Comunicato
stampa
"Se CGIL-CISL-UIL prendono per 'applausi' i fischi dei
lavoratori, allora… 'applaudiamoli' tutti con forza"!
BOCCIATO IL PROTOCOLLO DI LUGLIO DAI FISCHI DEI LAVORATORI E DAL
VOTO UNANIME PER ALZATA DI MANO CHE APPROVA LA MOZIONE PRESENTATA DA LUIGI
APREA RSU DELLO SLAI COBAS
L'affollata assemblea del primo
turno e di quello centrale svoltasi stamane, dalle 9.30 alla 10.30 nel grande
piazzale antistante l'infermeria centrale della Fiat di Pomigliano e che ha
visto la partecipazione dei circa 3.000 lavoratori compresi quelli delle
aziende terziarizzate (D.H.L., Magneti Marelli, Novafero, De Vizia, Pellegrini
ecc.) operanti all'interno del perimetro della 'cittadella' operaia, ha bocciato l'accordo di luglio sul
welfare: in 3.000 con una selva di mani alzate, hanno votato all'unanimità
(nessun astenuto, nessun contrario) la mozione di bocciatura dell'accordo
sottoposta all'assemblea da Luigi Aprea, delegato RSU della componente Slai
Cobas in Fiat Alfa Romeo.
Valanghe ininterrotte di fischi
contro gli interventi dei sindacalisti confederali favorevoli al 'protocollo',
e valanghe di applausi a favore degli oratori contrari
all'<infame-intesa> hanno caratterizzato
la grande assemblea odierna di Pomigliano che si è praticamente conclusa con
una selva di mani alzate per approvare all'unanimità la Mozione presentata
dallo Slai Cobas.
Questo, in sintesi, i forti
contenuti della mozione proposta da Luigi Aprea e approvata dai lavoratori:
"Chiedo ai lavoratori un voto formale di bocciatura dell'accordo che
sia palese, pubblico e per alzata di mano, in quanto non si può avere alcuna
ragionevole fiducia nella farsa referendaria (inoltre nemmeno vincolante ma
consultiva) architettata dai sindacali confederali che prima hanno firmato
l'accordo senza alcun mandato dei lavoratori e poi pretenderebbero di svolgere
nel chiuso delle salette sindacali e senza alcun controllo di 'parti terze' le
operazioni di scrutinio. Nemmeno nelle repubbliche delle banane si era mai
votato così! Con questo voto già truccato in partenza, e finte manifestazioni
come quella del prossimo ottobre a Roma, le 'forze della concertazione politica
e sindacale' puntano a salvare il governo dell'asse
Prodi-Montezemolo-CGIL-CISL-UIL dalla irreversibile crisi di rappresentanza in
cui versano. Come lavoratori sappiamo di dover contare innanzitutto sulle
nostreforze senza delegare a nessuno le nostre scelte: per questo bocciamo 'ora
e subito' questo ennesimo accordo-bidone con cui stanno continuando nel
massacro dei nostri diritti e di quelli sociali. Mobilitiamoci fin da adesso a costruire una forte opposizione sociale e
politica al governo Prodi e tutti i suoi alleati a partire dal forte impegno
dei lavoratori per lo sciopero nazionale dei sindacati di base del prossimo 9
novembre ".
della Fiat Alfaromeo DA 3.000 LAVORATORI NELL'ASSEMBLEA DEL
PRIMO TURNO E DI QUELLO CENTRALE: UNA ININTERROTTA VALANGA DI FISCHI HA
CONTESTATO GLI INTERVENTI CONFEDERALI FAVOREVOLI AL SI, APPLAUSI DEI LAVORATORI
A TUTTI GLI INTERVENTI CONTRARI AL 'PROTOCOLLO',
VOTO PALESE ED UNANIME
Comunicato stampa
Fiat Alfa Romeo Pomigliano
RATTI IN FABBRICA: LO SLAI COBAS FA CHIUDERE I
LOCALI MENSA E PREDISPONE DENUNCE IN PROCURA ED AI NAS: IL FILMATO "FIAT
TOPO IN MENSA" SUL SITO YOU TUBE.
CONTROFFENSIVA SLAI COBAS SULLE REALI CAUSE CHE
STANNO PORTANDO ALLO SFASCIO IMPIANTISTICO E PRODUTTIVO LO STABILIMENTO DI
POMIGLIANO-
POLEMICHE ALLE STELLE TRA SLAI COBAS E SINDACATI
CONFEDERALI ANCHE IN OCCASIONE DEL REFERENDUM-FARSA SUL WELFARE: E' GESTITO ED
AUTOCERTIFICATO DA QUEGLI STESSI SINDACATI CHE LO HANNO FIRMATO. ALTRO CHE
CONFLITTO DI INTERESSE. NEMMENO NELLE REPUBBLICHE DELLE BANANE SI E' MAI VOTATO
COSI'. L'ESITO GENERALE SARA' IL SI 'AIUTATO' DAI BROGLI ELETTORALI
"La colpa è della Fiat se
non si riesce a produrre le vetture Alfa Romea in quantità e qualità a
Pomigliano: i reparti sono fatiscenti, vecchi di quasi 40 anni. la fabbrica se
ne sta cadendo a pezzi, il 60% degli addetti al montaggio soffre di gravi
patologie professionali invalidanti "… "il tentativo della
Fiat di scaricare sui lavoratori le gravi colpe aziendali dello sfascio
impiantistico e produttivo in cui versa la fabbrica troverà 'pane per i suoi
denti": i lavoratori e lo Slai Cobas sanno ribaltare e 'spedire al
mittente' le strumentali accuse sugli "operai fannulloni che farebbero
troppi scioperi e malattia ".
Che fine hanno fatto i 2,5 miliardi di euro (nell'ordine di
investimento di 500 milioni all'anno per il quinquennio 2003/2007) per garantire la missione produttiva della
gamma Alfa a Pomigliano, ricerca, sviluppo, innovazione ed ingegnerizzazione
delle nuove produzioni ", previsti dagli accordi sindacali firmati
il 24 aprile 2003 all'Unione degli Industriali di Napoli alla presenza del
presidente della regione Campania Antonio
Bassolino ? Le istituzioni locali e nazionali, ed i sindacati
confederali hanno il coraggio e la dignità di chiedere conto alla Fiat
dell'insieme dei multimiliardari finanziamenti pubblici erogatigli "a
perdere" (inclusi quelli della comunità europea) nel corso di questi anni?
Qualcuno ha il coraggio e la dignità di chiedere: " chi si è messo in tasca miliardi di euro di finanziamenti pubblici - a
carico della collettività - per investimenti tecnologici ed impiantistici mai
fatti e per smantellare la fabbrica ?!
Preannunciate dal sindacato
inoltre prossime iniziative di protesta dei lavoratori ed ulteriori di denunce
in Procura per all'altissimo tasso di patologie professionali invalidanti tra
gli addetti alle catene di montaggio ed mancato riammodernamento e messa in
sicurezza degli impianti a fronte dei finanziamenti pubblici fruiti
dall'azienda nonché in relazione alle gravi e strutturali violazioni degli
obblighi datoriali sulla prevenzione sanitaria ed antinfortunistica.
Slai Cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate – Pomigliano d'Arco,
4/10/2007