ASSEMBLEA NAZIONALE SULLA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO

 

nuove adesioni alla assemblea e alla rete

confederazione cobas Pisa
Sindacato Lavoratori trasporti urbani SUL

 COMUNICATOFINALE

 Ha avuto una buona riuscita l'assemblea nazionale per la sicurezza sui postidi lavoro tenutasi a Roma il 26 ottobre scorso su proposta dello Slai   cobas  per il sindacato di classe di Taranto e dell'Associazione 12 Giugno  Familiari vittime del lavoro all'Ilva di Taranto.
 Una proposta che aveva raccolta l'adesione già nella copromozione  dell'Assemblea
 Lavoratori Autoconvocati (che raccoglie circa una cinquantina di  delegati),
 del Comitato 5 aprile di Roma, del Sindacato Lavoratori in Lotta di   Napoli e
 l'adesione e sostegno del Coordinamento nazionale lavoratori e  rappresentanti per la sicurezza Conarls, del Nodo per il Lavoro sicuro  della  Sinistra Europea, di Peacelink, e di numerose altre realtà, a titolo  individuale o collettivo.
 Nonostante il silenzio assordante dei mass media, compreso Il Manifesto  e Liberazione, nonostante la montatura giudiziaria di qualche giorno prima contro lo slai cobas per il sindacato di classe di Taranto, Melfi ed  altre città, che ci ha privato di strumenti essenziali (computer, materiali,
 indirizzi) nella fase finale dell'organizzazione dell'assemblea, la  presenza a questa assemblea è stata molto rappresentativa e variegata.

 Operai, lavoratori, strutture sindacali, provenienti da Ilva, Dalmine Bergamo, Marcegaglia Milano, Telecom Roma Marcegaglia Milano Marcegaglia Milano, Sirti Telecom Roma, Cantieri Navali Palermo, Raffineria Ravenna, Raffineria ENI Venezia, SLL Napoli, Ceme spa, Poste, Cantieri Megaride Napoli, appalti comunali di Taranto, Enel Napoli, una forte e variegata presenza degli RLS delle Ferrovie, l'Orsa, il Conarls, lav. Comune di Palermo, precari scuola, Ist. Tumori di Milano, Edili Roma, Associazione  Esposti Amianto di Venezia, Autoservizi Gherra Torino, Ispesl Roma, Ispettorato del Lavoro Taranto, Associazione vittime armi elettroniche-mentali, Red Block studenti Università palermo, ed altre realtà provenienti da città come Perugia, Siena, ecc..
 Erano presenti anche Miliucci del Cobas Confederazione, Red Link, Teoria & Prassi, ecc.
 Presenti inoltre alcuni giornalisti, scrittori e artisti impegnati sul  tema.

 Vista la presenza così articolata, l'introduzione dello slai cobas  Taranto è stata breve e sintetica per tracciare soprattutto la genesi di questa  assemblea, i suoi scopi e obiettivi, già in parte indicati nella
 convocazione.
 E' stata un'assemblea di lavoro, di testimonianze, di socializzazione  delle esperienze e delle lotte fatte su questo terreno, di messa in rete di un lavoro comune, per contribuire ad un salto di qualità del movimento, attraverso manifestazioni nei luoghi simbolo delle morti in fabbrica,  dello sfruttamento e della precarietà e la proposta di un'iniziativa di Legge  di Iniziativa Popolare per un confronto/scontro con governo e istituzioni  che veda protagonisti gli operai, i lavoratori, gli Rls, le Associazioni familiari, i Comitati per la salute, ecc.

Dopo l'introduzione vi è stato un numero elevato di interventi, oltre  20.
 Attraverso questi interventi è venuta forte la denuncia della pesantezza  del costo di vite operaie pagate sull'altare del profitto del capitale e  delle responsabilità della precarietà sancita dalla Legge Biagi; la denuncia  degli ostacoli e dei licenziamenti che colpiscono i lavoratori e gli Rls che  si battono sui posti di lavoro per il rispetto della sicurezza; le responsabilità dei governi, sia quello precedente di Berlusconi sia l'attuale, del peggioramento di questa situazione - l'accordo governo-sindacati su pensioni e welfare attraverso la detassazione degli straordinari e la conferma della precarietà non fa che alimentare le condizioni che  provocano morti e infortuni; l'estensione dei pericoli per la vita e la salute dei lavoratori anche al di fuori delle fabbriche e dei cantieri, dai call
 center alla scuola, dal pubblico impiego alla telefonia, ecc.
 E' stato denunciato come la montatura giudiziaria in corso alla Fiat  Sata di Melfi, comprensiva dei licenziamenti di lavoratori e delegati scomodi, avvenga anche contro l'esposto/denuncia e l'inchiesta fatta contro il  TMC2, sistema di sfruttamento invalidante per gli operai.
 E' stata poi espressa solidarietà al sindacalista della Fillea di Napoli licenziato dalla Cgil, particolarmente attivo nella denuncia della  mancanza di sicurezza sui cantieri edili.
 Negli interventi è emersa un'analisi critica del Testo Unico sulla  sicurezza fatta direttamente dai lavoratori, pur apprezzando alcuni punti che si possono utilizzare.
 Un momento significativo ed emozionante dell'assemblea è stato  l'intervento di Franca Caliolo dell'Associazione 12 Giugno di Taranto e Brindisi,  moglie di uno degli ultimi operai morti all'Ilva di Taranto, fabbrica che ha il triste primato nazionale di omicidi bianchi, che ha portato tutta la
 trasformazione del dolore in forza dei familiari e la volontà di dare risalto e significato alle vite operaie e agli operai morti sul lavoro,  con un impegno di lotta e di proposta che grida forte "Basta morti", basta famiglie devastate da una fabbrica e un sistema che uccide.
 All'assemblea sono arrivati anche saluti e adesioni del Pres. Della  Regione Puglia Niki Vendola, del Pubblico Ministero del processo alla  Fincantieri di Venezia, dell’ex Giudice ora Senatore Casson, del Proc. della Repubblica di Taranto  Sebastio e i contributi scritti sulle gravi sentenze di assoluzione del  Petrolchimico di Manfredonia e di Brindisi di Medicina Democratica, dell'Associazione Familiari vittime del Petrolchimico Brindisi; così come un contributo  per la
 definizione della Proposta di legge dell'Avv. Stefano Palmisano di  Brindisi.
 Franco Mari responsabile del Nodo per il Lavoro sicuro della Sinistra Europea, ha valorizzato la necessità di un rapporto unitario che tenga  conto delle differenze di opinioni e posizioni esistenti (ad esempiosul TU  sulla sicurezza e sul rapporto con il governo) che punti ad allargare la rete
 e a dare un ruolo sempre più promozionale alle Associazioni familiari.

