La visibile
contestazione del comizio di Epifani, da noi voluta e organizzata con le nostre
bandiere, si è dimostrata una azione positiva, come elemento di una
differenziazione politica e sociale che era importante segnare in una
gigantesca manifestazione come quella di ieri.
purtroppo molte forze che volevano partecipare alla contestazione, tranne un
gruppo di giovani, operai e studenti, che innalzava lo striscione dello
sciopero non c'erano- invece era giusto e necessario dare una indicazione ai lavoratori
visibile, come noi invece abbiamo cercato di fare ai due concentramenti con
striscioni, volantini e locandine, nel pezzo di corteo da Ostiense e nei punti
di arrivo dei due grandi cortei, da via Merulana e da
via E. Filiberto.
Questa presenza alla manifestazione e alla contestazione ha trovato un qualche
spazio nei mass media Oggi tutta la grande stampa scopre Red Block e Proletari
comunisti.
Sole 24ore, pag. 6 nel titolo occhiello: "fischi dei Red Block a p.zza S. Giovanni"
- nell'articolo "anche se durante il comizio finale un nutrito gruppo
antagonista dei Red Block ha occupato l'area sotto il palco riservando fischi
all'intervento di Epifani... tanto da spingere il leader della Rete 28 aprile
Giorgio Cremaschi su posizioni tradizionalmente vicine
alla sinistra radicale, a fare più volte cenno di smetterla con le contestazioni...".
La Repubblica, pag. 6: "...ma in realtà le due parole urlate più forte e
più volte sono state: 'Sciopero generale', ritmato a pugno chiuso sotto le bandiere
di Red Block...".
Corriere della Sera, pag. 2: "Epifani... quando sale sul palco ha a destra
Cremaschi, a sinistra Landini e a pochi metri davanti a sè un gruppuscolo di fischiatori
che sventola bandiere di Proletari comunisti e di Red Block".
La Stampa, pag. 2: "Guglielmo Epifani al suo ultimo comizio a segretario generale
della Cgil si prende qualche fischio da un gruppetto di militanti con bandiere
Red Block e Proletari comunisti".
L'Unità, pag. 6: "la Fiom ha chiesto lo sciopero generale... alla piazza piace,
applaude, in tanti avevano scandito la richiesta durante il corteo. Ma non sono
metalmeccanici quelli che continuano a scandirla durante tutto il comizio di
Epifani. Qualche decina di persone, a poca distanza dal palco, con le bandiere
Red Block, Slai cobas, Proletari Comunisti".
Si intende qui slai cobas per il sindacato di classe taranto, presente con una
delegazione dei sidsoccupati organizzati che avevano aderito alla
manifestazione).
Infine, i due giornali - uno di fasla sinistra che non ha gradito..
Il Manifesto, che è costretto a citare ma deve avviare subito operare per
isolamento, denigrazione e criminalizzazione della nostra presenza. Il pezzo
nel suo piccolo è significativo. "non è semplice per Epifani iniziare a
parlare. la piazza invoca: sciopero,
sciopero! La segreteria della Fiom al completo gli si mette al fianco intorno
al microfono. E' regola antica in Cgil, il segretario generale si rispetta. La
folla che è rimasta capisce fa silenzio, tranne una cinquantina di persone che
sventolano un paio di bandiere di un ignoto Red Block, e fischiano per un
pò".
Libero, fa il commento più di destra. Mette un titolo: "Epifani
contestato, minaccia lo sciopero". Ma non mette la cronaca della
contestazione. E' in un altra pagina, 4, che scrive: "... non c'erano i
tanto temuti Black Block, ma i più pacifici Red Block, naturalmente di rosso
vestiti...".
Se ci sono diversi altri giornali, oltre ai sette citati, che hanno rilevato la
nostra presenza, Sono scorse molte immagini nelle televisioni e nei tanti
video, un manifesto viene realizzato da oggi e affisso nelle fabbriche e nelle
città dove siamo presenti con la foto dello striscione di Roma e questo testo
"UN MILIONE IN PIAZZA A ROMA. IL NO DELLA CLASSE OPERAIA CONTRO PADRONI E
GOVERNO. SI' ALLO SCIOPERO GENERALE. RED BLOCK, PROLETARI COMUNISTI CONTESTANO
EPIFANI".
Nelle scuole, nella gioventù proletaria, nel movimento va valorizzata la
presenza e la novità rappresentata dai giovani maoisti di Red Block, che dopo
l'antifascismo a Palermo ha avuto modo di cominciare a farsi vedere alla grande
manifestazione di Roma - non è facile oggi realizzare una presenza tra i
giovani di una organizzazione giovanile comunista, rivoluzionaria e maoista
autentica impegnata nella lotta e organizzazione su tutti i temi: movimento
studentesco, antifascismo e repressione, internazionalismo e saldamente a
fianco delle lotte operaie e proletarie.
Proletari comunisti
17.10.10
La nostra
partecipazione alla manifestazione è stata positiva.
La linea che
ci eravamo data di coprire tutti e due i cortei con due raggruppamenti diversi
è stata giusta ha permesso di raggiungere parte significativa degli operai di
tutta la regione, con buona visibilità in piccolo naturalmente.
La presenza con lo striscione principale ai due concentramenti finali è stata
positiva e visibile: molto buona per il raggruppamento intorno a PA; con
qualche difficoltà all'altro raggruppamento intorno a Taranto che erano numerosi
ma per alcuni proletari era la prima volta in manifestazioni di questo genere.
Riuscita
dall'inizio alla fine la presenza dei giovani maoisti di Red Block.
La compattezza e la visibilità all'atto della contestazione di Epifani ha dato
valore e anche significato politico generale alla nostra presenza.
Diffuse diverse decine dello speciale Fiat - anticipo del nuovo numero della
rivista marxista-leninista-maoista 'la nuova bandiera' Fiat in una situazione
in cui era abbastanza difficile diffondere; diffusi fogli mfpr fatti ad hoc per
le operaie e donne proletarie presenti;
presi e ripresi numerosi contatti.
Particolare
calore e rilievo primo fra tutti in questa fase con i tre licenziati fiat sata.
Verificata l'attenzione e interesse per il nostro lavoro e la crescente e
perfino inaspettata lettura del nostro blog.
Possiamo fare di più e meglio, se cresciamo innanzitutto politicamente, organizzativamente
e anche ideologicamente. Ma un passo in avanti è stato fatto.
Proletari comunisti
17.10.10