2 marzo 2010 - MA QUALE MODELLO VENETO ! I dieci lavoratori della Marca Tld che ieri avevano contestato presso l'azienda, dopo essersi oggi consultati anche con l'unico iscritto rimasto alla Cisl (ieri avevamo erroneamente indicato Cgil), che ne aveva 4 di iscritti, sono oggi scesi in campo stabilendo un presidio permanente davanti alla Marca Tld in via Rocca 33 a Caerano San Marco (TV). Con loro il coordinatore regionale FAO di SLAI Cobas per il sindacato di classe. L'intervento dei carabinieri è stato permanente ma a periodi. Durante la giornata si è impedito il transito ai mezzi in azienda, a parte nel caso di un camion guidato da uno dei 5 dipendenti che ancora lavorano nell'azienda (30 dipendenti, di cui 20 a zero ore dal 1°gennaio senza reddito alcuno). Sono intervenuti durante la giornata, incontri con giornalisti trevigiani e con il Sindaco, Angelo Ceccato. Si è contestata non solo la politica aziendale di massacrare di trattenute e di malversazioni retributive i lavoratori, fatti per i quali il ns.Sindacato ha aperto vertenze plurime presso la DPL di Treviso e nel cui merito si avvieranno anche a brevissimo termine cause di lavoro vere e proprie, ma anche le modalità con cui si è decisa una "cassa integrazione" virtuale. Ossia, il 21 dicembre la Unindustria di Treviso comunicava la CIG ordinaria alle O.S.territoriali, le quali si disinteressavano totalmente (2 su 3) o quasi totalmente (la Cisl) del problema. I lavoratori iniziavano ad iscriversi al ns.Sindacato solo a febbraio, dopo alcuni casi individuali precedenti di altri lavoratori già dimissionari in precedenza proprio per l'impossibilità di una azione collettiva dato il clima di paura che si viveva in azienda a sindacalizzarsi. La CIG non veniva retribuita, anzi le stesse buste paga di gennaio non ne facevano menzione alcuna, oltre a continuare sulle malversazioni in busta paga. Nel frattempo la Marca Tld srl si denominava "a socio unico", e iniziava ad alienarsi alcuni trattori Man e di altra marca, che avevano in leasing da due anni (8 su 22). Il piazzale è pieno di rimorchi (una trentina) ed ha ora 12 camion in piazzale ed alcuni altri in viaggio più o meno permanente. Si contesta anche l'uso di personale non dipendente, che oggi si è voluto mascherare alla cronaca facendo un cambio rimorchio serale fuori sede con l'unico camion guidato da altro dipendente, che ha avuto accesso al piazzale dai lavoratori in presidio. Il presidio continua giorno e notte e si chiama alla solidarietà dei compagni del Veneto centrale (Bassano, Treviso, Montebelluna). Alcuni dei lavoratori in lotta erano presenti anche domenica alla ns.assemblea del 28 febbraio a Feltre. Oggi si è quindi successivamente parlato al telefono con Unindustria che si è impegnata a fare l'incontro in Provincia per la CIG STRAORDINARIA, fissato con la Cisl per il 15 febbraio, in tempi ben più ragionevoli, tuttavia non vi sono ancora date certe, e la lotta continua .... I lavoratori in lotta sono della Romania, della Moldavia, del Marocco. Mostravano fieri la bandiera di SLAI Cobas per il sindacato di classe. La FAO comincia a far paura !