DENUNCIAMO: LA TENDENZA ALLA
ARCHIVIAZIONE E’ UNA DECISIONE DALL’ALTO DI CUI LA MAGISTRATURA ITALIANA SI
ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ - Dopo Marghera,
adesso Ravenna - Continua l’attacco al Diritto quando a morire sono i
lavoratori
Comunicato
25-5-2009
Amianto e CVM
/ PVC: padroni impuniti per la strage di operai a
Ravenna
Sono 152 gli operai morti a Ravenna
per l'esposizione all'amianto e al CVM / PVC dal 1979
al 2008. I dati sono quelli di una mappatura dell'Inail.
Nessuna indagine epidemiologica, nessuna inchiesta è stata istruita contro l'Enichem, la Compagnia portuale e la Maraldi,
contro i padroni dei zuccherifici e delle grosse aziende edili. E, siccome non
tutto l'amianto è stato bonificato (come l'eternit
alla stazione di Lugo, per esempio) e i tempi di incubazione sono lunghi per gli operai e le popolazioni
esposti, la strage continuerà negli anni a venire.
Il giudice Riverso ha dichiarato che
"la mappatura dell'Inail
tratteggia una tragedia di cui nessuno parla, non le istituzioni, non i
sindacati". Nessun padrone è stato sanzionato ed obbligato a fare le
bonifiche con i suoi soldi.
Ma non tutti i sindacati, a onore del vero, signor giudice, sono stati complici di
questa strage silenziosa. In questa città, solo il sindacato Slai cobas e gli operai della
centrale termoelettrica dell'Enichem dell'Associazione Esposti Amianto, si sono battuti in
fabbrica per denunciare e mobilitare i lavoratori per i benefici amianto e
contro la pericolosità del CVM / PVC. A oggi la mappatura amianto della Regione Emilia Romagna non la
conosciamo. Inoltre il governo Berlusconi continua a
negare il decreto attuativo per erogare i 30 milioni
d'euro per le vittime dell'amianto.
Come Rete nazionale per la sicurezza
sul lavoro stiamo preparando una mobilitazione
sul "caso Eternit" a Casal Monferrato.
Anche di questo parleremo all'assemblea
nazionale della Rete che si terrà a Roma il 27 giugno.
Rete Nazionale per la sicurezza sul
lavoro- Ravenna
tel. 339/8911853
e mail: cobasravenna@libero.it