SLAI COBAS per il sindacato di classe
FEDERAZIONE AUTISTI OPERAI
PROGRAMMA
Vai alla pagina sulla TRASFERTA AUTISTI (ins.25-5-2008)
CON I LAVORATORI CHE LOTTANO PER LA DIGNITA’ ED I DIRITTI SUL POSTO DI LAVORO
PER SALARI ADEGUATI E DECOROSI, NEL RISPETTO DELLA
FUNZIONE PROGRESSISTA DEL LAVORO COME RICONOSCIUTO DALLA COSTITUZIONE DELLA
REPUBBLICA ITALIANA
A
PROBLEMI RELATIVI AL TRADIMENTO DI CLASSE DEI VERTICI CONFEDERALI, CORRESPONSABILI NELLA CONCERTAZIONE, NELLA TRASFORMAZIONE DEI CDF IN RSU, E NELLA PRECARIZZAZIONE, VERE CAUSE DELLA DISASTROSA SITUAZIONE ATTUALE DELLA CLASSE LAVORATRICE IN ITALIA
1. Nell’ultimo rinnovo contrattuale del pubblico impiego sindacati e governo hanno trovato un accordo che ha portato all’annullamento degli adeguamenti salariali per gli anni successivi e ad una triennalizzazione del contratto, con conseguente perdita del potere d’acquisto dei salari ed introdotto una pericolosa sperimentazione contrattuale che sarà estesa agli altri contratti, anche del settore privato.
Il vero obiettivo dei vertici BORGHESI in seno ai sindacati confederali e non solo a loro, è quello di “FARSI NOTAI E CAF” delle problematiche dei lavoratori, di modo da svuotare la conflittualità sociale e da imporre un “modello” sindacale compatibile alle esigenze della BORGHESIA che guida insieme a molteplici MAFIE e CORPORAZIONI DI POTERE, il paese, in senso di trasformazione in un completo paese imperialista dedito alla rapina delle risorse dei paesi poveri ed oppressi e della irrigimentazione FASCISTOIDE del paese. In questo senso Partito Democratico e “PDL” (un nome che offende due volte l’intelligenza dei proletari e del Popolo vero ed autentico) hanno programmi molto simili, e CGIL-CISL-UIL al solito anziché rappresentare le esigenze dei lavoratori seguono SUPINE e con sfumature abbastanza poco importanti ANCHE E PERSINO questa tendenza alla fascistizzazione (se non nell’opposizione FIOM sul TFR, o nella forte opposizione interna anche a FIOM nel recente contratto, ed in molte altre espressioni che non trovano riscontro essendo ingabbiate od espulse dalle loro direzioni confederali).
Ma questo non è tutto. Come
negli anni in cui la contestazione era più forte (vedasi la vicenda dei 61
operai licenziati dalla Fiat nell’autunno del 1979 e molte altre vicende uguali
o simili, ad Arese, Marghera, Pomigliano, ecc.), anche in questi ultimi due
decenni è continuata in CGIL in particolar modo la pratica della epurazione dei
compagni e dei lavoratori critici a sinistra e nella difesa degli interessi
generali dei lavoratori. La tendenza repressiva interna a CGIL-CISL-UIL è
continuata perché alla base di tutto c’è che CGIL-CISL-UIL debbono il loro
“consenso forzato” alla politica CORPORATIVA (e sotto sotto FASCISTA) degli
aumenti legati alla produttività e della ricchezza di particolari settori
anziché di altri, politica che “paga” solo quando la crisi economica non si fa
sentire sulle famiglie. In un paese imperialista in teoria la crisi viene
scaricata sugli immigrati (non a caso i meno sindacalizzati) e sui popoli
oppressi, ma non sempre questo sistema “funziona”, infatti la crisi generale
del capitalismo sta schiacciando anche la economia europea, ed ovviamente a
farne le spese tra i paesi imperialisti, l’Italia non è seconda a nessuno. Ne
consegue che per sostenere una politica generale sbagliata, CGIL-CISL-UIL
accettano i ricatti dei padroni su tutti i fronti, anche se con differenze. Per
esempio CGIL a Marghera non accetta sulla carta la strategia della “logistica”
al posto delle industrie, ma porta avanti questa battaglia solo alla fine,
quando stanno per imporla, mentre continua d’altro canto a collaborare con la
UIL e la CISL, che della flessibilità e schiavizzazione dei lavoratori sono
collaboratori in pectore.
