4-8-2010

Ieri non intendevamo certo attribuirci la interpretazione "cartacea" data dal Gazzettino del 3 (cronaca di Montebelluna).

Ci risulta che le affermazioni riportate oggi dal quotidiano della Confindustria circa il comunicato INPS, siano state del tutto erroneamente riferite a noi. Noi non abbiamo mai detto che l'INPS era responsabile, ma che volevamo dall'INPS delle risposte, che abbiamo avute appunto ieri a Treviso. E lo stesso direttore dell'INPS aveva chiarito parlando con noi che non era ns. responsabilità l'interpretazione data dal quotidiano ieri.

Il punto è che il direttore dell'INPS e l'Assessore alla Provincia (in particolare costui) anziché affermare che non bisogna scrivere ai giornali, NON entrano sul PUNTO DELLA QUESTIONE. E cioè ciò che avevamo detto e ridetto, e questo il Gazzettino non lo scrive, che non esiste un referente a livello locale che dia risposte certe ai lavoratori sulla cassa integrazione. Peraltro se un singolo lavoratore telefona all'INPS stessa, sulla cassa integrazione, il risponditore automatico non gli passa un interno, ma gli fornisce solo email e fax.

L'articolo di oggi in sostanza COPRE le responsabilità padronali, le sfuma, e questo proprio perché il ns.comunicato di ieri 3 agosto NON era contro l'INPS, ma contro i padroni.

SLAI Cobas per il sindacato di classe - coord.costitutivo Treviso – 4-8-2010

 

3-8-2010

Ringraziamo il quotidiano il Gazzettino per lo spazio riservato alla vicenda scandalosa del comportamento tenuto dalla Marca Tld che prima ha chiesto la cassa integrazione per i lavoratori, e poi per due mesi ed ancora oggi non ha ancora adempiuto alle proprie competenze dovute nel merito della procedura dovendo inviare comunicazione elettronica SR41 all'INPS di Treviso.

Il ns.Sindacato con una delegazione di lavoratori oggi ha potuto incontrare a Treviso il direttore dell'INPS e si è verificato che è appunto a causa del non adempimento da parte dell'Azienda, che la cassa integrazione non è stata ancora erogata nonostante l'autorizzazione ministeriale.

Ancora una volta ravvisiamo come la burocrazia e le leggi siano state fatte senza rispetto dei lavoratori e senza organi competenti a controllare ed esigere il rispetto delle leggi stesse da parte delle Aziende, che sempre lamentano crisi e debiti, ma mai assolvono ai propri compiti primari.

Non a caso abbiamo anche verificato che la cassa integrazione ordinaria per gennaio e febbraio, pur erogata, non è stata pagata ai lavoratori.

Il problema lo abbiamo verificato nel senso anche della assenza sul territorio provinciale di un organo competente per la cassa integrazione da parte Ministeriale.

Che questo accada nella provincia del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali è scandaloso.

Tutto viene demandato all'INPS, che in questo caso come in altre occasioni riconosciamo di aver contribuito a chiarire la situazione.

SLAI Cobas per il sindacato di classe - coord.costitutivo Treviso – 3-8-2010

 

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