COMUNICATO diffuso in Fincantieri Marghera la mattina del 25

e ai media locali (censurato dalla stampa locale evidentemente sensibile alle istanze dei padroni)

 

SITUAZIONE CAPANNONE ROCX BALLO’DI MIRANO

APPALTO FINCANTIERI MARGHERA

 

 

Comunichiamo ai lavoratori, alle autorità, alla collettività,

 

che nella azienda Rocx srl, che opera nel settore del taglio di lastroni per i cantieri navali Fincantieri di Marghera, ed occupa complessivamente una cinquantina di lavoratori,  è in corso il tentativo di imporre il caporalato, chiamando i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato o lasciandoli a casa, a seconda di come necessita il carico di lavoro proveniente dai CN Fincantieri di Marghera.

 

Effettivamente la direzione aziendale e societaria di Fincantieri, la stessa considerata colpevole processualmente di molte morti per esposizione di amianto,  a Marghera e non solo sta comportandosi in maniera assai discutibile, non solo per quanto accaduto nella vicenda processuale e prematura morte poi dell’operaio Catalano, ma anche complessivamente per il continuo, incessante, progressivo ed illogico tentativo di imporre costi sempre più inferiori di produzione alle ditte di appalto, e, parrebbe, anche delle quote di lavoro di saldatura e carpenteria effettivamente considerate incredibili anche da chi in fabbrica lavora e si impegna e lotta contro gli straordinari e gli abusi generalizzati.

 

Se la situazione generale è questa, non c’è da stupirsi se martedì 24, dopo aver accolto un lavoratore nostro iscritto, operaio saldatore, “informato” in data di lunedì 23, non recarsi al lavoro, grazie alla nostra presenza ai cancelli del capannone di Ballò, alle ore 12 i lavoratori di Rocx sono stati tutti rimandati a casa, e se successivamente, ci è stato impossibile comunicare con la direzione aziendale.

 

Evidente il tentativo di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri, di “regolarizzare” il fatto che si possa lavorare 100 ore, o 80, o anche meno, al mese, anziché le ore contrattuali.

 

A questo si aggiunga un inaudito atto di sopruso nei confronti dei lavoratori, in particolare del Bangla Desh,  di alcuni appalti, tra cui Rocx, avvenuto con la busta paga di gennaio: la decurtazione della paga oraria, camuffata con la quota “giornaliera” e palesemente visibile anche nelle stesse buste paga, decurtazione di circa il 15 % della stessa. Cosa che siamo andati a denunciare in Direzione Provinciale del Lavoro proprio in questi giorni.

 

Nel denunciare la chiusura improvvisa del capannone, attuata senza alcuna comunicazione ufficiale, senza alcuna richiesta di cassa integrazione a rotazione, esigendo la riapertura dello stesso e la ripresa del lavoro per tutti, intimiamo alla direzione di Fincantieri di cambiare radicalmente atteggiamento di modo da non offrire giustificazione alcuna a questo genere di eventi alle aziende di appalto, di modo da portarle a considerare che non vi è alcun profitto aziendale possibile attraverso forme di caporalato o di schiavismo lavorativo, o attraverso la frode retributiva o dei pagamenti effettivi diversi da quelli in busta paga.

 

SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE APPALTI FINCANTIERI

info@slaicobasmarghera.org