Questo non significa in alcun
modo da parte nostra dare valore alle infami politiche qualunquistiche di
attacco ai diritti sindacali ed alle organizzazioni sindacali in genere, né
condividere i corporativismi che sono però principalmente sorti in
CGIL-CISL-UIL e non nelle organizzazioni autonome sorte successivamente.
Il fascismo nasce solo se si
piegano i lavoratori. PD e PDL questo stanno tentando di fare e Bertinotti li
ha aiutati in questo sporco lavoro.
Il rifiuto legittimo al voto
di 3.500.000 lavoratori e giovani, significa una espressione di autonomia e di necessità
di autorganizzazione, che nel nostro lavoro anche noi dobbiamo costruire, con
criteri DI CLASSE.
Noi consideriamo il CONFLITTO la base dei rapporti sociali, LORO nel negare il conflitto, costruiscono le IMPOSIZIONI di una società fascista e corporativa.
Il loro prossimo passaggio
sarà cercare di fare l’istituzionalizzazione d’ufficio dei sindacati, dopo
tenteranno di abolire i principi Costituzionali. SE riusciranno, dovremo tutti
passare alla RESISTENZA.
L’alternativa non è nelle
accozzaglie o listelle elettorali, ma nella costruzione di UN FRONTE DELLE
MASSE, che sia DEMOCRATICO e RIVOLUZIONARIO insieme, DEMOCRATICO nel metodo e
nei principi, RIVOLUZIONARIO nel programma rispetto a questa realtà di merda,
ricatto, umiliazioni, dipendenza delle masse dal capitale finanziario e mafioso
che domina con ogni aiuto dello Stato, utilizzando le varie corporazioni che
giammai si pongono il problema di ribellarsi a queste cose.
Il nostro Sindacato si è costruito a partire dal 1993, allorquando la nuova legge sulle RSU ha determinato l’impossibilità per singoli lavoratori d’avanguardia, e per i vari Comitati operai residui degli anni ’70-’80, anche nelle fabbriche più importanti, di essere rappresentati per volontà dei lavoratori dei singoli reparti a maggioranza nei Consigli di Fabbrica. Questo golpe sociale è stato fatto proprio per preparare le successive modifiche ai rapporti di lavoro, già previste di fatto dalla concertazione (luglio 1992-1993). Ci si è costituiti come SLAI quindi si è precisato nel nome il fatto che il fondamento di un Sindacato Autorganizzato Intercategoriale sta nei COMITATI DI BASE – COBAS. Dal 1993, quando SLAI Cobas si è costituito, la lotta autonoma si è fatta anche sindacale, e così tra i tanti sindacatini presenti in Italia, SLAI Cobas ha preso un ruolo politico di rilievo anche perché è nato laddove era sopravvissuta l’avanguardia nelle fabbriche, al di là delle cose specifiche, in termini generali: ad Arese, a Pomigliano, a Taranto.
Con gli anni, la tendenza a burocratizzare la lotta ed a farla passare più nel campo istituzionale che nel campo dell’unità di classe, ha determinato che si sia avuta una divisione in SLAI Cobas, per cui siamo nati da Taranto e da altre realtà operaie (Dalmine, Porto di Ravenna, Palermo, Melfi), come SLAI Cobas per il sindacato di classe.
La provocazione poliziesca dell’ottobre 2007 ha ratificato il comportamento burocratico ed opportunista della direzione nazionale di SLAI Cobas con la “presa di distanze” per pararsi il culo, anche rispetto alla loro penetrazione nel “pubblico impiego”.
Nel frattempo sono sorte varie realtà di sindacato di classe, o tendenze alla solidarietà interne a SLAI Cobas ufficiale, per cui si sta lavorando all’unità per costruire una Confederazione Sindacale di Classe che abbia sempre nei COMITATI DI BASE – COBAS, il fondamento organizzativo e strategico della propria forza sociale e politica.
La capacità del nostro Sindacato di essere forza di avanguardia del movimento operaio in Italia è dimostrata dalla campagna che si sta portando avanti con molte altre forze sindacali di base e non, nella RETE PER LA SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO.
