Sintesi della riunione di Bergamo del 13 novembre 2011 del 

COORDINAMENTO NAZIONALE SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE

La presenza dello Slai cobas per il sindacato di classe è a macchia di leopardo, cresce, è presente ma non ancora in tutte le realtà più importanti di fabbrica.

D'altra parte anche la presenza del sindacalismo di base è frammentata.

Nella fase attuale prioritario è il rafforzamento a livello nazionale dello Slai cobas per il sindacato di classe. Tale rafforzamento serve sia come potenzialità di trattazione di questioni nazionali, sia come sponda del lavoro locale. Senza rafforzamento non facciamo unità d'azione, perché andremmo incontro a delle flessioni.
Dobbiamo superare il localismo, il lavoro locale deve essere in funzione del lavoro nazionale.
Il rafforzamento non si basa principalmente sulle tessere. Né per fare le tessere dobbiamo essere il sindacato delle vertenze legali.

La questione è costruire i cobas sui posti di lavoro ove non vi sono, come organizzazione di lavoratori, non come appendice di confederazioni varie, e rafforzare e meglio qualificarli ove esistono, liberandosi se necessario delle scorie e degli opportunisti di mestiere presenti anche tra i lavoratori.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe non si affida principalmente alle vertenze legali, queste possono essere un supporto, e devono essere guidate, compreso il legale, da una linea di classe che valuta di volta in volta rispetto all'interesse generale: a volte noi possiamo fare vertenze che non siamo sicuri di vincere ma che servono per mantenere aperta la battaglia.
I principi generali del nostro lavoro devono essere adattati alla situazione locale, ma sempre con un orientamento comune.
Dobbiamo costruire un gruppo dirigente forgiato dalle lotte; occorre che le realtà locali aiutino maggiormente a costruire una struttura nazionale.

Lo Slai cobas avrebbe anche bisogno di lavoratori che si curano permanentemente della struttura del sindacato.
Ma lo Slai cobas per il sindacato di classe non si basa sul funzionariato.
Il funzionariato nasce malato e bisogna sempre combattere forme di personalismo nel sindacato.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe le lotte le fa per vincere. E' una battaglia di trincea difficile ma se si porta avanti così si ottengono risultati.
Il sindacato deve essere di classe perché i lavoratori sono di una sola classe.
Il sindacato deve tutelare diritti elementari, stare sulle questioni.
Il sindacato deve essere nelle mani dei lavoratori - chiaramente questo non significa decidere tutto in assemblea perché in questo modo il lavoratore più arretrato conterebbe quanto gli altri e tirerebbe indietro gli altri - quindi vuole dire "nelle mani dei lavoratori più coscienti".
Dobbiamo avere un orientamento comune su questi principali problemi: Il governo - la crisi ha portato a un governo ancora più deciso a scaricare la crisi sui lavoratori e le masse popolari; Lo Slai cobas per il sindacato di classe è contro il nuovo governo Monti e chiama i lavoratori a scioperare contro.

Noi ci dobbiamo caratterizzare da subito come sindacato di classe contro il governo Monti.
Pertanto, la lotta contro il governo è un elemento centrale della lotta dei lavoratori.
Le fabbriche - centrale è l'estensione dello Slai cobas nel cuore delle grandi fabbriche.

Noi dobbiamo diventare il sindacato di classe presente in tutte le vertenze nazionale che riguardano gli operai.

I cobas costruiti da noi sono alternativi alla Fiom, ma devono conquistare settori operai iscritti alla Fiom.
Le vertenze che conduciamo - noi dobbiamo mantenere e consolidare le lotte in corso: sul lavoro, precari, disoccupati al sud e fare di queste vertenze/lotte delle vertenze esemplari che mandino un messaggio agli altri proletari, per questo essere devono vincere ed essere d'esempio; dobbiamo fare una radiografia delle vertenze in cui siamo presenti e farle conoscere a tutto il movimento.
Sui lavoratori immigrati, con l'esperienza di Bergamo dobbiamo mostrare la superiorità del sindacato di classe.

In queste vertenze/lotte ci vuole una direzione che sappia guidare i lavoratori non solo in forme di lotte dure, ma oltre l'autopropaganda, in risultati concreti e organizzazione stabile.

Dobbiamo inserire la nostra presenza limitata nella scuola e nella sanità nel quadro nazionale.

Nostra campagna è sul sostegno alla lotta della classe operaia egiziana e ai loro sindacati.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe è internazionalista per costituzione e nel 2012 questo s'imporrà in maniera evidente in tutto sindacalismo di base e di classe.
I nostri impegni per il nuovo anno.
Dobbiamo diventare il sindacato di classe che è presente e interviene in tutte le grandi fabbriche.
Siamo per lo sciopero generale ma lo vogliamo dal basso e prolungato.
Aderiamo allo sciopero del 27 gennaio e alla manifestazione a Roma.
Ma come il 15 ottobre anche per il 27 gennaio non vanno accettate imposizioni governative e poliziesche che impediscano alla manifestazione di esercitare tutta la forza che i numeri e la composizione permettono nell'assedio dei palazzi del potere.
Sul piano organizzativo dobbiamo rafforzare il coordinamento nazionale, con un blog dello Slai cobas per il sindacato di classe, un Bollettino di discussione, l'informazione nazionale centralizzata. Il blog deve essere snello, contenere poche cose, deve prendere posizione subito, deve rappresentare le lotte altrui che condividiamo, deve dare spazio al dibattito, contenere una sezione di archivio, la documentazione deve essere facilmente fruibile (CCNL, sentenze, ecc.).
Strutturare in maniera chiara le realtà provinciali: costruire coordinamenti provinciali anche nelle province dove iniziamo ad estenderci, e vi sono rappresentanti effettivi dei cobas.
Sostenere il lavoro della Rete per la sicurezza sui posti di lavoro,verso una nuova mobilitazione nazionale
Slai cobas per il sindacato di classe - coordinamento nazionale - dicembre 2011