Comunicato del coordinamento regionale Federazione Autisti Operai di SLAI Cobas per il Sindacato di Classe del Veneto sulla Sentenza De Zordi, a Belluno, dal ns.Sindacato avviata e condotta in giudizio dagli Avvocati Mondolo e Borsato di Belluno

 

Recentemente il Giudice del Lavoro di Belluno, dr.ssa Travia, ha accolto il ricorso di un lavoratore del Marocco, che è stato licenziato con astruse motivazioni disciplinari nell’agosto 2009, e che attende per questo ancora il processo, da una ditta di autotrasporti per conto terzi avente sede a Feltre, la De Zordi, il quale lavoratore aveva adito al Tribunale di Belluno per ottenere il pagamento di alcune somme dovute a titolo di retribuzione. Il datore di lavoro si era rifiutato di pagare il lavoratore – autista di camion – attribuendogli la responsabilità per una infrazione al Codice della Strada e compensando l’ultima mensilità e le spettanze di fine rapporto con l’importo delle sanzioni irrogate dagli organi accertatori. Il lavoratore difeso dagli Avvocati Rita Mondolo ed Ivan Borsato, è stato costretto ad agire giudizialmente per provare che la violazione contestatagli (superamento del limite massimo di ore alla guida di un automezzo) non era imputabile alla sua responsabilità, bensì agli ordini e direttive imposte dal datore di lavoro ai propri dipendenti. E’ stato, infatti, dimostrato che gli autisti erano indotti ad effettuare un numero di trasporti così elevato da non consentire il necessario rispetto dei periodi di pausa alla guida e di riposo giornaliero tra un turno e l’altro. Il Giudice del Lavoro ha, quindi, condannato la ditta a riconoscere le retribuzioni rivendicate dal lavoratore, accertando la totale assenza di responsabilità in capo al lavoratore stesso, per le violazioni, e riconoscendo l’esistenza di un ambiente lavorativo caratterizzato da ritmi lavorativi talmente serrati da costringere gli autisti a “sforare” sistematicamente il numero massimo di ore alla guida.

In un momento come questo, di disoccupazione e carenza di lavoro, in realtà sappiamo bene che negli autotrasporti e nella logistica le ore straordinarie non si contano, sono una quota addirittura superiore al 20-30 % dell’orario normale, noi biasimiamo quelle organizzazioni sindacali che conducono una politica corporativa e filo padronale in linea con permessi deroghe e licenze ai datori di lavoro, come se fossimo in una situazione normale, giungendo a forme di retribuzione assolutamente inadeguate per il lavoro svolto, e non solo, ma a trattare gli autisti come bambini da punire per delle marachelle, marachelle che invece sono LA NORMA voluta ed imposta dai padroni stessi !

QUI L’IMPORTANZA DI QUESTA SENTENZA (Giudice di Belluno per le controversie di lavoro, n.11/2011).

Comunicato del 23-2-2011