La determinante è dentro la costruzione e nella lotta su discriminanti di classe COMPRENSIBILI alla maggioranza dei lavoratori, delle lavoratrici, dei giovani e del movimento sindacale di base.
C
Diamo qui di seguito, in una sintesi aggiornata, i contenuti dei compagni che in veste di avanguardie dei lavoratori del settore autotrasporti nella nostra zona, hanno portato dentro l’Assemblea del 5 ottobre 2008 a Marghera.
La difesa del CCNL autotrasporto con i relativi scatti di aumenti, eliminando le forfettizzazioni degli straordinari al ribasso (come invece fatto in accordi di 2° livello ed integrativi aziendali con le associazioni padronali) nel settore dei trasporti c/to terzi, ai nostri confederali diciamo di non svendere gli operai sugli straordinari, retribuzioni giornaliere notturne e festive (sabati e domeniche), e che superate le 39 ore continue, e le 47 ore discontinue settimanali per gli autisti, siano retribuite come previsto.
Il rispetto degli orari di lavoro previsti dal CCNL e dalla direttiva 15/2002, per essere retribuiti in maniera decorosa e non come ora.
In particolare occorre rivedere l’art.19 del CCNL onde trasformare in trasferta europea le trasferite nazionali e distinguere in trasferta europea ed extraeuropea le trasferte estere.
Noi operai autisti di mezzi pesanti siamo vicini al movimento dei lavoratori che lottano per i propri diritti.
Rispetto a questo le elezioni per RSU DEVONO FUNZIONARE NEL RISPETTO DELLA LEGGE, e ci prendiamo la possibilità di parteciparvi come SLAI COBAS per il sindacato di classe laddove abbiamo una presenza di 5 o più dipendenti iscritti. Viceversa ci rivolgiamo alle aziende come SLAI COBAS per il sindacato di classe SETTORE AUTISTI DIPENDENTI TRASPORTI nel settore in generale e con le singole aziende laddove non abbiamo 5 iscritti in una stessa ditta.
Laddove non abbiamo 5 iscritti per ottenere il consenso ed entrare in RSU, e comunque anche lì, possiamo indire assemblee o fuori dall’orario di lavoro, oppure con raccolta di firme, all’interno della azienda, anche nell’orario di lavoro. Tanto di assemblee i sindacati ufficiali ne propongono ben poche.
In ogni caso SLAI COBAS per il sindacato di classe
ci dà sostegno legale in ogni genere di causa o vertenza senza pretese
economiche salvo per ns.libera scelta la sottoscrizione a fine causa, con il
prelievo solo della quota legale del 5%, ma si sta lavorando per rivolgersi
anche all’Avocatura Democratica ottenendo anche di non pagare questa gabella ma
solo le tariffe più basse possibili.
L’unica cosa importante è di
essere coerenti anche come singoli lavoratori e in questo senso di aderire al
ns.sindacato, e di collaborare a costruire COBAS ovunque ed anche su altre
questioni.
Autisti viaggiamo con calma e senza stress, rispettiamo il codice della strada, difendiamo così un ns.bene utile per lavorare con la patente di guida +CQC, che è sempre sotto gli attacchi dei padroni, perché così aumenta la paura
ed aumenta la loro forza di ricatto nei ns. confronti. Questi peraltro ci invitano a trasgredire le norme per lavorare più in fretta e facendo più strada.
Non dobbiamo avere paura e dobbiamo scrivere le nostre precisazioni sui verbali di polizia stradale e carabinieri finanza vigili e quantaltro, scrivendo “E’ LA DITTA CHE MI OBBLIGA AL NON RISPETTO DEL C.S. CON LA MINACCIA DI LICENZIAMENTO”. È importante conservare le fotocopie dei dischi e le stampe digitali, consegnando gli originali in ditta, con le copie potremo fare le necessarie cause. Ricordiamo che ci sono 5 anni (10 in certi casi) per recuperare in sede legale quanto ci spetta e non ci è stato riconosciuto dai padroni.
USIAMO IL SELETTORE DEL
TACHIGRAFO CON INTELLIGENZA, PER PORTARE AVANTI LA RETRIBUZIONE CCNL ORARIA.