Gestione familiare !

Non è la pubblicità di una trattoria ma ciò che vien da dire osservando la gestione del personale.

Si parte dal cercarsi autonomamente il cambio, chiedendo a vari colleghi, per usufruire di una giornata di ferie e si arriva a telefonate,fatte da chi ne è autorizzato, nelle quali la privacy, di chi deve essere sostituito non ha alcuna importanza, anzi è finemente utilizzata per “invitare” il sostituto a rinunciare a un riposo o peggio per accumulare due turni nell’arco di 24 ore.

Si dimentica che saltare un riposo, equivale a non avere il turno successivo coperto,disagio è e rimane.

Quando,chi ne ha il compito, prova a cercare un cambio, le uniche informazioni utili,nel rispetto di chi deve essere sostituito, a nostro avviso sono: DATA, TURNO, POSIZIONE.

La privacy non è garantita nemmeno all’atto della compilazione delle richieste ferie o permesso, che si deposita nella “posta in partenza”, tipica cartellina in cartoncino consultabile da chiunque, infatti, più di qualche collega la legge con la stessa attenzione delle consegne peccato che così affondi la sua conoscenza nei fatti altrui !  Idem dicasi per le consegne al personale che, riteniamo, debbano contenere esclusivamente informazioni sul periodo di assenza del lavoratore e sui relativi sostituti, senza alcun riferimento alla sua causa. Invitiamo tutti i lavoratori a spedire le richieste ferie via mail al R.T.O.G. con relativo invio di avvenuta lettura da parte del destinatario.

Per avere poi una risposta che permetta di prenotarsi un qualsiasi viaggio con un minimo di anticipo bisogna penare non poco anche presentando domanda con parecchio anticipo,questo contribuisce ulteriormente a incancrenire la regola “dare per avere”, cioè si pensa che se non si sostituisce non si sarà sostituiti, con il circolo vizioso che ne segue.

Siamo al ricatto subdolo e mai dichiarato, una specie di “occhio per occhio”che poco centra con la gestione del personale.

Noi si pensa che per sanare tale delirio servano delle contro misure, necessarie anche a garantire sicurezza. Come si può pensare che un lavoratore sia savio se lavora dalle 6 alle 14 e poi rimonta in turno dalle 22 alle 6, oppure smonta alle 22 e si ripresenta alle 6 ?

Diventa una questione fondamentale porre un minimo di 11 ore tra un turno e l’altro, ne va della nostra sicurezza e della nostra salute. Non ci stuferemo mai di dire che è meglio avere turni ingessati che lavoratori stanchi e mal gestiti.

Invitiamo inoltre i lavoratori che dovessero incappare nella situazione di vedersi mancare il cambio e quindi di rimanere al lavoro per 16 ore, a compilare il modulo nel quale non si dichiarano abili dopo 10 ore di servizio.  Modulo che l’intera R.S.U. sembra aver dimenticato da anni di ricordare ai lavoratori.

La posta con mittente arriva, le lettere aperte volano via !

Come non bastasse bisogna pure lasciare un recapito,dove essere raggiungibili durante le ferie programmate…ma allora che si programmano a fare !

L’E.N.I. non può pretendere di occuparsi anche del nostro tempo libero !

 

SLAI / Sindacato Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale / CO.BAS. per il sindacato di classe

ENI R & M MARGHERA

fip via Pascoli 5 MIRA / 5-8-2008