Operai Fincantieri Palermo: polizia e carabinieri
contro la protesta degli operai
Dopo l’occupazione di ieri da parte degli operai dell’indotto della
piattaforma petrolifera Scarabeo 8 della Saipem, gli operai questa mattina sono
stati costretti a lasciare la piattaforma dietro la minaccia di cariche della
polizia e dei carabinieri chiamati dalla Saipem cui è stato permesso di entrare
nel cantiere.
Subito dopo gli operai si sono spostati davanti all’ingresso dell’azienda e
hanno partecipato in massa ad una assemblea indetta dai confederali. Un gruppo
di operai ha contestato il segretario provinciale della Fim-Cisl, Giovanni
Scavuzzo, non appena ha preso la parola.
La rabbia tra l’altro è scoppiata perché la piattaforma deve essere ancora
completata con almeno un altro anno di lavoro e sembra che l’azienda voglia
affidare l’appalto ad un altro stabilimento portando via la piattaforma già il
10 ottobre prossimo.
Al termine dell'assemblea infuocata è stato proclamato per domani uno sciopero
di otto ore e un corteo che dallo stabilimento arriverà alla presidenza della
Regione, che non ha più dato risposte concrete dopo l’impegno a versare le
somme necessarie alla ristrutturazione dei bacini di carenaggio.
Mentre l’azienda continua a confermare la richiesta di cassa integrazione per
470 dei 500 operai Fincantieri, perché dice di non avere commesse, gli operai
delle aziende dell'indotto, in particolare temono di perdere il posto di
lavoro.
Davanti a questa tensione Fim, Fiom e Uilm provano, dopo anni di
“disinteresse” e oggettiva divisione tra gli operai diretti e quelli dell’
indotto, a creare un momento di lotta unitario, ma l’unità degli operai si
realizza nell’autorganizzazione della lotta!
Slai cobas per il sindacato di classe
Via g. del duca 4 – Palermo
Telefax 091/203686 – 338.7708110