S.L.A.I. sindacato lavoratori autorganizzati intercategoriale Co.Bas.

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COMUNICATO STAMPA DI CUI NON ABBIAMO AVUTO ALCUN RISCONTRO AL 3-8-2009

 

Spett.le

 

REDAZIONE

            Tribuna di Treviso

fax 0422-579212

 

            ANSA

            fax 041/959668

 

            Ministro del Lavoro

            Dr.Brunetta Renato

            ROMA

fax 06.68997210

 

Mira, 01.08.2009

 

 

 

Vorremmo con la presente segnalare la situazione incredibile che si è venuta a creare per quattro lavoratrici della DEON ORIANA di Montebelluna, che ha chiuso l’attività il 31.7.2009, dopo aver preparato il terreno per lungo tempo al figlio Serena Simone di Vazzola (TV), il quale prosegue la stessa attività della madre, ma con decine di lavoratrici anche non regolarizzate.

 

Oggetto di questa segnalazione il licenziamento delle lavoratrici native del Marocco, L.M., di Alano del Piave (BL), A.K., di Follina (TV), B.H. di Vidor (TV) e T.N. di  Valdobbiadene (TV), che sin da 10 anni a questa parte erano occupate al confezionamento finale delle bottiglie di prosecco, un lavoro molto faticoso perché ripetitivo e che richiede notevole attenzione (legaccio di naylon sulle bottiglie, e carico-scarico delle stesse, migliaia ogni giorno), che si svolgeva in cantieri di varie province (TV-BL-VE-VI-PD), anche presso le ditte Vedova di Valdobbiadene, Contarini di Vesnà a Vazzola, Sant’Anna di A, La Marca di Oderzo, Cantina Ponte di Piave, nonché appunto presso lo stesso Magazzino della “Antica Legatoria Veneta” di proprietà del signor Serena.

 

Da quando la proprietaria della Deon, per motivi personali, ha deciso di non continuare l’attività che comprendeva anche il trasporto in furgoncino e senza indennità di mensa presso le cantine e le fabbriche di queste province, le lavoratrici hanno deciso, dopo contatti sindacali tra noi e la Confartigianato di Montebelluna, di intraprendere l’azione di sciopero, che è continuato nel silenzio generale, nonostante anche le ns.lettere dirette alle responsabili degli Assessorati al Lavoro delle Province di Belluno e Treviso, ma senza alcuna loro risposta.

 

Nessuna risposta nemmeno dalla Deon Oriana o dalla Confartigianato di Montebelluna, che anzi ha trovato la modalità tecnica per non far risultare in alcune buste paga lo sciopero a giugno, sciopero che ha avuto inizio il 10 giugno e che è stato ininterrotto sino al 31 luglio.

 

Nessuna risposta neppure nel merito della Cassa Integrazione che abbiamo chiesto come soluzione per le quattro lavoratrici, delle quali una ha riportato per la particolarità e lunghezza del ripetitivo e faticoso lavoro una malattia professionale al braccio destro ed un’altra una deformazione ad una mano abbastanza grave.

 

Chiediamo un intervento delle Autorità competenti anche sul  fatto che l’Ispettorato di Treviso non ci abbia comunicato alcunché nonostante le nostre ripetute sollecitudini anche presso la direttrice dell’Ufficio dr.ssa Gaeta, circa la denuncia ispettiva dal nostro Sindacato promossa assieme alle lavoratrici stesse, in data 5 giugno avanti l’Ufficio Ispettivo di Treviso. Sino al 31 luglio c’era tempo per scoprire effettivamente la condizione del laboratorio del Serena, e ne avevamo necessità per poter dare una diretta continuità al rapporto di lavoro, che ora è saltata, e che ci costringerà a lunghe procedure di giustizia per vedere riassunte le lavoratrici.

 

Infatti in tutte le sedi noi chiederemo la riassunzione delle lavoratrici presso il laboratorio del Serena in Vidor.

 

 

Distinti saluti

 

Dorigo Paolo

coordinamento provinciale Treviso

coordinamento provinciale Belluno