14 gennaio 2008

Abbiamo avuto la conferma di una diciamo scorrettezza e leggerezza nella "adesione" ad un secondo sindacato, pur sapendo che era già iscritto a SLAI Cobas per il sindacato di classe (dal 3 luglio 2007), di un operaio nigeriano della Bica, che avendo dei contatti nella rete antirazzista di Padova è stato di fatto ingannato rispetto alle norme di legge sulle trattenute sindacali, ed in data odierna ha firmato anche la revoca di questa seconda adesione (ad ADL-Cobas in questo secondo caso) avvenuta un giorno dopo le perquisizioni e sequestri nella nostra sede di Mira e nelle abitazioni di due dei componenti del nostro Coordinamento provinciale.

Non abbiamo molto quindi da aggiungere, i termini della scorrettezza e leggerezza di ADL-Cobas sono noti per cui non è necessario procedere penalmente, abbiamo quindi inviato la revoca alla "adesione" al loro sindacato (con il nome e cognome giusto peraltro) sia ad ADL Cobas che alla Bica, che ora non avrà dubbi sul "a chi" pagare le trattenute.

Beninteso i due nostri compagni nigeriani iscritti a SLAI Cobas per il sindacato di classe sono anche venuti a volantinare davanti a Fincantieri oggi durante la pausa di mezzogiorno, prima di una riunione che periodicamente abbiamo sempre fatto, oltre a seguire le loro cause su incidenti sul posto di lavoro e problemi di soggiorno con la questura ed altri simili cose, ed ai problemi che dovremo porre in azienda visto il lassismo di ogni altra forza sindacale presente.

 SLAI COBAS per il sindacato di classe - coordinamento provinciale di Venezia e Padova

----- Original Message -----

From: info@slaicobasmarghera.org

To: redditolavoro@ecn.org

Sent: Friday, January 11, 2008 5:02 PM

Subject: azioni banditesche in terra di Padova

 

Dopo che il 16 ottobre 2007 la sede di Mira del coordinamento provinciale di Venezia di SLAI Cobas per il sindacato di classe, era stata perquisita dalla Digos  con il sequestro delle liste degli iscritti ma non delle cartelle con la corrispondenza amministrativa tra il sindacato e le controparti, e tra il sindacato e i legali, per le numerose cause di lavoro su infortuni, ingiusti licenziamenti, ingiusti trasferimenti, mancato rispetto delle norme retributive ed altro, seguite da noi, in data 17 ottobre 2007 alla ditta Bica spa della provincia di Padova, dove il nostro sindacato ha due iscritti, due operai nigeriani per la costruzione del COBAS Bica, entrambi in causa per infortuni sul lavoro, è giunto un fax, che ancora non si sa se autentico o meno, da parte dell'Associazione Difesa Lavoratori Cobas federata RdB aderente CUB, o almeno con moduli e carta intestata a loro, con la dicitura "ADL COBAS RDB CUB CAP DI BASE" e "0498824273" nell'intestazione del fax, in cui si sosteneva con una firma chiaramente NON appartenente ad uno dei due nostri compagni nigeriani iscritti, che uno appunto dei due, si sarebbe iscritto loro, cosa del tutto falsa. Non potevano nel caso siano loro gli autori di questa porcata, farlo con l'altro nostro compagno iscritto, in quanto questi aveva invece mandato loro per raccomandata la disdetta già da tempo, contestualmente alla iscrizione a SLAI Cobas per il sindacato di classe. La "scheda di adesione" era corredata da lettera (2) in cui si invitava la Bica spa a pagare loro la quota sindacale.

C'è il precedente di due settimane, la nostra denuncia del settarismo anti-unità di base da parte di RdB-CUB (Antonini), da noi pubblicata nel Bollettino Operai Auto-organizzati.

 

Della cosa dopo una serie di rimandi, si è venuti a sapere solo oggi 11 gennaio, poiché il nostro sindacato avendo chiuso i conti del 2007 da pochi giorni, si era trovato senza alcune trattenute sindacali della Bica.

 

Abbiamo cercato di parlare con una compagna avvocata di Padova, che ci ha dato udienza in alcune occasioni e che segue anche l'AEA, e che certamente conosce il firmatario (ma manca peraltro la firma nella lettera (2)) Gianni Boetto, ma non vi siamo riusciti essendo fine settimana.

 

Infatti SLAI Cobas per il sindacato di classe, che ora come coordinamento provinciale opera anche su Padova, dove manca un autentico sindacato di classe da decenni, e dove da decenni si assiste a provocazioni antiproletarie in nome della "Base" che nulla peraltro ne sa, ha subito nel 2007 varie provocazioni: la distruzione come incidente simulato dell'auto in regolare posteggio in una piccola strada chiusa, del coordinatore provinciale Paolo Dorigo, 19 marzo 2007. Lo stranissimo incidente, che poteva quasi costargli la vita, occorso al compagno Emanuele Minotto il 3 agosto 2007, ed altre, per cui di fronte ad un atto chiaramente contro-rivoluzionario ed anti-morale di classe, non abbiamo che da denunciarlo O come provocazione di polizia qualora ADL-COBAS risulti estranea a questo mandato, O come provocazione antisindacale di chi ha consegnato una falsa scheda di adesione ad ADL-COBAS.

 

Difficilmente possiamo credere che ADL-COBAS si sia permessa una così idiota provocazione.

Comunque,  non mancheremo di denunciare questo fatto anti-sindacale e truffaldino come querela, e comunque come esposto-denuncia, alla magistratura entro i tre mesi per le denunce penali previsti (scadenza 16 gennaio).

 

Denunciamo inoltre che nonostante le numerose spese di anti-virus, c'è un'altra coincidenza tra il sequestro di alcuni nostri computer compreso uno che usavamo per collegarci in internet con le password dell'antivirus-firewall, e la penetrazione in un altro pc usato attualmente con lo stesso anti-virus-firewall.

 

L'avv.Petrucci ha già chiesto peraltro al pm Basentini di POTENZA la restituzione dei computer sequestratici a Mira ed in numerose altre sedi il 16 ottobre, NON ESSENDO STATA NEMMENO FATTA LA CONVALIDA AI SEQUESTRI (qui operati dalla Digos di Venezia).

 

SLAI COBAS per il sindacato di classe - coordinamento provinciale di Venezia e Padova