATORI PENDOLARI (CHIOGGA PER ESEMPIO, MIGLIAIA DI LAVORATORI VENEZIANI SONO CHIOGGIOTTI) E DELLE REALTA’ SOCIALI COINVOLTE. CONTATTACI

 

 

S.L.A.I. COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE  - 334-3657064 - 3471965188

 

 

f.i.p.Via Pascoli 5, Marghera VE  - 3-2-2008