DA
ROMAGNA OGGI - 15 aprile 2010
- 10.26 (Ultima
Modifica: 15 aprile 2010)
CESENA - Dopo il maxi-blitz della
polizia che ha eseguito dieci ordini di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata all'estorsione e alla rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro,
nel mondo dell'autotrasporto c'è già preoccupazione per il mantenimento
dell'occupazione nelle ditte cesenati colpite
dall'ondata di arresti. Si tratta di più
di un centinaio di autisti che operano nelle società
Tir Spagna e Ces Tir.
Sono gravi le accuse: di fatto gli autisti venivano costretti a guidare per orari ben oltre il
consentito dal cronotachigrafo, saltando i riposi ed esponendo a pericolo anche
la circolazione stradale. E se provavano a richiedere il rispetto della
normativa, li attendeva il demansionamento a incarichi di più basso livello oppure il licenziamento.
Una situazione, denunciano i sindacati, purtroppo diffusa
nel mondo dell'autotrasporto, stretto tra costi sempre più elevati e riduzione
dei margini di guadagno. A farne le spese, secondo il
procuratori Filippo Santangelo e De Tommasi, erano proprio i lavoratori. Nell'emergenza, per i
sindacati, c'è ora la necessità di garantire comunque comunque continuità all'occupazione per circa 100-150
lavoratori. Sabato a Pesaro, sede della Ces Tir, si
terrà un'assemblea sindacale per discutere del problema. Nelle due aziende
decapitate dall'indagine, in particolare, sarà necessario sostenere le commesse.
Martedì
08 Dicembre 2009 (da senzacolonne.it)
Brindisi - Michela aveva scelto di fare la camionista. Aveva
insistito tanto per conseguire la patente speciale che consente di guidare i
tir carichi di merce. Era un lavoro che le piaceva, è
il mestiere che le ha strappato la vita a 38 anni, giovanissima, lei che era diventata
madre a 21 anni. La figlia, Jessica, la aspettava a casa. Stava dormendo nella
notte tra sabato e domenica quando un colpo di sonno, un malore o chissà cosa
ha provocato l'uscita di strada della madre che conduceva un autoarticolato
pieno di frutta e verdura. La donna, Michela Ciullo,
stava percorrendo l'autostrada, il fato ha voluto che perdesse il controllo del
mezzo proprio su un viadotto alto più di quaranta metri. Il volo non le ha lasciato scampo, quando è precipitata giù, il camion ha
preso fuoco e si è distrutto. Mille pezzi, quasi irriconoscibile. Per risalire
alla marca e al modello hanno dovuto faticare gli agenti della Polstrada di Bagno di Romagna.
Erano le 5.15 del mattino, la donna veniva da Sulmona e procedeva in direzione
Cesena, ancora pochi chilometri e sarebbe giunta nel suo paese, a San Mauro Pascoli. Lì si era trasferita con la madre e la sorella più
di dieci anni fa.
E' nata a Brindisi, la città in
cui vivono tutti i suoi parenti che hanno appreso la
notizia dai telegiornali. Separata, Michela, tirava avanti la baracca con
le sue sole braccia. Era dipendente di un piccolo consorzio della zona, la
"Tir Spagna", ed era sindacalista della Cgil.
Una delle poche donne camioniste in Italia, dove di autotrasportatori
ce ne sono in quantità ma sono quasi tutti uomini. Era la sua routine: le notti
trascorse in autostrada, le soste programmate per evitare di restare
imprigionata nella stanchezza che sottrae la lucidità.
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IL
DRAMMA Camionista in lacrime: «Stavo cercando una strada» Gravissima l'amica
sedicenne sullo stesso scooter
25 LUGLIO 2009 IL TIRRENO
PRATO. Una ragazza di 17 anni, promessa della
pallanuoto, è morta ieri pomeriggio in un assurdo incidente stradale accaduto
in via Aldo Moro, lo stradone che porta da Paperino a
Santa Maria a Colonica: lo scooter al quale era in
sella con un'amica si è schiantato.
contro un Tir fermo sul lato
destro della carreggiata. Non ci sono segni di frenata prima dell'impatto.
Per Eleonora Colzi, che mercoledì aveva festeggiato il suo diciassettesimo compleanno, non c'è
stato niente da fare. Il medico della Croce d'Oro ha tentato inutilmente di
rianimarla, ma si è dovuto arrendere dopo una mezz'ora di sforzi, mentre altri
sanitari si prendevano cura dell'amica, la sedicenne B.F., che è stata poi trasferita in elicottero all'ospedale di Careggi, dove è tuttora ricoverata in gravissime condizioni.
L'incidente è accaduto poco prima delle 15 in un tratto rettilineo dove la
visibilità è perfetta. E' questo il rebus che dovranno
sciogliere i vigili urbani. Com'è potuto accadere che lo scooter sia andato a schiantarsi contro lo spigolo posteriore
sinistro del Tir senza riuscire a evitare l'ostacolo? Al momento è una domanda
senza risposta, se si esclude una fatale distrazione. Non ci sono testimoni ed
elementi per affermare che altri mezzi siano coinvolti nell'incidente. Non è
chiaro nemmeno chi fosse alla guida dello scooter (i
vigili urbani comunque fanno notare che chiunque fosse, non poteva portare un
passeggero, perché le due ragazze sono entrambe minorenni).
L'autista del Tir è un serbo di una 31 anni. E' seduto su un muretto e piange.
«Ero appena sceso per andare a chiedere informazioni su una strada al
distributore - racconta - quando ho sentito un tonfo e
ho visto quelle due ragazze per terra. Non so come sia potuto succedere».
Il camion porta l'insegna Tir Spagna di Cesena e sembra che dovesse
caricare a Prato per portare la merce nella penisola iberica. Il mezzo pesante
ha percorso la carreggiata rettilinea in direzione della rotonda con via del
Ferro e si è fermato accanto alla stazione di servizio Esso per chiedere
un'informazione. Avrebbe potuto entrare nel
distributore, anziché lasciare il mezzo sulla strada, ma non sembra che abbia
responsabilità dirette nell'incidente. E forse non
sarà nemmeno multato, spiega la polizia municipale, perché in quel tratto non
c'è un divieto di fermata.
Sono passati solo pochi
secondi ed è accaduta la tragedia. Lo Scarabeo Aprilia
125 delle due ragazze è sopraggiunto sulla stessa corsia del camion e si è
schiantato contro uno spigolo.
«Il Tir era fermo, sì - conferma il gestore della stazione di servizio - e noi
siamo subito corsi a vedere quello che era successo. Le due ragazze si muovevano
entrambe, ma erano messe male».
Eleonora Colzi era figlia unica e abitava lì vicino,
in via di Campostino a Santa Maria
a Colonica, insieme al padre Sanzio, operatore televisivo, e alla madre. Fino all'anno scorso è stata una colonna portante della squadra
di pallanuoto Under 17 dell'Associazione nuoto Prato, un centroboa
di grandi prospettive, tanto che a febbraio 2008 era stata convocata nella
Nazionale giovanile di categoria ed era tra le papabili per partecipare al
Campionato europeo. Alle apparizioni in prima squadra (serie B) aveva già
sommato qualche esperienza internazionale. Poi, come non di rado accade alle
adolescenti, aveva deciso di mollare e si era dedicata ad altri interessi.
Dicono che ieri si fosse fermata in un bar insieme
all'amica e poi è ripartita su via Aldo Moro, per trovare la morte dopo poche
centinaia di metri. 25 luglio 2009