S.L.A.I. Cobas per il sindacato di classe partecipa alle elezioni per la R.S.U. della Raffineria di Marghera e propone:
DEMOCRAZIA
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dare voce e organizzazione sindacale ai lavoratori, che
nell’aderire al Comitato di Base, si appropriano del Cobas
stesso, lo fanno loro, come il loro sindacato, dentro una linea di classe.
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portare i lavoratori a divenire cardine delle scelte della R.S.U. attraverso la riconquista di spazi di dibattito tali
da poter coinvolgere tutti i lavoratori ed utilizzando in modo diffuso le
assemblee di reparto in modo da sconfiggere le tentazioni verticistiche dei
delegati; aprire alla partecipazione dei lavoratori degli appalti. Tecnicamente questo significa: convocazione
delle assemblee con anticipo tale da rendere possibile, ai lavoratori che
dovranno prolungare l'orario di lavoro, di organizzarsi e permettere ai
lavoratori interessati di partecipare.
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Obbligo di stesura
di un verbale votato dalla assemblea da affiggere
sulle bacheche sindacali, i lavoratori devono essere informati. Voto palese.
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Orario
di sportello quotidiano della R.S.U. in orari tali da
permettere brevi consultazioni con i lavoratori.
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istituzione di una mail per la R.S.U.
in modo da avere un filo diretto tra delegati e lavoratori.
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istituzione di una mail per gli R.L.S.A.
a cui inviare segnalazioni, proposte per migliorare la sicurezza e la salute
dei lavoratori.
CONDIZIONI DI LAVORO E SICUREZZA
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introduzione del periodo minimo di 11 ore tra un turno ed il
successivo, senza eccezioni.
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trasparenza negli spostamenti interni, per evitare favoritismi di
qualsiasi genere.
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snellimento delle procedure burocratiche per la richiesta dei D.P.I. e costante loro disponibilità a magazzino.
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coinvolgimento
degli RLS nel rispetto delle norme di sicurezza anche per i lavoratori degli
appalti, ma non necessariamente congiunto al RLS dello specifico appalto.
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completa implementazione, con formazione in campo degli
operatori, delle prese campione recentemente istallate e sostituzione di quelle
che non ne sono dotate con prese a tipologia “ loop
chiuso”.
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elaborazione di una Piattaforma Ambientale proposta e condivisa
con i lavoratori.
NON UN POSTO DI LAVORO DEVE ESSERE PERDUTO !
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Rifiuto del
percorso che vede nel ribasso del numero dei lavoratori uno strumento per
mantenere l'attività produttiva a Venezia.
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Piena
integrazione delle problematiche della raffineria nella vertenza in corso per
la difesa della Porto Marghera industriale (riteniamo
che la nostra realtà produttiva sia strettamente vincolata al
tutti gli altri stabilimenti in una logica di solidarietà e condivisione
degli obbiettivi).
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Pieno rispetto
del turn over (reintegro dei lavoratori chimici attualmente
senza lavoro per ogni pensionamento o dimissione) e dei periodi addestrativi
con esiguo e concordato ricorso all'on the job.
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Impedire
lo smantellamento dei servizi dislocati in Raffineria e schierarsi a difesa dei
lavoratori coinvolti.
DEMOCRAZIA SALARIO E OCCUPAZIONE - LINEE GENERALI
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Abolizione delle
norme CCNL votate da CGIL-CISL-UIL-UGL ed altri, che escludono la convocazione di assemblee nelle cooperative e piccole aziende e pubblici
uffici, ai sindacati non firmatari.
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Ritorno al
sistema dei Consigli di Azienda e Consigli di Fabbrica.
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Proponiamo
difesa e miglioramento delle condizioni salariali come
argine all'aumento dei profitti di pochi e la riduzione dell'orario di lavoro
per arrestare il costante aumentare dello sfruttamento e del peggioramento
delle condizioni degli operai.
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Questo
significa abolizione delle leggi Treu e Biagi-Meconi, limitazione estrema delle possibilità di
ricorso a contratti di lavoro precarizzati
o a tempo determinato alle sole situazioni oggettivamente stagionali, rideterminazione della scala mobile e riattivazione degli
scatti di contingenza.
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Ma
anche, indennità di disoccupazione senza limitazione temporale, sotto il
controllo di Uffici di collocamento comunali con
chiamata legata alla specializzazione e/o precedenti esperienze, e non
nominativa (a graduatoria).
ESIGIAMO PIENA CHIAREZZA SUI PIANI DI INVESTIMENTO DA
PARTE DI E.N.I. ED ASSOLUTA TRASPARENZA SUI PERCORSI AUTORIZZATIVI DALLE
ISTITUZIONI
Sulla storia del ns.Sindacato
Il Sindacato Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale è nato a Pomigliano
d’Arco nel 1993, quando i collettivi e comitati operai rimasti in grandi
fabbriche del Nord e del Sud, compresero che di fronte alla nuova legge sulle
RSU, per essere presenti nei consigli di fabbrica “rinnovati”, occorreva “FARSI
sindacato” e non erano più sufficienti le sole deleghe ed opinioni dei
lavoratori. Infatti da allora, quei lavoratori di
avanguardia che i loro colleghi volevano come delegati, non potevano più
esserlo se non appartenevano ad una sigla sindacale nazionale.
Successivamente nel dibattito interno allo S.L.A.I. sorsero due linee, anche se entrambe queste linee
riconoscevano la necessità di mantenere “dal basso”, “sul campo”, le strutture
sindacali stesse, ossia i Cobas (Comitati di Base).
Una dava interesse e priorità a tutte le categorie, l’altra,
la nostra, dava la priorità politica sindacale all’impegno per la
costruzione del sindacato di classe. Prima di questa divisione, se ne erano andati dallo SLAI Cobas
gli “autonomi” di Padova, che non consideravano più attuali “certi ideologismi”
legati alla figura centrale secondo noi ancora oggi, della Classe Operaia.
Il SINDACATO DI
CLASSE nel nostro progetto e lavoro di costruzione, è l'organizzazione di massa
DEI LAVORATORI SFRUTTATI, principalmente degli operai di fabbrica, che li
unisce indipendentemente dalle loro opinioni personali, in esso
la base conta sui contenuti e sui processi decisionali, sta a dimostrarlo non
solo che il Cobas di una fabbrica può in ogni momento
revocare il delegato o i delegati RSU ed esigere dal coordinamento provinciale
l’adozione della richiesta ufficiale, ma anche che il coordinamento provinciale
dei Cobas può revocare in ogni momento i
coordinatori, i quali, nel loro ruolo, non hanno tempi o scadenze burocratiche
ma si basano sul riconoscimento e sulla fiducia dei lavoratori.
Proponiamo con
forza l'elezione diretta degli R.L.S.,
come già avviene in altri settori, ad esempio i ferrovieri, con il
rafforzamento della loro tutela, l'allargamento dei loro poteri e del loro
numero.
Sono nostri
punti fermi: egualitarismo salariale e normativo, per abbattere la concorrenza
tra lavoratori e il corporativismo, perché il lavoro non sia più una merce.
Crediamo
fermamente e lottiamo per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di
salute dei lavoratori e della cittadinanza.
Partecipiamo
attivamente alla RETE NAZIONALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO in campo in tutto
il paese a difesa dei lavoratori più esposti nelle denunce sui comportamenti
padronali i quali spesso vengono licenziati, come ad
esempio il caso DeAngelis (poi reintegrato), con la
organizzazione di diverse manifestazioni nazionali (Thyssen
Krupp, ILVA, e adesso processo Eternit).
- 22-11-2009 – Marghera (VE)