A proposito delle sedi operative e delle competenze territoriali nelle cause di lavoro. L'ispezione di ieri della D.P.L. a Padova nella sede operativa della Bommartini Autotrasporti

Ciò che è avvenuto ieri alla Bommartini nella sede operativa di Padova, è sintomatico di una realtà diffusa negli autotrasporti. La cosa eccezionale è che sia avvenuto !

Le ditte di autotrasporto spesso creano loro basi di supporto logistico, fuori dalla provincia della sede principale, per poter fare appoggio dei mezzi. Chi ne fa le spese sono gli autisti cui spesso si ordina di portare il camion alla base logistica periferica tal dei tali, e di fare ritorno a casa con altri mezzi propri, o ai quali si ordina di far base permanente da quella tal dei tali base logistica, ma in realtà li si assegna alla sede principale, con il risultato di poterli magari spostare di sede a proprio piacimento. L'ostacolo del CCNL e delle leggi e sentenze in materia infatti viene aggirato affermando falsamente in documenti aziendali scritti e lettere persino agli organi competenti come la DPL, che la tale sede NON E' una "sede operativa" ma bensì solo "un piazzale privo di strutture aziendali ed uffici". Magari privo anche del gabinetto. La realtà è ben diversa, ma in genere una lettera di Confindustria o di una qualche associazione di rilievo, a supporto dell'informazione, basta a scoraggiare le ispezioni allorquando sono richieste per motivi di vertenze, da dei lavoratori autisti operai.

Nel caso della ispezione però di ieri 24 febbraio, la cosa è andata diversamente dal solito, perché gli uffici sono stati trovati, e la pompa di gasolio sequestrata perché non registrata regolarmente. La sede operativa c'era, ma in documenti ufficiali della Confindustria di Padova inviati nientepopodimeno che alla DPL di Padova, si affermava che non c'era alcuna sede operativa. Il ns.Sindacato alcuni mesi fa non ha accettato il rifiuto a comparire della Azienda ad una sessione della Commissione Provinciale di Conciliazione (allorquando era ancora obbligatoria prima del golpe del neofascista Sacconi), ed ha inviato documentazione alla DPL stessa, determinando a mesi di distanza, l'accertamento.

Una Vittoria del Diritto del Lavoro, una goccia nel mare, tuttavia una goccia pur sempre significativa.

(25-2-2011)