Dante  De Angelis ha parlato della grande lotta contro i licenziamenti in  Ferrovia, della Cassa di resistenza, della necessità della formazione, dell'opportunità di sfruttare ogni spiraglio di confronto anche con l'attuale governo per imporre le proposte dei lavoratori e strappare risultati concreti, nello
 stesso tempo però ha denunciato come si sia cercato da parte di padroni  e sindacati confederali di isolare coloro che lottano per la sicurezza utilizzando anche paure e posizioni arretrate esistenti tra i
 lavoratori.
 Tanti sono stati i temi trattati, sono state sollevate anche situazioni  di fabbriche in cui dilaga la morte nel silenzio, come sono i 100 morti  della Goodyear di Cisterna di Latina

Ha partecipatoanche un compagno albanese del "comitato immigrati in  Italia" che propone di porre come obiettivoanche nella giornata della  marcia) la situazione degli operai immigrati nei cantieri edili (che sono  oltre il 60% dei morti nel settore di quest'anno).
 E' stato facile per gli organizzatori trarre le conclusioni operative dell'assemblea stessa.
 Viene costruita la Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro,  che raccoglie le forze presenti all'assemblea, che sono anch'esse spesso già "rete": L'Assemblea lavoratori Autoconvocata, il Coordinamento RLS delle ferrovie, lo Slai cobas per il sindacato di classe delle diverse città e
 posti di lavoro, il Comitato 5 aprile di Roma, il Sindacato Lavoratori  in Lotta, le Associazioni Familiari di Taranto, Brindisi.

Viene creato un sito: www.bastamortisulavoro, un indirizzo comune di  posta e mail cui possono affluire materiali, informazioni, proposte, e che  realizzi un indirizzario e mail nazionale, così come un indirizzario di avvocati, magistrati, ispettori, operatori sanitari, giornalisti, artisti, che vogliono sostenere la Rete e contribuire e partecipare alle sue  iniziative.
 La seconda proposta è relativa alla costruzione di una marcia o carovana  di 20 manifestazioni di rilievo nazionale, dall'Ilva alla Goodyear,  dall'Atesia a Porto Marghera, dal Porto di Ravenna ai Cantieri Navali, ecc..

Posti  che saranno proposti e definiti dai partecipanti alla Rete nelle prossime settimane. Manifestazioni, comprensive di blocchi e occupazioni,  concerti, teatro, ecc.,per la cui realizzazionesaranno chiamate tutte le  realtà partecipanti attualmente alla Rete, con un ruolo primario delle  Associazioni familiari e dei lavoratori e RLS.
 Terzo, la Legge di iniziativa popolare. La bozza presentata dall'Associazione 12 Giugno verrà integrata con la partecipazione di tutti in una forma definita e autonoma dai governi , per rappresentare il punto di vista  comune di coloro che subiscono sulla propria pelle le morti da lavoro, i  tumori, le malattie professionali, le invalidità, ma anche le lungaggini di una
 Giustizia e di leggi che non danno giustizia.
 Questo lavoro sfocerà in una nuova assemblea nazionale - data  indicativa, il 19 gennaio - che deciderà in il piano pratico di azione comune.
 E' stato ribadito che la Rete non è assolutamente escludente, ma punta  ad essere includente di tutte le energie di organizzazioni e singoli che vogliano realmente "metterci la faccia"; una Rete trasversale non perché mediata nei suoi contenuti e forme, ma perché è trasversale lo scontro
 tra chi sostiene la logica del profitto e della precarietà, non si impegna realmente su questo fronte, e chi invece combattivamente conduce questa "guerra" dove i morti sono da una sola parte.

 Come iniziativa immediata è stato deciso di portare nello sciopero del 9 novembre, con striscioni e/o volantini, la lotta contro gli omicidi  bianchi e la sicurezza, che manca dalla piattaforma di convocazione dello  sciopero stesso; così come è stata deciso che un rappresentante della Rete
 parteciperà insieme a Dante De Angelis Conarls ad un incontro con il  governo sul TU sulla sicurezza.

 Rif. Provvisori:
 Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto Ilva/appalto:
 
cobasta@libero.it - 3471102638
 Associazione 12 Giugno Taranto:
associazione12giugno@email.it

 Resoconto e comunicato a cura di Slai cobas per il sindacato di classe  di Taranto
 28.10.07

Stiamo trascrivendo tutti gli interventi che saranno messi in rete e
 raccolti in un bollettino.

 Un saluto, Slai cobas per il sindacato di classe Taranto