L'infame ed ultima manovra di un governo allo sbando. La necessità di una lotta generale certo. Tutta la popolazione civile scandalizzata, finanche le tv locali della media borghesia. Commentiamo il comunicato qui sotto riportato, con una sicura posizione di lotta a partire dal basso, dalle situazioni concrete e reali dello scontro di classe che quotidianamente ci oppone al padronato, ma francamente non consideriamo che una questione di questa importanza, la partenza di un grande movimento di massa e di classe che abbatta il governo Berlusconi come già abbattè il governo Prodi nel 2008, possa essere fatta discendere da una unità d'azione con organismi ed organizzazioni che in più riprese hanno dimostrato di fronte alle ns.lotte e denunce, in particolare quelle contro il neo-schiavismo e la politica concertativa filopadronale, di non avere alcuna intenzione di costruire alcuna unità. Infatti leggendo per esempio Liberazione alcuni giorni fa con il paginone di Rinaldini, ci viene da sorridere. "Non è questa la Cgil che vogliamo", attaccati ad una sigla che è oggi la quintessenza della cogestione dello schiavismo, fatte anche le poche e debite eccezioni, è utopistico pensare che la Fiom passi con il movimento quando se la fa con i cantori del regime del "fai da te" (Noglobal e simili). Riteniamo il movimento operaio e proletario e di classe sia di fronte ad una importante svolta di carattere generale dove il caldo e la fretta possono giocare brutti scherzi. In particolare non riteniamo sia particolarmente forte e discriminante una posizione che di per sé può essere condivisa da un fronte di massa molto ampio di organismi e settori di movimento di classe, che non per "unità intergruppi". Detto questo faremo la ns.parte. Ma nella chiarezza, anche per rimarcare che la situazione non discende certo dall'unità delle sigle, che spesso non hanno più oggigiorno nulla a che vedere con quanto erano nemmeno un anno fa. E che riteniamo ancor più oggi, centrale, la costruzione della Confederazione sindacale di classe, ALTERNATIVA ad OGNI altra confederazione, invito esplicito alle masse ed agli operai avanzati a delegittimare finalmente i "sindacati confederali". Coordinamento provinciale di Venezia e coordinamento costitutivo regionale (in particolare presente a Vr,Pd,Tv, ma anche a Vi e Bl), del Veneto, della ns.O.S.   334-3657064

IL COMUNICATO DEL COORDINAMENTO NAZIONALE DI SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE DEL 13-8-2011

Il governo Berlusconi ha varato ieri un decreto che scarica la crisi
finanziaria, speculativa dei padroni sui lavoratori e le masse popolari.
Tagli salariali che arrivano a mettere in discussione le 13° per i
lavoratori del Pubblico Impiego, attacco alle pensioni delle donne, blocco
del TFR per due anni per gli statali, abolizione delle festività, comprese
quelle intoccabili del 1° Maggio e del 25 aprile, più una massiccia serie di
tasse e tagli che direttamente o indirettamente colpiscono i proletari e le
masse popolari; sono quindi poi inserite l'attacco all'art. 18, con meno
vincoli sui licenziamenti, alla contrattazione dando valore retroattivo erga
omnes dei contratti in deroga, quindi con riconoscimento e traduzione in
legge degli accordi Fiat di Pomigliano e Mirafiori che cancellano diritti,
attaccano la malattia e la libertà di sciopero. In un quadro di generale
cancellazione dello Statuto dei lavoratori e di massima libertà ai padroni e
massima precarietà dei lavoratori.
Questo è il cuore e la sostanza della manovra governativa, il resto si
tratta di pura propaganda volta a salvaguardare privilegi dei sistema
politico, anche se pure queste misure vanno viste una per una.
A fronte di questo attacco, i partiti di opposizione parlamentare si
uniscono più o meno al governo, le organizzazioni sindacali con l'intesa del
28 giugno avevano scelto già di fiancheggiare il governo nella crisi. Per
questo i proletari, i lavoratori, le lavoratrici, le masse popolari non
hanno altra scelta che difendere con la lotta redditi, lavoro, diritti e
condizioni di vita e di lavoro.

Lo Slai cobas si mobilita sin dalla prossima settimana nelle fabbriche, tra
i lavoratori del Pubblico Impiego, tra i settori dei disoccupati e dei
precari, nelle piazze, per una campagna di denuncia, informazione e di prime
iniziative di lotta.
E INDICE PER IL 13 SETTEMBRE UNA GIORNATA DI LOTTA NAZIONALE.

Siamo pronti fin da ora a raggiungere l'unità d'azione con la Fiom, con le
organizzazioni sindacali di base, con tutti gli organismi e associazioni di
lotta sui posti di lavoro, sul territorio, nel paese.
Ma poniamo con forza la necessità della massima autonomia e contrapposizione
ai partiti parlamentari, alle burocrazie e direzioni sindacali, compresa
quella della Cgil della Camusso, e la necessità dell'utilizzo di forme di
lotta che puntino al blocco effettivo di posti di lavoro, strade, città, con
assedio di luoghi istituzionali compartecipi di questo pesante attacco; con
gli obiettivi di difendere in particolare l'art. 18, i contratti nazionali,
pensioni e Tfr, salari e 13°.

13.8.11

SLAI COBAS per il sindacato di classe
coordinamento nazionale

cobasta@libero.it - 3475301704