Comunicato
di SLAI Cobas per il sindacato di classe
Coordinamento
provinciale di Venezia
29.11.2008
Consideriamo
estremamente positiva la dimostrazione di vitalità e le ragioni che hanno mosso
oggi circa 200 immigrati, lavoratori, lavoratori ambulanti, disoccupati,
insieme alla Rete Antirazzista, cui abbiamo aderito in occasione dell’assemblea
svoltasi alla CITA di Marghera dopo il blitz di stampo reazionario diretto
contro i lavoratori ambulanti senegalesi, gestito e sostenuto dalla canea
democristiana del Comune di Venezia, all’inizio di novembre, con oltre 35
perquisizioni.
La
nostra partecipazione alla manifestazione ed al corteo spontaneo che si è
sviluppato attorno al centro di Mestre questa sera, coniugandosi anche nel
confronto con la contemporanea manifestazione del movimento contro la “riforma”
Gelmini, è stata improntata alla solidarietà ed alla proposta della
autorganizzazione e della lotta solidale per la costruzione di un Comitato di
base e di liste di lotta dei disoccupati ed immigrati per giungere ad imporre
una diversa politica del lavoro.
La
manifestazione è stata partecipata principalmente da cittadini senegalesi, così
come del Bangla Desh, Nigeria, Albania, Marocco, ed altri paesi.
La
Rete Antirazzista di Venezia, che ha una lunga storia di lotte in relazione
alla situazione veneziana, ha potuto così dare prova della possibilità di una
mobilitazione più alta e matura dei migranti, ossia dei cittadini del mondo che
giungono qui da altre parti, per vivere e lavorare.
Gli
slogan più gridati nella manifestazione sono stati inerenti alla “sanatoria”,
al “Via la legge Bossi Fini siamo tutti clandestini”, ed al rifiuto del
razzismo, “Razzisti via dalla città”, “Venezia città aperta”.
Nella
breve assemblea e nell’intervento tenuto anche dal palco del movimento di lotta
alla “Gelmini”, i lavoratori immigrati hanno sostenuto sia la politicità della
posta in gioco sulla questione dell’immigrazione, sia il costo sostenuto dagli
immigrati per le pratiche burocratiche di immigrazione, circa 2 miliardi di
euro l’anno. Un’altra cosa detta ha riguardato i bambini nati in Italia da
cittadini stranieri, ai quali non è concessa automaticamente la cittadinanza
straniera.
La
popolazione ed i partecipanti alla manifestazione contemporanea per la scuola,
hanno solidarizzato con i manifestanti.
Nell’occasione
abbiamo distribuito volantini in 6 lingue con la proposta di assemblea per il
21 dicembre a Spinea per la costruzione del Cobas disoccupati e immigrati.
Volantini sono stati distribuiti oltre che ovviamente con il testo di
convocazione della manifestazione da parte della Rete Antirazzista di Venezia,
anche dalla FAI e dal PAC.
La Digos in gran numero e con numerose volanti schierate sin dentro piazza Erminio Ferretto, non ha operato provocazioni sino a manifestazione inoltrata.