Il Coordinamento regionale di SLAI Cobas per il sindacato di classe del Veneto esprime biasimo per la posizione espressasi oggi da parte di Cgil-Filctem, Cisl-Femca e Uilcem, nel piazzale interno della Thermoplast, dove hanno dimostrato di fronte a decine di operai che loro per democrazia intendono “assemblee a scatola chiusa”. L'assemblea retribuita di tutti i lavoratori, cui hanno partecipato anche i 24 operai del Cobas, dopo lo scontro polemico che c'è stato tra i 3 confederali ed il nostro compagno Dorigo, ha portato i rappresentanti confederali a dire di rinunciare alla assemblea di tutti i lavoratori e di trasformarla seduta stante in assemblea degli iscritti. (Una logica di settarismo antiproletario che riscontriamo anche in altri luoghi di lavoro a Marghera) Questo autosputtanamento tuttavia rischiava di prolungare ancora le questioni e di danneggiare i lavoratori e le lavoratrici del Cobas, giustamente scandalizzati della posizione dei confederali, a cui in mattinata il ns.sindacato aveva inviato i fax a Vicenza per la ns.partecipazione all'assemblea, noi che contiamo 1/3 dei lavoratori. Quindi il compagno Dorigo rinunciava a porre la questione della sua presenza all'assemblea, che comunque NON ha visto alcuna votazione sull'accordo del 7 aprile già da noi pubblicato. Al termine si è anche avuta copia dei dettagli della CIG straordinaria e, per i 10 “apprendisti” in forza, di altro accordo del 14 marzo 2011, che loro non avevano mai visto prima, che li sospendeva dal 1 marzo al 31 dicembre. Loro invece, hanno lavorato per diverse settimane, ed alcune fino a ieri, quando è iniziato lo sciopero.
Questo comportamento così grave dei confederali cozza con situazioni diverse che nel settore metalmeccanico e della logistica si sono anche recentemente venute a creare che hanno visto la partecipazione della ns.O.S. Nelle province venete a trattative ed accordi anche con sindacati confederali.
Gianluca Bego per il coordinamento regionale
14 aprile 2011