IL NOSTRO 25 APRILE E’ TUTTI I GIORNI NELLA LOTTA E NELLA RESISTENZA

 

Cittadini,

Ci dispiace non avere la possibilità di cogliere il positivo invito del Presidente Napolitano verso le varie “parti politiche” del Paese.

In effetti se il problema del fascismo-antifascismo fosse solo un problema di “parte” dove stare, passati tanti anni, ci si potrebbe riconoscere tutti in una Carta Costituzionale del dicembre 1947, e sarebbe questa solo una grande bella festa.

Invece le cose non stanno proprio così.

I principi e gli ideali sono ancora disattesi: la Costituzione NON è applicata.

I nostri principi sono i principi e gli ideali di Concetto Marchesi, come quelli di Eugenio Curiel, di Antonio Gramsci e di centinaia di migliaia di lavoratori, di donne, di giovani, nonché dei caduti combattendo dalla parte giusta, dei prigionieri, di quanti hanno patito per ben oltre 20 anni i divieti, le limitazioni, le angherie, di soldataglia al soldo del capitale, inflitte loro anche con la complicità del Vaticano.

Diciamo questo perché ogni giorno operai italiani, giovani precari italiani, donne ed anziani italiani-e, e non solo operai immigrati e le loro famiglie, patiamo e subiamo un attacco egoistico, viziato, falso, latrocinante, diremmo addirittura  criminale conoscendone la sistematicità, da parte delle classi che posseggono le aziende di appalto, le aziende cooperative che anziché lavorare nei servizi lucrano e schiavizzano; ma anche delle aziende più grandi, che si rendono interessate complici di questo giro vizioso; un giro vizioso fatto di priorità sbagliate, e lo diciamo anche alla nostra Comunità, NON abbiamo bisogno di cemento ed asfalto, di nuove strade e di guarda rail a tripla onda !  Abbiamo bisogno che la Costituzione venga applicata, che la severità in materia di lavoro e di sicurezza sui posti di lavoro, e di previdenza e di contributi da pagare da parte delle aziende, sia aumentata, e non trasformata in illeciti amministrativi.

Abbiamo bisogno di vedere in galera coloro che sono responsabili della morte di centinaia e migliaia di lavoratori morti di amianto e di lavoro nocivo, non che i reati vadano in prescrizione perché solo un magistrato se ne occupa in una intera provincia.

Abbiamo bisogno che siano messi in galera gli schiavisti, non ci accontentiamo e non ci accontenteremo degli articoli su un giornale meno conformizzato ai poteri forti e quindi meno disponibile a censurare il nostro lavoro.

Abbiamo bisogno che sia attuata ovunque la norma sulla Requisizione dei beni di interesse pubblico lasciati a marcire dai padroni: perché il Sindaco di Venezia non ha dato l’esempio con la Sirma, requisendola, mentre ancora adesso è sotto custodia di guardiani che difendono il “diritto” di un padrone criminale che chiude un’azienda sana per chissà quale inghippo, e che non accetta l’offerta di acquisto fatta dai lavoratori stessi ?

Abbiamo bisogno di case e lavoro, non di posti alloggio costosi che finanziano dubbie cooperative, non di agenzie interinali e lavoro intermittente.

Abbiamo bisogno non di elemosina, non di cassa integrazione, ma di casa, lavoro, dignità e salute garantita.

Abbiamo bisogno che chi sbaglia, paghi: chiunque esso sia. Questo dice la Costituzione.

Per questo è stato versato sangue, per questo nei lager sono morti milioni di proletari e non solo di ebrei. Per questo non possiamo accogliere le parole di Napolitano verso la “destra”, né considerare positiva la boccaccesca presenza oggi di Berlusconi.

Perché Berlusconi sta remando in direzione opposta, grazie anche al ministro Sacconi che sta attaccando il testo unico sulla sicurezza, che vuole impedire agli ispettori del lavoro di operare.

Perché non solo Berlusconi, ma anche i governi di Prodi, con tutti i loro partecipi, hanno remato in direzione opposta, con il maggioritario di Segni prima, e poi con Schengen, con i CPT, con le convenzioni imposte dalle grandi borghesie imperialiste d’Europa (UE), le stesse che scatenarono la 2° guerra mondiale.

Buona giornata, cittadini di Mira. W LA RESISTENZA DI IERI W LA RESISTENZA DI OGGI !|

 

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