La nostra posizione su questo documento si riassume in quattro cose: NO all’accordo Damiano, SI alla democrazia sindacale, AUTO-ORGANIZZAZIONE DAL BASSO nelle fabbriche e nei posti di lavoro (il che significa che le “aperture” non ci interessano ci interessa la lotta, lo spazio i compagni lo hanno per la stima e il rispetto che hanno nelle proprie fabbriche e per la propria storia nelle lotte collettive di classe contro innanzitutto la concertazione ed i suoi frutti), SCIOPERO UNITARIO DI LOTTA IL 9 NOVEMBRE

SLAI Cobas per il sindacato di classe provincia di VENEZIA www.slaicobasmarghera.org

Tratto da

http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o9924

Accordo del 23 luglio: costituire Comitati per il No

aperti alle forze sindacali, sociali e politiche del movimento operaio

il Coordinamento Regionale della Rete 28 aprile in Cgil del Veneto

(27 settembre 2007)

Ordine del giorno approvato all'unanimità dall'assemblea regionale del Veneto della Rete 28 aprile in Cgil

L’assemblea regionale della Rete 28 aprile in Cgil del Veneto effettuata in data 25 settembre 2007 nella sede regionale della Cgil a Venezia aderisce alla manifestazione di sabato 29 settembre 2007 a Firenze contro gli accordi di luglio sulle pensioni e sul mercato del lavoro.

Gli accordi di luglio congiunti agli ultimi contratti firmati del Pubblico impiego, delle Poste, del Turismo e dei Chimici, quest’ultimo in particolare prevede addirittura la deroga aziendale ai contratti collettivi nazionali di lavoro, e all’utilizzo del Tfr dei lavoratori per il lancio dei Fondi pensione segnano un salto di qualità nella natura del sindacato tale da peggiorare perfino il precedente modello sindacale contrattuale concertativo. Quello che viene prospettato è un modello sindacale aziendalistico e corporativo, agenzia degli interessi del “libero mercato” tra i lavoratori.

Cgil, Cisl e Uil firmando questi accordi e contratti si fanno complici assieme al governo e al padronato di una politica economica e sociale diretta contro i lavoratori e le masse popolari. L’altra faccia, quella estera, di questa politica sono le nuove spedizioni militari (Afghanistan e Libano), l’aumento delle spese militari, l’avvio della costruzione di una nuova base militare Usa a Vicenza. Una politica estera di guerra che deve essere contrastata con una vasta ed unitaria manifestazione a Vicenza, anche in previsione dell’inserimento in Finanziaria di nuove e crescenti spese militari, coinvolgendo tutte le forze (Comitati, forze politiche, sociali e sindacali) oggi in campo.

La Rete 28 aprile in Cgil, proprio per garantire il diritto al dissenso in una consultazione viziata nella forma, tale da ricordare il pseudo-referendum del 1995 sulla riforma delle pensioni firmata da Dini, invita i lavoratori e i delegati a costituire Comitati per il No aperti alle forze sindacali, sociali e politiche del movimento operaio. Nel contempo la Rete 28 aprile in Cgil da avvio ad una vasta campagna di massa per il NO nella consultazione prevista dall’8 al 10 ottobre e per un altro modello sindacale: rivendicativo e conflittuale, indipendente ed autonomo dai padroni e dai governi.

La Rete 28 aprile in Cgil proprio per contrastare l’attacco del governo e del padronato ai lavoratori e alle masse popolari sul terreno salariale e normativo, sul terreno dei diritti e delle tutele, ritiene necessario, anche attraverso scioperi spontanei nei posti di lavoro, costruire la prospettiva dello sciopero generale.

APPROVATO ALL’UNANIMITA’

Immediatamente dopo l'approvazione dell'ordine del giorno di dava corso alla costituzione del Comitato Regionale Veneto per il No agli accordi di luglio, oltre alla Rete 28 aprile in Cgil, hanno dato fin dalla sua costituzione la loro adesione il Partito di Alternativa Comunista e il Coordinamento per l’Unità dei Comunisti del Veneto. I Comitati per il No verranno immediatamente costituiti in tutte le provincie del Veneto.