COMUNICATO DEL COORDINAMENTO NAZIONALE SLAI COBAS APER IL SINDACATO DI
CLASSE

Si è tenuto il Coordinamento nazionale dello Slai cobas per il sindacato di
classe presso la sede di Bergamo.
Il coordinamento ha fatto il punto delle lotte operaie e proletarie in cui
siamo impegnati, salutando complessivamente l'attività la combattività e
chiarezza di linea di classe e in generale di metodo di lavoro che lo Slai
cobas per il sindacato di classe sta portando in queste lotte.
La prima parte della riunione è stata dedicata alla lotta degli operai delle
cooperative della logistica che aveva visto il giorno prima la
partecipazione alla manifestazione di Milano dopo il violento attacco dei
carabinieri a Basiano- su questo ha emesso un comunicato che è allegato.
Sono stati esaminati i rapporti dalle sedi, i cui materiali principali
saranno contenuti in un resoconto più ampio.
Il coordinamento ha poi affrontato la discussione sulla convocazione di un
convegno nazionale in autunno che affermi e faccia crescere la proposta
programmatica dello Slai cobas per il sindacato di classe per avanzare verso
la costruzione del sindacato di classe.
Questo convegno prenderà in approfondita considerazione documenti e
discussioni avvenuti in altri appuntamenti nazionali del sindacalismo di
base e di classe per esaminarne gli elementi di unità e di distinzione che
sono alla base della proposta differente che la nostra organizzazione
sindacale fa agli operai, ai lavoratori precari, ai disoccupati, alle masse
popolari, che contribuisca ad un salto di qualità nella costruzione
dell'indispensabile strumento del sindacato di classe e di massa.
Il coordinamento ha sottolineato che occorre fare innanzitutto un salto di
qualità interno da parte dei nostri compagni e della nostra struttura per
porlo all'altezza della sfida e della proposta che avanziamo.
Nel contesto di questa battaglia generale, assume un rilievo centrale il
lavoro nazionale nelle fabbriche principali del paese, dalla Fiat all'Ilva,
dalla Dalmine alla Fincantieri, alla Marcegaglia, ecc.per costruirne una
retenazionale, sul modello di quella già costruita in passato e tuttora
operante, della rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro.
In questa parte del lavoro è prevista anche la partecipazione attiva e
libera delle sedi alla discussione intorno ad un libro centrato sulla Fiat,
di riflessione, analisi, critica della dinamica: fascismo padronale/guerra
di classe, in uscita in autunno.
Le compagne dello Slai cobas per il sindacato di classe hanno da parte loro
realizzando un libro su 'donne e lavoro' con la questione dello sciopero
delle donne che sarà presentato al convegno e che si muove però su una
prospettiva che va oltre l'autunno e guarda principalmente all'( marzo 2013.
Il coordinamento esprime la propria solidarietà e caloroso sostegno ai
nostri compagni e compagne che in ogni città sono fatti segno di
licenziamenti, provvedimenti disciplinari, denunce e persecuzioni - in
particolare a bergamo, palermo, taranto, marghera  e attacchi repressivi di
diversa natura come parte naturalmente dell'azione dello Stato, del governo
e dei padroni, di rispondere alle lotte proletarie e sociali con la
repressione, la criminalizzazione, lo Stato di polizia. Dobbiamo far
crescere la difesa solidale locale e nazionale intorno a questi attacchi che
toccano i nostri rappresentanti e lavoratori - costruendo una cassa di
resistenza interna - e solidarizzare e parrtecipare a campagne analoghe che
tocchino operai e lavoratori appartenenti ad altre organizzazioni sindacali
di base e di classe.
Sul fronte della difesa legale, si sono esaminate le prime disponibilità
esistenti nelle varie sedi, nella costruzione dell'ufficio legale nazionale
che sarà materia di discussione e di passi pratici in occasione del
convegno/assemblea in autunno.
Infine, il coordinamento nazionale ha confermato la sua adesione, con
squadre di volantinaggio allo sciopero e manifestazioni previste per il 22
giugno contro la riforma del lavoro.

COORDINAMENTO NAZIONALE SLAI COBAS per il sindacato di classe
Bergamo - 17.6.12





SULLA MANIFESTAZIONE A MILANO DEL 16 GIUGNO IN SOLIDARIETA' CON GLI OPERAI
DI BASIANO

Gli operai delle cooperative della logistica, fatti segno di un'aggressione
selvaggia da parte dei Carabinieri, hanno dato una risposta alle cariche e
agli arresti con una prima manifestazione di 1000 persone.
Gli operai immigrati sono stati la maggioranza della manifestazione,
organizzati dal Si.Cobas e con la presenza di una forte delegazione dello
Slai cobas per il sindacato di classe. Sono stati la parte principale del
corteo, più combattiva e determinata a rispondere con la continuità della
lotta alla repressione e all'azione padronale.
Rivendicano lavoro, diritti, dignità, contro licenziamenti, precarietà e
supersfruttamento.
Tutti gli operai immigrati della logistica vogliono l'unità di classe e
l'unità nella lotta, al di là dei posti di lavoro e delle differenti
nazionalità.
Gli organismi dei lavoratori, i cobas per il sindacato di classe devono
rispondere a questo bisogno di unità con l'unità d'azione, di piattaforme
perchè l'obiettivo è migliorare l'effettiva condizione dei lavoratori,
vincere questa battaglia con i grandi padroni e i padroni delle cooperative
in tutto il settore della logistica.
Le selvagge cariche con cui lo Stato per conto dei padroni ha risposto a
Basiano vogliono essere un'intimidazione rivolta non solo a tutti gli operai
del polo logistica ma a tutti i settori di lavoratori in lotta.
Gli operai hanno ottenuto una vasta solidarietà, ma la maggiorparte di essa
è tuttora a parole. La partecipazione alla manifestazione doveva essere
molto più grande. Alcune organizzazioni sindacali di base che hanno dato
l'adesione si sono scarsamente mobilitate e altre sono state del tutto
assenti. Lo stesso vale per alcune organizzazioni politiche, usi a firmare
volantini e a non partecipare se non per dare volantini.
Gli operai immigrati in lotta devono distinguere tra le organizzazioni di
lotta gli amici e i falsi amici, perchè questa lotta non è solo sindacale ma
una guerra prolungata in cui gli operai della logistica sono 'anello debole'
per precarietà, schiavismo,minacce al posto di lavoro, ricatti legati al
permesso di soggiorno, ma nella lotta si trasformano in 'anello forte', in
un punto di riferimento in questa fase di attacco di Stato, padroni, governo
verso gli operai che si trasforma in fascismo padronale e in Stato di
polizia.

Come Slai cobas per il sindacato di classe che tiene alta, con le parole e
con i fatti, negli obiettivi e nei metodi di lotta, la bandiera dell'unità
della battaglia per vincere, riafferma che
alla vostra repressione rispondiamo con la nostra ribellione!
lotta dura senza paura!
il diritto di sciopero non si tocca giù le mani dagli operai in lotta!
Il Coordinamento nazionale dello Slai cobas per il sindacato di classe
sostiene anche in tutta Italia e nelle città in cui è presente la lotta dei
lavoratori della logistica. Questa lotta va indicata come denuncia ed
esempio anche nelle prossime scadenze e nei prossimi giorni,
verso un vero sciopero generale in tutto il settore che imponga a tutti i
padroni nuovi diritti e nuove condizioni.
17.6.12
COORDINAMENTO NAZIONALE
SLAI COBAS per il sindacato di classe
cobasta@libero.it -