Oggi
2 gennaio 2008 il compagno Elio Merlo, già responsabile per decenni della
sezione del PCI di Ca’Emiliani, lottatore indomabile e militante di base nella
lotta per la casa, ( e sempre presente al blocco degli sfratti al quartiere
CITA svenduto al mercato privato con conseguenti tentativi di cacciare gli
inquilini impossibilitati a rilevare l’appartamento), anziano e malato di
tumore, sostenuto da una ventina di proletari, ha occupato, iniziando uno
sciopero della fame, l’ufficio di Presidenza della Municipalità di Marghera, a
causa della situazione di sua figlia, anch’ella malata e con 6 bambini a
carico, che era stata buttata fuori dall’albergo ove era temporaneamente
appoggiata in attesa di alloggio.
Nonostante
l’intervento dei carabinieri e gli inviti a desistere, Elio ha cessato la
protesta, tra l’appoggio della popolazione di Marghera, solo quando il Comune
di Venezia ha preso la decisione di garantire a sua figlia un alloggio del
quartiere di case popolari di Chirignago, che sarà visitato nei prossimi giorni
per verificarne l’agibilità, dal compagno.
Il
compagno ha potuto anche parlare in diretta a Radio Cooperativa, e questo è
stato utile.
La
mobilitazione per la casa è fatta di molti episodi di questo genere, ma in
questo caso siamo particolarmente vicini come sindacato di classe, a questa
famiglia proletaria, e garantiamo la nostra solidarietà fattiva alla lotta di
Elio.
SLAI
COBAS per il sindacato di classe .- coordinamento provinciale di Venezia
2-1-2008
secondo il Presidente Pancera di Marghera questo comunicato è "troppo duro" (detto ad Elio) e "del cazzo" (detto a Paolo Dorigo il quale ha risposto a tono). Secondo Elio il comunicato va bene e non è affatto "troppo duro".
L'ATER ha fatto sapere oggi ad Elio che la casa sarà data "come a tutti gli altri" a scatola chiusa, chiavi in mano, senza vederla prima.