volantino diffuso da Cobas per il sindacato di classe a Mestre centro, in via Piave, via Degan, via Felisati, via Poerio, la mattina di sabato 24 luglio 2010

COME E’ FACILE PARLARE DELLA CRISI

TRATTANDO I LAVAPIATTI COME SCHIAVI

Siamo qui oggi, Cittadini di Mestre,

per parlarVi del caso di Golam, un lavapiatti di 24 anni fatto arrivare dal Bangla Desh da un suo connazionale poco onesto; giunto in Italia per lavorare al Ristorante Santi in via Degan a Mestre, ha iniziato il 27 aprile, ed il successivo 13 maggio ha avuto il contratto di soggiorno.

Nel primo mese ha lavorato 14 ore al giorno.

Poi, a giugno e luglio, fino a pochi giorni fa, ha fatto orario normale.

MA NON HA PERCEPITO NESSUN SALARIO !

Appena ha chiesto di avere i soldi del suo lavoro, lo hanno licenziato senza neppure un grazie, senza una lettera di licenziamento.

Ci chiediamo se lavorare in questa maniera sia una cosa civile.

Ora, è chiaro, inizierà per Golam un lungo percorso di uffici e vertenze, speriamo di no, speriamo di fare il più presto possibile, ma rimane che questo licenziamento è illegittimo e che è incredibile che se un immigrato non paga l’affitto, viene sfrattato, ma se un datore di lavoro non paga un immigrato per più mensilità, i sindacati ed i loro avvocati devono diventar matti per recuperare un legittimo e dovuto compenso.

Queste cose succedono perché in questo paese, e Venezia non fa eccezione, si considera reato un prestito non pagato da un disoccupato, ma non si considera reato un falso in bilancio.

Ci sono lunghe procedure per poter obbligare le Aziende a retribuire i dipendenti per il loro lavoro GIA’ SVOLTO. E il risultato non è sempre garantito.

Poi, fanno i furbi, perché la legge sulle aziende sotto i 15 dipendenti, è una legge ingiusta, perché in caso di licenziamento su un contratto a tempo indeterminato, non si riesce ad ottenere un risarcimento di più di 6 mensilità.

Tutto questo, fa parte di una politica padronale ed istituzionale sbagliata ed ingiusta, che sta distruggendo la società alla radice, perché prima hanno trasformato i lavoratori in consumatori, e poi una parte dei lavoratori, per mantenere i consumi di un’altra parte, in schiavi salariati, o, come in questo caso, neppure salariati.

IL RISTORANTE SANTI DEVE RIASSUMERE E RETRIBUIRE GOLAM !

 

SLAI Cobas per il sindacato di classe – provincia di Venezia

 

nota del 25-7-2010

(si precisa che la reintegra è stata chiesta al ristorante-creperia SM Santi in Via Degan 3 e non al Caffé ristorante Santi di Piazzetta Monsignor Olivotti. Comunque potrete trovare informazioni su queste ed altra azienda collegata in internet)